Abbracciami
(Dedicato a sssweety)
Mani che toccano. Gambe che
s’intrecciano. Due bocche che si vogliono.
La stanza è sempre quella, da due settimane ormai. Ogni sera s’incontrano lì,
nell’unica camera da letto alla Stamberga Strillante, una camera che li ha
visti scoprirsi, esporsi e combattersi.
Tanti lo potrebbero definire il loro nido d’amore, ma tra loro c’è solo
un’attrazione quasi dolorosa.
Gemiti che risuonano nel buio della notte. Il rumore degli abiti che cadono a
terra accompagnano gesti veloci, quasi impacciati. Gli schiocchi dei baci,
quasi teneri, stonano con tutta quella veemenza.
Le molle del letto cedono sotto il peso dei due corpi, si adattano alle loro
forme. Quasi sicuramente, entro qualche ora si formerà una piccola conca dove
ora poggia la schiena del ragazzo più piccolo.
Un corpo minuto che s’inarca e ricade sul materasso sparpagliando i suoi
capelli neri e spettinati sulla federa del cuscino. Il viso arrossato, dagli
occhi luminosi di un verde brillante e le labbra rosse e leggermente
screpolate, è vicino a quello di un’altro ragazzo dai capelli castani e gli
occhi neri. Pelle abbronzata che struscia sulla pelle diafana.
Un altro gemito, più forte degli altri, esce dalle labbra del ragazzo dai
capelli corvini. Qualche sospiro rompe il silenzio, prima di lasciare posto a
una serie di mugolii.
Nell’aria si sente l’odore di sudore e, dopo qualche minuto, si fa più intenso
anche quello di sesso.
Dopo attimi di silenzio, un mormorio.
- Tom? Abbracciami. –
***
-
Harry? Ma buongiorno! – Il viso lentigginoso di Ron apparve davanti agli occhi
di Harry. Era un sogno, il solito sogno. Doveva smettere di pensare che il
mostro che aveva ucciso, fosse lo stesso ragazzo affascinate conosciuto nella
Camera dei Segreti con il quale, ogni notte s’incontrava in sogno. Doveva
smettere di farsi prendere dai sensi di colpa. Tom e Voldemort
erano due persone ben distinte tra loro: lo studente modello e l’assassino.
- Giorno Ron. Vado a farmi la doccia.- L’altro annuì e quando l’acqua calda
della doccia scivolò sulla sua schiena, sciogliendo i muscoli tesi, Harry
sussurrò nuovamente quella frase.
- Abbracciami, Tom. –
Note finali:
Tesoro, spero ti sia piaciuta. Spero, però, che l’abbiate apprezzata in tanti. J
Baci.