IL PASSATO RITORNA SEMPRE… PER FORTUNA!
CAPITOLO 1
Chiamata
Mi sveglio di soprassalto nel cuore della notte.
Sta squillando il telefono.
Non che dormissi benissimo ma ero riuscita a prendere un po’ di sonno…
Guardo la sveglia. Le 3:00 am.
Mi alzo e prendo il telefonino nello stesso istante in cui smette di suonare.
Guardo chi è che mi ha chiamato.
Il mio cuore sta facendo le capriole.
Robert.
Sono due anni che non ci sentiamo e mi chiama a quest’ora della notte??
Il primo istinto è quello di premere il tasto richiama ma qualcosa di più ragionevole di mi dice di non farlo.
E subito i ricordi vanno a quella maledetta notte.
-Ehy chica… non essere triste. Ti chiamerò tutti i giorni. E quando finirà la scuola potrai venirmi anche a trovare. E poi penso che fra 4-5 mesi tornerò a casa.- e io non lo guardavo negli occhi mentre mi diceva quelle parole.
Parole a cui non credevo minimamente.
Sentivo le lacrime pungermi gli occhi.
Tra alcuni momenti sarei scoppiata in lacrime.
Alzo lo sguardo e fisso il sorriso triste del mio migliore amico.
Amico con cui sono cresciuta insieme.
Amico con cui ho condiviso tutte le mie esperienze.
Belle e brutte.
Le più divertenti e le più intime.
Tutto.
Amico di cui mi sono innamorata.
Mi sono innamorata del suo sorriso.
Del suo proteggermi sempre e comunque.
Dei suo scherzi e delle sue parole da filosofo quando stavo male.
Oh Robert…
Ma non posso confessargli i miei sentimenti.
No, perché rovinerei la nostra amicizia.
Ma perché ho preso coscienza del mio amore solo ora che lui deve partire?
Perché??
Al solo pensiero di svegliarmi domani mattina e non trovarlo con il cornetto e un caffè espresso mi faceva malissimo.
Anche lui ora mi guarda e mi abbraccia.
Sotto la sua forte stretta sento il suo corpo scosso dai singhiozzi. Anche lui sta piangendo.
Allora mi lascio andare anch’io al mio pianto.
Poi ci guardiamo intensamente e ci baciamo.
Non so perché, ma lo facciamo.
E’ il mio primo vero bacio nei miei 17 anni.
E il bacio da dolce e consolatore per entrambi si fa più passionale…
Le mie mani corrono ai suoi capelli ramati mentre le sue mani premono sui miei fianchi stringendomi ancora di più a se.
E ci ritroviamo nel suo letto.
Nudi.
Abbiamo fatto l’amore.
La prima volta per entrambi.
Lui che si volta e in silenzio si riveste.
E io nel suo letto che inizio a piangere consapevole che lui dovrà partire.
Andrà a Vancouver e resterà lì per molto tempo, fino a, sicuramente, dimenticarsi di me.
Si fa vicino e mi stringe a sé.
-Hannah…- e il pianto diventa più forte perché non mi ha chiamata “chica” come è solito fare, -Hannah… devo andare. Ti chiamo quando arrivo.-
E posandomi un bacio sulla fronte, mi lascia lì, nel suo letto.
Nuda, indifesa e triste come non lo sono mai stata nella mia vita.
Ma non piango.
Spero in un suo ritorno, ma il nuovo giorno è poi iniziato e lui non è mai tornato.
Le lacrime tornano a farmi visita anche ora.
Perché non mi ha mai chiamato dopo il suo arrivo.
E non lo feci nemmeno io.
Se non lo aveva fatto vuol dire che non voleva sentirmi.
Scagliai il telefono contro la parete e tornai nel mio letto, a piangere.
E gli incubi come ogni sera erano pronti dietro l’angolo…
Ce l'ho fatta ad incuriosirvi??
Spero proprio di si!!
Baci a tutti!!