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Autore: FairyDream    30/12/2009    8 recensioni
E’ un'epoca oscura per il mondo magico: Voldemort ha vinto, ed Harry è sopravvissuto per un pelo, ma non senza pesanti conseguenze. Il mago oscuro vuole decimare la popolazione, e per farlo sparge un morbo sconosciuto. I pochi sopravvissuti dovranno darsi da fare per trovare una cura, e allo stesso tempo trovare un modo per sconfiggere Voldemort. Ma è risaputo: Le difficoltà avvicinano tutti...perché allora non i nemici di sempre?
"Potevi morire, ti rendi conto?!M.O.R.I.R.E!!!"
"Ma non poteva saperlo Draco...."
"...A dire il vero...non sarebbe stata la prima volta,solo che ce l'avevo sempre fatta...o quasi"ammise la riccia
...
"Non farlo mai più....Ti prego..."
Direttamente dal cap. 14:
Provocazioni…
-Allora?-sbraitò Lucius.-Rimettetevi immediatamente a lavorare scansafatiche, se non volete che io prenda seri provvedimenti.-
-Tu, o il Tuo padrone?-
Domande…
-come mai i mezzosangue non si ammalano?-
-L’hai notato, eh? Sei sveglio figlio…-
Amicizia….
-Ragazzi…lo sapete che è una cosa da pazzi vero?-
-Sì Ron, ma vedi qualche alternativa?-fece seria Hermione.
-In effetti no…ma perché me lo state dicendo ora?-
-Perché tu fai parte del nostro gruppo, e devi essere il primo a saperlo…e abbiamo bisogno di saper se sei con noi.-Spiegò Harry.
-Miseriaccia…-
-Ron…-
-Certo che sono con voi.-
Scoperte…
-Zab…ti ordino di dirmi tutto ciò che sai sulla faccenda dei mezzosangue………..Ho parlato con mio padre…se sai qualcosa di più bene, se no te ne puoi anche andare.-
-Non ne so molto neanche io…So solo che…-
....
-CHE COSA????-
Dal sedicesimo capitolo:
-Mi ha baciata…-
-Cosa?-
-lui…lui mi amava.-
-lui ti ama.- la corresse Draco scocciato.
-Lui mi ama…-commentò tra se piangente la ragazza, lasciandosi scivolare lungo il muro.
-E tu…tu lo ami?- chiese infatti, non osando guardarla negli occhi.
-Io amo te - rispose lei, alzando lo sguardo su di lui.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo, Da VII libro alternativo
Capitoli:
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hp love in agrodolce

Attenzione: Questa fanfiction non prende in considerazione il sesto e settimo libro.
- Silente è vivo.
- Voldemort pure
-Draco è ancora ad Hogwarts
- Piton insegna ancora pozioni

Spero che la fanfiction vi piaccia, ma vi assicuro che non mancherà di stupirvi.
La dedico a tutti gli amanti della coppia Draco-Hermione, e spero che qualcuno recensisca al più presto per aiutarmi con consigli e opinioni. Ringrazio perciò chiunque decida di leggerla, di seguirla, ma in particolar modo chi mi aiuterà anche solo con l'appoggio in questa mia "impresa". Grazie, davvero.

Prologo

"Harry,il tuo sangue ora  mi scorre nelle vene,
Le nostre bacchette fremono  all'idea di un nuovo incontro, sono come noi: indomabili,unite da un legame indissolubile...Harry, tu sei l'unico che mi può battere, e l'unico che io voglia davvero sconfiggere...
Il tempo scorre lo senti?...Tic,Tac, Tic,Tac...prima o poi arriverà il momento... lo sai che i nostri  cuori battono all'unisono?Il mio non mi dà pace,e le mie notti sono un inferno...oh, che sbadato...ti senti così anche tu, non è vero? Questo è perché noi siamo...uguali, legati,ma prima o poi uno dei due questo filo lo spezzerà, lo sai vero?Io però sono stanco di aspettare:se noi due siamo il destino del mondo,cosa aspettiamo?E’ snervante attendere! Oh, è vero lo è anche per te...ma allora perché aspettiamo?
La scatola che ti ho mandato è una passaporta, si azionerà oggi, a mezzanotte , ti porterà in uno spazio lontano dall'universo, ma qui viene il bello: attorno a noi si creerà  una barriera...più o meno come quella in cui ci siamo scontrati durante il torneo tre maghi...solo che nessuno potrà aiutarti, neanche i tuoi genitori, saremo ad armi pari.
Come dire, la scelta è tua...io non capisco perché aspettare...e sono certo che non lo capisci neanche tu.

p.s Questa è la nostra battaglia: mia e tua.                                                                                                                                                                                                                                    Tom Riddle     "


Harry rilesse la lettera, poi quel nome...era di certo il suo modo per dirgli che sarebbero stati davvero da soli. Cazzo quanto lo odiava...odiava tutto di lui, i suoi occhi, la sua viscida testa pelata...ma come poteva odiarlo se era così simile a lui? Avevano lo stesso sangue, la stessa bacchetta, gli stessi sogni, le stesse sensazioni, lo stesso destino...no! Era ora di finirla, per una volta doveva dargli ragione. Lui si sentiva pronto, ma soprattutto non vedeva l'ora di farla finita, e quale modo migliore di farlo da solo col suo nemico, senza  far rischiare i suoi amici?
Già s'immaginava le parole di Hermione:-Non accetterai mica no? Ma che domande...neppure un pazzo potrebbe farlo.- Già, ma forse lui era un pazzo, proprio come Voldemort. Ormai aveva deciso.
Scrisse rapide righe ai suoi amici  che già dormivano e poi  si diresse verso il parco, per evitare che qualcuno si svegliasse e lo vedesse. Finalmente la resa dei conti, non poteva chiedere di meglio. Evitando gli sguardi di alcuni compagni che giocavano in sala comune, scese la torre di grifondoro, e temendo di incrociare qualche insegnante o qualche prefetto di ronda si infilò il mantello dell'invisibilità.
Mancavano ormai pochi secondi, quando sentì un respiro affannato che si avvicinava. Il bambino sopravvissuto si girò mordendosi forte un labbro..."Non ora Herm...speriamo che questa passaporta sia puntuale..."
- Harry non ti azzardha...non farah..aspettamh..-sbraitò con la poca voce che le restava dopo la corsa che aveva intrapreso.
- Herm, questa volta non puoi venire...-
- Sono più che d'accordo, l'unica cosa che devi metterti in quell’ottusissima testa è che non ci andrai neppure tu.- continuò lei imperterrita.
- Herm smettila! Questa è la mia battaglia, la mia, capito? Non potrai esserci per sempre ok?-
-Ma chi credi di essere? Tu che se ti guardano indicando la cicatrice vai su tutte le furie, tu che dici di essere uno tra tanti ...- gridò la riccia.

- Ma lo sai anche tu che non è così, io sono l'unico che può sconfiggerlo, lo sto facendo per tutti voi questo...e tu mi sgridi ...neanche stessi commettendo un crimine!-

 - Tu...tu parli di salvarci...ma ti senti? Lo stai facendo per te, perché non sopporti più la situazione,ma questa è la nostra battaglia, non solo la tua.-
-Ad ogni modo la vita è mia, va bene? E io non riesco neppure più a dormire a causa di quell’uomo! Anche se sono il futuro di questo mondo, la vita è mia…e scelgo io come usarla!- sputò Harry.
- Harry...tu....tu non sei così, non sei un egoista...io ti conosco meglio di chiunque altro...ti prego.- Lo implorò la ragazza con le lacrime agli occhi.
In quel momento la piccola scatola nera brillò.
- Devo andare Herm.-
- Harry James Potter tu non farai neanche un passo hai capito?- sillabò lei riprendendo un po’ di contegno.
Harry le stampò un bacio sulla fronte e fece per toccare la passaporta, ma Hermione si buttò tra le sue braccia:quello era il suo migliore amico e gli voleva un bene dell'anima, più di quanto si sarebbe potuto volere ad un fratello.
-Harry - disse lei abbracciandolo -arriverà il tuo momento, ma non è questo!-
Harry però toccò ugualmente il piccolo oggetto, senza pensare alle conseguenze e così un lampo di luce lo avvolse, qualche raggio però toccò anche la bella strega, catapultandola in uno stato molto particolare: il suo corpo si accasciò privo di vita nell'umido parco, giusto in tempo da essere visto da un ragazzo molto preoccupato dai capelli rossi.
- Hermione!- gridò correndole in contro.
Intanto il suo spirito veleggiò assieme al bambino sopravvissuto verso la dimensione di cui aveva parlato Lord Voldemort.
- Herm ma tu che ci fai qui!?- sbraitò il ragazzo sbiancando poi vedendo che la sua amica pareva un fantasma:
- Ma che hai  fatto Herm?- balbettò Harry
- Io... non...non lo so...-Disse lei osservandosi . Capì che qualcosa non andava, e sentì che quella che aveva attraversato non era una normale passaporta, ma per la prima volta non aveva letto nulla sull'argomento.
- E così, Harry, non hai saputo venire da solo...avevi paura?- sibilò la voce che tanto odiava.
- Dove sei? Cosa le hai fatto? sbraitò il bambino sopravvissuto spostando lo sguardo in quella nebbia viola in cui si trovavano.
- Eccomi qui Harry...-

- Hermione! Rispondi, riprenditi! Ma che hai?- gridò Ron tra le lacrime.
- Cos'hai lenticchia? Non si può più stare in pace neppure a quest'ora?- ironizzò una figura pallida con i capelli biondissimi. Draco Malfoy stava tornando al dormitorio dopo essersi fatto una passeggiata nel parco, non sapendo che atro fare, ma poi aveva incontrato l'amichetto dello sfregiato che urlava...chissà forse era ubriaco, e così aveva sorriso, felice di poterlo prendere in giro per scansare la noia.
Poi però il rosso si voltò, ed il serpeverde capì che qualcosa non andava...quello sguardo...pura disperazione.
Si avvicinò a passi svelti verso il grifondoro accucciato, lo scansò e vide.  Senza perdere la testa, si accucciò anche lui, chiedendogli: - Ma che cazzo hai combinato?-
- I...io...n..nnnon...- tirò su col naso- l'ho...vista ...cccccadddere e...-
- Ok, ok, capito, togliti!- Ron obbedì, e Draco iniziò a controllare la ragazza.
I suoi occhi si spalancarono, ed una goccia di sudore gli scese dalla fronte.
- Cos'ha?! Cos'ha?!- gridò il rosso con la voce incrinata.
- Weasley! Stà zitto, va bene?- sbraitò lo Slitherin - ...questa è magia proibita, dobbiamo chiamare Silente.- aggiunse poi. Aveva perfettamente riconosciuto l'aura delle maledizioni che suo padre gli lanciava da piccolo.
Ron fece per issarsela sulle spalle, ma Draco lo fermò poco gentilmente :- Stupido idiota! Ho detto chiamare Silente, non portarla da lui! Non dobbiamo muoverla di un millimetro.-
Ron rimase immobile per qualche secondo.- Beh che aspetti? Questa è magia nera, non gli scherzetti dei tuoi fratelli...Muoviti!- Ron si mise allora a correre,più veloce che poteva, " Ma che succede"pensava "e Harry non si sa neanche dov'è...non può essere andato davvero....e Hermione poi..."

 

- Lei ormai è morta…non c’è più niente da fare- ridacchiò il signore oscuro “morta…nulla da fare…”quelle parole rimbombarono nelle orecchie del giovane grifondoro. Non poteva essere…- Bugiardo!- le stesse parole che gli aveva urlato in faccia al loro primo incontro, quando Voldemort era ancora debole, rifugiato sulla testa del professor Raptor.

-Non sei cambiato Harry eh? Ma non dilunghiamoci…. Sei pronto a morire?-sibilò con gli occhi iniettati di puro odio.

- Sono pronto…a sconfiggerti!- gridò Harry

E allora Hermione vide ciò che aveva tanto temuto: un lampo verde, l’avada kedavra…ed Harry che iniziava a cedere, sempre di più. “ lei è morta…nulla da fare” quelle parole che l’avevano fatta tremare….se era davvero così, allora c’era un’unica cosa da fare: quando Harry mollò la presa della bacchetta, prima che la maledizione potesse investirlo, la grifoncina gli si gettò davanti, e poi tutto fu buio.

 

 Quando Hermione riaprì gli occhi, si trovava su un letto in una stanza bianca con pochi scaffali di legno.

-Hermione!- Ron entrò nella sua visuale appannata.

- Dove sono? Cos’è…Harry! Dov’è Harry?-

Il sorriso di Ron si spense. – Non è il momento di parlarne. Sei a San Mungo…il tuo spirito si era separato dal corpo, e ha subito gravi danni…pensavamo di averti persa, ma grazie al furetto i soccorsi sono arrivati in tempo.-

- Draco Malfoy?- si stupì lei.

- Sì, l’unico che potesse riconoscere una magia proibita…cosa ti aspettavi da un mangiamorte come lui?-

- Ma mi ha salvato…-obiettò lei.

- Ha fatto il suo dovere di studente…niente di più.-

- Cos’è successo poi? Da quanto sono qui?- chiese lei mettendosi seduta.

- Due mesi ormai…poco meno…- disse vago

- Ed Harry? Devo saperlo…-

- Lui…è vivo.- Hermione sospirò.- Ma non si è ancora svegliato.- aggiunse il rosso – Il vero problema è un altro- ammise con un tono triste.

- Cosa?- chiese la ragazza pronta a tutto.

- Tu sai Chi ha...preso il potere…ora nessun posto è sicuro, forse solo Hogwarts, ma non so per quanto.-

- Cosa? E…-sbiancò Hermione

- Tutto è controllato da lui, i mangiamorte sono ovunque, ma ancora nulla di tale…anche se le nostre spie stanno registrando un gran fermento…e dobbiamo tornare ad Hogwarts oggi stesso.-

- Vieni…Harry si è sveglia…-una testolina rossa spuntò dalla porta: Ginny

- Hermione…anche tu!- gridò lei gioiosa saltandole quasi addosso.

- Andiamo ragazze…Harry…- disse Ron mesto. Anche Ginny sospirò. – Ma che succede?Perché quelle facce…si è svegliato no?-chiese Hermione senza capirci nulla.

Ginny tirò avanti. –Ron?- pretese interrogativa la riccia.

- Probabilmente resterà per sempre paralizzato.-

Hermione si sentì svenire: non poteva essere, lui era Harry Potter. Sospirò: non l’avrebbe accettato facilmente, sarebbe dovuta stargli molto vicina.

Spazio autrice:

Grazie per l'attenzione, mi spiace di non aver potuto scrivere la vera e propria storia, ho dovuto fare un capitolo di introduzione, ma dal prossimo in poi ... vedrete! recensite per piacere, non per mia vanità, ma per farmi sapere se vi piace e cosa vi aspettate da me. Vi ringrazio di cuore, e vi assicuro che questa sarà una fanfiction Draco- Hermione, anche se in questo momento potrebbe non sembrarla… se vorrete...vedrete: sarà un po’ diversa da quelle a cui siete abituati...insomma : vedrete

                                                                Fairy

Dimenticavo: Questi personaggi non sono miei, ma appartengono alla fantasia di J.K Rowling, io li ho usati per scrivere una storia mia, mantenendo però alcuni tratti fondamentali.

  
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