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Autore: Natalja_Aljona    01/01/2010    8 recensioni
Piccola one-shot scritta la sera di Capodanno...
E se, per via di uno strano telecomando spuntato dal nulla, George, John, Paul e Ringo si ritrovassero, anche se solo per qualche minuto, proprio la sera di Capodanno?
3...2...1...2010. Paul e Ringo lanciarono un ultimo sguardo alle loro spalle, e mentre George e John lentamente si trasfiguravano, rendendosi di nuovo invisibili ai loro occhi, una lacrima scivolò via. Con I volti luminosi di George e John ancora negli occhi, centinaia di ricordi che si trasformavano in lacrime, Paul e Ringo si ritrovarono a Liverpool, nelle loro case, con le loro famiglie, il giorno di Capodanno.
Due soli pensieri, due sole frasi, una sola lacrima, li riunì di nuovo, tutti insieme, su quella nuvola.
A presto.
Buon anno, Beatles.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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All Togheter Now

(The Beatles's Magical Mystery Tour)


31-12-09

Due strani tipi vestiti di bianco se ne stavano appollaiati su una nuvola, guardando giù, qualche infinità di chilometri più in basso.

-Hey, George! Che stai guardando?- uno dei due, con un paio di occhiali rotondi e un sorriso smagliante, diede una gomitata all'altro, che imbracciava una chitarra e sorrideva, divertito.

-E bravo Paulie! Ottima scelta! Quei biscotti me li ricordo. Erano ottimi!-

-Si può sapere cosa...ma non ti stanchi mai di assistere alle colazioni di Paul?- sbuffò il primo, sistemandosi meglio sulla nuvola e premendo un bottone sul telecomando che gli era improvvisamente spuntato tra le mani.

-Beeeep! Beeeep!- gracchiò una vocina proveniente dal telecomando.

-Accidenti! E sto coso qui da dove è spuntato? George? Ne sai qualcosa, tu?-

-Ma guarda un po' cosa combina Paulie...addirittura due tazze di the! Chissà, magari ha dormito male...- commentò George con un sorriso.

-GEORGE! A che cavolo serve questo...telecomando? E perchè, chiunque esso sia, continua a fare “beeeep”?-

-E a me lo chiedi, John? Hai ordinato il servizio in camera?-

-Sì, sì, fa pure lo spiritoso...-

-MCCARTNEY IN ARRIVO!- gridò qualcuno, sempre dal telecomando.

-McCartney...cheee?-

John non ebbe il tempo di finire la frase, che si ritrovò davanti...ma no, non è possibile...eppure si direbbe proprio lui...Paul McCartney.

-Paul?!?-

-John? George?-

-Eh?-

John alzò gli occhi al cielo...o meglio dire...abbassò gli occhi al cielo.

-Sei sempre tra le nuvole, George!-

George si voltò verso l'amico, guardandolo, stupito.

-Ma che spiritoso...-

-Va beh, ad ogni modo...che ci fa qui Paul?-

-Paul? Paul è qui?-

-Ma no??-

-E che ci fa qui Paul?-

-Piacerebbe saperlo anche a me...-

-Hey! Smettetela di bisbigliare, voi due! Ci sono anch'io!- gridò proprio in quel momento il povero Paul, che della situazione aveva capito ben poco, per non dire niente...

-Già. Ce ne siamo accorti-

I tre si guardarono per qualche secondo tra di loro, a metà tra il confuso e il divertito.

Proprio in quel momento il telecomando ricominciò a gracchiare:

-STARR IN ARRIVO, STARR IN ARRIVO, STARR IN...STARR ATTERRATO!-

-Ahi! Ma dove...dove sono?-

-Ehilà, Rings! Chi si rivede!- esclamò John, per niente sorpreso.

-Ringo?-

-Paul? Paul, chi sono questi due?- domandò Ringo indicando George e John.

-Guardali bene...non ti ricordano nessuno?-

-Eh? Ah, sì, questo assomiglia a un mio cugino di terzo grado...George?-

-Ciao, Ringo!-

-Oh, Santo Cielo! George? No, non me lo dite...adesso compare anche John dal nulla...-

-Già comparso, Rings!- intervenne ridendo John.

-O mio Dio! John, sei proprio tu?-

-Nooo, ma che dici? Sono la Befana!-

Ringo osservò l'amico per una frazione di secondo.

-Strana befana, comunque...-

John sospirò.

-Sono io, Ringo!-

-Tu? Voi? E Paul?- Ringo era sempre più confuso.

-Non chiederci come ne perchè...non lo sappiamo neanche noi-

-Insomma, ma voi...voi siete...-

-Sì, va beh, laggiù si dice “morti”...quassù si dice...beh, non si dice niente.

Qui è normale- si affrettò a spiegare George.

-Ma allora è vero!-

-Ehm...di che parli, Ringo?- chiese George all'amico, che impallidiva a vista d'occhio.

-Il PID! Adesso capisco tutto! Paul è morto!-

Paul sospirò.

-Ringo...-

-E' tutto un complotto! Dove siamo? Perchè ci troviamo qui? Che ti è successo, Paul? E, beh....è bello rivedervi, ragazzi-

-Non sei affatto cambiato, Ringo. Non c'è nessun complotto. Solo...un telecomando. Tu ci capisci qualcosa?-

-Chi? Io? Oh, no, per carità...per queste cose ci sono gli elettricisti...-

In meno di una frazione di secondo, che però non valeva niente, perchè il tempo non conta...tre paia d'occhi erano puntati su George.

-Beh? Che avete da guardare? Mi si è strappata la tunica?-

-Elettricista, George- gli ricordò John con un sorriso poco rassicurante.

George sospirò, rassegnato.

-Passatemi quel telecomando-

John fece per afferrarlo, ma...era sparito.

-Quale telecomando, George?-

-Quello di prim...dov'è?-

-A saperlo!-

-Vediamo che succede giù?- propose George, che si divertiva da matti a seguire tutto ciò che succedeva giù, dopo il Cielo, dopo l'Orizzonte, in quel mondo a cui anche lui, un tempo, era appartenuto.

-Stanno già facendo il conto alla rovescia. Tra...nove secondi saremo nel 2010...40 anni dopo quel giorno...40 anni dopo I Beatles...- gli rispose John, con un velo di malinconia nella voce.

-Paul...Ringo...- mormorò con un filo di voce George.

John e George si scambiarono un cenno d'intesa e, all'improvviso, anche Paul e Ringo capirono.

-8 secondi. Ci rimangono 8 secondi. Tra 8 secondi tutto tornerà come prima...40 anni dopo-

-Cosa ci si può dire in 8 secondi?-

-Salutatemi Yoko!-

-John, se non fossi già morto...-

Passò un altro secondo.

Il tempo stava per scadere...mancava ormai pochissimo.

-Buon anno...buon anno, Beatles-

Beatles

Nessuno ebbe il coraggio di correggere quella frase, nessuno ebbe il coraggio di chiedere chi avesse parlato.

Nessuno ebbe il coraggio di rispondere.

Loro erano I Beatles...e sarebbero sempre stati I Beatles, anche se ormai I Beatles non esistevano più...

Ma I Beatles non sarebbero mai morti.

Mai.

Mai dimenticati, per sempre vivi nei loro ricordi.

A presto

Questo era il loro unico pensiero, il loro unico desiderio, in quello strano, interminabile attimo.

3...2...1...2010.

Paul e Ringo lanciarono un ultimo sguardo alle loro spalle, e mentre George e John lentamente si trasfiguravano, rendendosi di nuovo invisibili ai loro occhi, una lacrima scivolò via.

Con I volti luminosi di George e John ancora negli occhi, centinaia di ricordi che si trasformavano in lacrime, Paul e Ringo si ritrovarono a Liverpool, nelle loro case, con le loro famiglie, il giorno di Capodanno.

Due soli pensieri, due sole frasi, una sola lacrima, li riunì di nuovo, tutti insieme, su quella nuvola.

A presto.

Buon anno, Beatles.




Angolo Autrice:

Ho scritto questa piccola one-shot tra ieri sera e stamattina, avrei voluto postarla ieri ma poi mia mamma mi ha chiamato e mi ha “gentilmente”(si fa per dire) ordinato di spegnere se non volevo che il computer finisse fuori dalla finestra...

Ero in salotto ad ascoltare l'ultimo cd di Paul, Good Evening New York City, quando mi è venuta quest'idea...all'inizio volevo solo scrivere di come I Beatles avrebbero potuto passare il capodanno, prima di sciogliersi, ma poi mi è venuta in mente quest'assurdità, che ho scritto di getto con Paul in sottofondo(e diciamo che Paul spesso mi ispira varie storie xD)...

La storia del telecomando in effetti è assurda, e anche quella delle nuvole...ma chissà perchè mi sono sempre immaginata George che commentava in diretta la colazione di Paul...lo so, non sono molto sana di mente...


Beh, ad ogni modo spero che vi piaccia e auguro a tutte un buon 2010!!

E adesso mi dedicherò veramente a continuare tutte le mie fic...

Martina






  
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