Serie TV > Criminal Minds
Segui la storia  |      
Autore: Niniel    03/01/2010    13 recensioni
Penelope ha deciso. Aiuterà il Dr.Reid a conquistare Morgan, volente o nelete. - Tutto questo è assurdo! -la interruppe il giovane agente - Assolutamente no! E non provare a controbattere ragazzo abbiamo già affrontato questo discorso mi pare! Dicevo? Ah si ti ho preparato una lista! Punto primo: Sorridergli -
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Morgan, Penelope Garcia, Spencer Reid
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
LV c1

TITOLO:  love game
Capitoli: 1/?
Pairing: Morgan/Reid *O*

Beta: autobetato - purtroppo-
Desclamier: Questa storia non è scritta a scopo si lucro e ne Morgan  ne Reid non appartengono a me ( purtroppo aggiungerei) ...ecce ecc ecc
Spazzietto dell'autrice: è da tanto che voglio scrivere una ficcina su questa coppia  ma non ho mai trovato lo spunto adatto.. questo fino ad oggi. Mi stavo riguardando l'episodio 4x09 (Dio benedica lo streaming) dove Morgan dà una piccola lezione di "rimorchio" a Reid e così ho deciso di far continuare questa ardua impresa a Garcia (io AMO quella donna, è meravigliosa)!

ps. Lasciate un commentino?


CAPITOLO 1 - INTRO nota: riveduto e corretto




- Tutto quello che dobbiamo fare è insegnarti a flirtare - sentenziò Garcia con fare convinto
- Flirtare? -
- Si. Flirtare Spency.. Hai presente gioco di sguardi, ..-
- Sò cosa vuol dire flirtare Garcia... secondo i più comuni vocabolari flirtare: " (aus. avere) [sec. XX; da flirt]. Amoreggiare per passatempo, senza impegnarsi affettivamente" . Quindi a meno che non tu consideri flirtare nel senso lato del termine non è propriamente quello che... - venne zittito dalla tecnica che gli appoggiò un improbabile matita piumata sulle labbra.
- Hai capito cosa intendo dolcezza! Ora visto che la qui presente Dea Onnisciente sa quanto tu possa essere impacciato...
- Tutto questo è assurdo! -la interruppe il giovane agente passandosi nervosamente una mano tra i capelli percorrendo a grandi passi il piccolo ufficio della donna 
- Assolutamente no! E non provare a controbattere ragazzo! Abbiamo già affrontato questo discorso mi pare!-affermò risoluta agitandogli la matita sotto il naso con fare minaccioso (e si una matita con un enorme piuma rosa può risultare moolto minacciosa nelle mani giuste) - Dicevo? Ah si... ti ho preparato una lista! - e incurante dello sguardo curioso, oserei dire preoccupato, che si dipinse sul volto del collega prese un anonimo block note e lesse con tono solenne - Punto primo: Sorridergli -

Spencer Reid non aveva la minima idea di come si fosse cacciato in questo guaio. 

flashback


La squadra era tornata quel pomeriggio da una settimana molto difficile in Ontario e quando Hotch aveva proposto di  uscire a festeggiare la chiusura del caso tutti ne erano stati più che entusiasti (sopratutto perchè la cena sarebbe stata inserita nel rimborso spese del BAU) e dopo la cena, per terminare la serata, avevano deciso di andare a bere qualcosa.
Reid odiava i club. Gli aveva sempre odiati e, ne era certo, avrebbe continuato ad odiarli. Non riusciva proprio a capire come la gente potesse trovarli divertenti: il locale era caldo e sovraffollato e questo, sommato alle luci stroboscopiche e alla musica a tutto volume, creava un mix claustrofobico.  


Mentre i suoi colleghi si erano subito lanciati in pista abbondando ogni apparente preoccupazione, lui era restato, come suo solito, seduto sui comodi divanetti scandagliando la folla: mentre appoggiata al bancone JJ rideva probabilmente ad una battuta fatta da Hotch Prentiss ballava tra una scatenata Garcia e un inaspettato Rossi. Poco distante da quest'ultimi ,circondato da 4 ragazze decisamente poco vestite, Morgan agitava i fianchi in modo indecente seguento in modo sensuale il ritmo martellante della canzone...la t-shirt nera che adervia alla perfezione i  muscoli del torace, un sorriso da mozzare il fiato e...

I wanna kiss you
but if I do I might miss you babde
it's complicated and stupid


Basta Spencer... si ammonì mentalmente distogliendo lo sguardo dal corpo del collega e bevendo un lungo sorso di Margarita. Appena però i suoi occhi si rialzarono dal tavolo, come attratti da una calamita, si riposarono immediatamente sul corpo dell'uomo.

Hold me and love me
Just want touch you for a minute
Maybe three seconds is enough for my heart to quit it


STOP! Spencer devi assolutamente farti passare questa...questa...cosa... subito!
- Cosa ti preoccupa dolcezza?-  Penelope lo strappò hai suoi miseri pensieri buttandosi  sul divanetto accanto a lui.
- N-Niente -
- Spency Spency Spency lo sai che non si può mentire a Colei-che-tutto-sà! - rise lei avvicinandosi con fare cospiratorio - Guarda che è da un pò che ti osservo -
- Eh.. - 
- E, caro il mio genio, sò quando c'è qualcosa che turba uno dei miei uomini preferiti. -  disse facendosi seria
- Non ho nulla.. - rispose scuotendo il capo per dar maggior enfasi all'affermazione e versandosi un altro bicchiere.
- Lo sai che continuando a negare non fai altro che costringermi ad indovinare vero? -  affermò sollevandogli il mento e guardandolo negli occhi.
Spencer lanciò un involontaria occhiata alla pista da ballo e si chiese se fosse peggio dir lei la verità o lasciare che provasse ad indovinare, anche se ,probabilmente, la verità si sarebbe rivelata diametralmente opposta a qualsiasi ipotesi..e decisamente più terrificante.
- Ti piace Morgan! - chiocciò la donna.
Tuttosommato Garcia si era sempre rivelata una donna dannatamente pespicace!
Il viso del ragazzo venne inondato da mille espressioni diverse,dallo stupito passò allo shockatto, all'umiliato, finendo per assestarsi su un decisamente-imbarazzato mentre la bionda di fronte a lui continuava a emettere gridolini euforici e battendo le mani! - Oddio è vero! Ti sei preso una cotta per Morgan!! Sei pazzamente innamorato del mio Muffin al cioccolato! - 
- Shhhh Garcia per favore !! -  disse agitando le mani nervosamente. L'ultima cosa che voleva era che qualcun altro assistesse a quella conversazione che stava degenerando.  - E comunque non è affatto vero! - aggiunse con poca convinzione svuotando in un sorso il bicchiere.
- Potrei crederci se tu non fossi rosso come un peperone, Cucciolo!-
- Garcia penso tu abbia frainteso... io ..cioè..non è che... il fatto di arrossire è un fenomeno fisico assolutamente naturale è dovuto alla dilatazione delle vene che fanno affluire più sangue alle guance da qui la colorazione rossa della pelle. Lo sapevi che la tendenza ad arrossire è ereditaria ed è ereditario perfino il modo di arrossire : solo sulle guance, su tutto il viso,...- come ogni  volta che si sentiva in imbarazzo snocciolare nozioni e dati era rassicurante. 
- Reid rilassati! Per me è OK -
- Che io arrossisca? - un occhiata esasperata gli fece intuire che no, non si riferiva a quello.
 -  Perchè non ce lo hai mai detto? - gli chiese facendosi più vicina ed osservandolo con gli occhi colmi di dispiacere.
Passarono un intero minuto in silenzio. Una piccola pausa nella quale la donna aspettò pazientemente che l'altro si venisse a patti con se stesso e decidesse come comportarsi.
- E' semplice da intuire credo...so che per tutti voi è già abbastanza difficile rapportarsi con me.. mi trattate nella migliore delle ipotesi come un bambino da protegere..se poi vi avessi anche detto che ho da poco scoperto di essere anche gay bhe...E poi cerco di tenere la mia vita privata..bhe..privata appunto. - concluse mesto cercando di inghiottire l'enorme groppo che gli si era formato in gola e fissando il tovagliolino di carta oramai ridotto in brandelli nelle sue mani
Era la prima volta che parlava di quest'argomento con qualcuno e, se doveva essere sincero fino in fondo, ne era spaventato. Aveva sempre temuto il giudizio degli altri e se ora Penelope lo avesse deriso o rifiutato il dolore che avrebbe provato sarebbe stato inimmaginabile. - Non lo dirai a nessuno vero? - chiese tremante e venendo quasi immediatamente avvolto in un abbraccio un pò troppo stretto.
- Certo che no Spencer...Io ti voglio bene indipendentemete da tutto! Questo non cambierà certamente i miei sentimenti! Anzi,la zia Penelope ti aiuterà! -
- Mi aiuterai? - domandò con fare perplesso allontanadola dolcemente e fissando la donna di fronte a lui che , ora come ora, gli appariva più spaventosa di un S.I armato. Gli occhi le brillavano in modo preoccupante e poteva chiaramente vedere le metaforiche rotelle nella testa dell'amica girare a velocità preoccupante, ma la cosa che più lo inquietava era il sorriso.
- Ti aiuterò a conquistare quel bel pezzo di agente dell'FBI che sta ballando in pista, mi sembra logico! -
- Cosa???? No..no.. è una cosa insensata...impossibile..- iniziò a blaterare
- Reid...-
-...cioè lui è così...ed io invece..anche soprassedendo sul fatto che lui sia etero è statisticamente imp...-
- REID !!! -
Penelope sfoderò un sorriso degno del gatto del Chesire* ed emesse un urletto decisamente poco maturo tornando a stringerlo! - Che bello tra poco non dovrò più ricorrere a photoshop! - rise


fine flashback


Spencer Reid non aveva la minima idea di come si fosse cacciato in questo guaio. O meglio, sapeva alla perfezione come era potuto accadere ma stentava ancora a crederci.
Dopotutto lui era sempre stato un tipo razionale e pragmatico e non si sarebbe mai e poi MAI fatto coinvolgere in un disastro preannunciato come questo.
Purtroppo Garcia non la vedeva in quel modo e, come ben sapete, è impossibile fermarla quando si metteva in testa qualcosa

____________________________________________________________
Ed eccoci alla fine di questo primo capitolo, scritto e postato in un lampo...
Se vi và lasciate un segno del vostro passaggio, mi renderebbe incredibilemnte felice!
A presto

NOTE
* gatto del cheshire = è il nome dello Stregatto di Alice nel paese delle meraviglie nella versione inglese di Caroll

  
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Criminal Minds / Vai alla pagina dell'autore: Niniel