Capitolo 8
“Haruno Sakura?”
Per l’ennesimo giorno, Sakura era assente. Quella
gita sull’autobus doveva proprio averla sconvolta. Ormai la notizia aveva fatto
il giro dell’istituto e Sasuke, poiché si trovava con lei, era stato tempestato
di domande riguardo alla compagna.
Purtroppo per i pettegolezzi, lui non aveva
sopperito a nessuna delle loro curiosità. Se volevano sapere qualcosa, potevano
andare a chiederlo alla diretta interessata.
Mentre pensava a queste cose, sentì la porta
dell’aula aprirsi, e così si voltò per osservare chi era entrato. Un ragazzo
dai capelli scuri e con una faccia molto annoiata, si piazzò di fianco alla
cattedra, in attesa che l’insegnante dicesse qualcosa.
“Adesso, prima di iniziare la lezione, voglio
presentarvi il vostro nuovo compagno, Ryuga Hideki.”
Ryuga saluto i suoi nuovi compagni, dopodiché il
professore gli indicò un posto libero.
“Puoi sederti vicino a Sasuke. Così, se all’inizio
non capirai qualcosa, lui te la potrà spiegare. È uno dei migliori alunni della
scuola.”
Non sapeva perché, ma quell’Hideki non gli
piaceva. Dopo aver udito il suo nome, metà della classe aveva iniziato a
bisbigliare. Ovvio. Aveva lo stesso nome di un famoso cantante, ma l’Uchiha
dubitava seriamente che si trattasse della stessa persona.
“Ciao.”
“Ciao.”
Quelle furono le uniche parole che si scambiarono
durante tutta la lezione.
Ogni tanto Ryuga si voltava a squadrarlo, come se
volesse leggergli dentro. Quel suo atteggiamento lo infastidiva. Si sentiva
studiato. Come d’abitudine, comunque, durante il corso della giornata non mutò
la sua espressione, fingendo che il suo stato d’animo non fosse minimamente
cambiato. In realtà non era così.
Al suono della campanella, che avvisava tutti che
ormai era ora di ritornare a casa, si alzò e, senza degnare di uno sguardo il
suo nuovo vicino di banco, si diresse verso l’uscita.
“Ehi, aspetta.”
Fu quasi tentato di non girarsi, al suono di
quelle parole. Non avevano parlato per tutta la mattinata, quindi per quale
motivo lo stava chiamando?
“Che c’è?”
Ryuga lo affiancò, ma non disse nulla. Sasuke, dal
canto suo, non aveva voglia di ascoltare cosa avesse da dire, così ignorò la
presenza silenziosa che si trovava di fianco a lui e continuò per la sua
strada; visto che il suo nuovo compagno non sembrava intenzionato ad andarsene,
gli chiese se per caso abitasse vicino a lui. Almeno così si sarebbe spiegato
perché continuava a seguirlo.
“No.”
Senza fare altre domande, l’Uchiha continuò a
camminare. Non gli importava il motivo dell’interesse dell’Hideki per lui, tanto
meno il motivo per cui, in quel momento, lo stesse fissando.
“Sasuke, se mi dai un pacco di patatine, ti rivelo
una cosa!”
Cercando di non farsi notare dalla persona che si
trovava di fianco, annuì impercettibilmente in direzione dello shinigami.
“Non si chiama davvero Ryuga Hideki.”
Giusto. Choji, con i suoi occhi, aveva la capacità
di vedere il vero nome delle persone. Perché, però, Ryuga Hideki aveva
utilizzato un nome falso? Che ci fosse qualcosa, nascosta dietro quel volto
annoiato?
Ansioso di scoprire qualcosa di più, svoltò
velocemente per avvicinarsi a casa sua. Lì avrebbe trovato il modo di farsi
rivelare la vera identità da Choji. Ormai in prossimità del cancello, fu
bloccato.
“Sasuke, posso offrirti qualcosa da bere?”
La cosa iniziava a sembrare più strana del dovuto.
Perché gli aveva proposto di bere qualcosa? Ovviamente, dalla sua espressione,
Ryuga, o come si chiamava davvero, non aveva la minima voglia di fare
qualsivoglia cosa con lui.
“Non puoi andare! Sei in debito di un pacco di
patatine che io voglio in questo momento!”
Forse, accettando quel suo invito, sarebbe venuto
a capo del mistero che circondava quel personaggio. Odiava non sapere le cose,
soprattutto se si ritrovava davanti proprio ciò che non conosceva.
“D’accordo.”
Invece di entrare nel vialetto che conduceva verso
casa sua, fece una piccola deviazione, alla ricerca di un luogo dove avrebbe
potuto scoprire qualcosa su quel personaggio.
“Sasuke, perché non mi ascolti? Guarda che io
posso benissimo ucciderti!”
Ignorando le lamentele di Choji, guidò Ryuga
attraverso una stradina laterale che portava dritto di fronte ad un locale poco
frequentato. Voleva scegliere lui il luogo dello scontro, che era sicuro
sarebbe avvenuto.
Ryuga non era un normale studente. Lui neanche,
però.
Non capiva nemmeno perché quel ragazzo lo
preoccupasse tanto. Era la prima volta in vita sua che accettava un invito da
parte di qualcuno.
“Entriamo.”
Dopo essersi seduti ad un piccolo tavolo nascosto
alla vista esterna, ordinarono, più per obbligo che per reale volontà, qualcosa
da bere.
Dopo che il cameriere si fu allontanato, si
squadrarono per diversi secondi, in attesa che uno dei due parlasse.
“Io sono S.”
Una rivelazione, pronunciata in tono totalmente
annoiato, che stupì Sasuke. Persino Choji, che non aveva ancora smesso di
mandare minacce, aveva taciuto dopo la sua rivelazione. Lui conosceva il vero
nome di quell’individuo, ovvero Shikamaru Nara, ma non avrebbe mai pensato che
in realtà fosse il detective che dava la caccia a Kira. In realtà la questione
non gli interessava neanche più di tanto.
“Allora, vuoi darmi il mio pacco di patatine?”
Quella volta Sasuke faticò davvero molto a
trattenere la sua sorpresa. Se davvero Ryuga fosse stato S, non si sarebbe
mostrato subito; inoltre, il fatto che avesse compiuto tale gesto, dimostrava
che era stato smascherato? Era impossibile. Aveva pianificato tutto, nessuno
avrebbe potuto sospettare di lui. Inoltre chi mai avrebbe postulato l’esistenza
di un Death Note?
A quel pensiero si calmò. Non c’erano prove contro
di lui.
Anche se gli risultava difficile credere a quanto
aveva appena sentito, avrebbe dovuto comunque misurare le sue parole, in caso
Ryuga avesse detto la verità. Se così fosse stato, allora in quel momento si
trovava di fronte al suo ostacolo numero uno.
“Dovrei crederci? S non si è mai rivelato a
nessuno, perché avrebbe dovuto farlo proprio davanti ad uno studente?”
Giocando la carta dello scetticismo, avrebbe
allontanato i dubbi che potevano esserci su di lui. Qualunque sospettato
avrebbe cambiato espressione dopo essersi reso conto di essere stato smascherato. Lui
non aveva fatto nulla del genere e quello era un punto a suo favore. Non era
neanche sicuro che Ryuga, o S, sospettasse davvero di lui. Forse stava
controllando tutti i parenti degli agenti.
“Non sei uno studente qualsiasi. Sei il figlio di
Fugaku Uchiha, quindi confido che tu possieda le sue stesse abilità.”
Forse, aveva frainteso tutto. Il discorso che
stava facendo, mirava più a chiedere il suo aiuto che a dimostrare la sua
colpevolezza. Magari, essendo in alto mare con le ricerche, stavano cercando
nuove persone in grado di aiutarli. Eppure, la situazione non quadrava lo
stesso. S non si sarebbe mai smascherato per quel motivo. Era ragionevolmente
convinto del fatto che non sospettasse di lui, ma continuava a non capire come
mai si fosse manifestato.
“Non capisco cosa intendi.”
“Mi riferisco al fatto che dobbiamo catturare
Kira.”
A quel punto, Sasuke era ormai sicuro che non
sarebbe mai stato accusato da S, anche se non sapeva dove voleva andare a
parare.
“Mi sembra ovvio. Nessuno ha mai portato tanto
scompiglio quanto Kira, fino ad ora. Io, però, cosa c’entro?”
Ryuga si prese molto tempo, prima di rispondere.
Dopo aver terminato la sua bevanda, iniziò ad osservare il fondo del bicchiere,
come analizzandolo. Dopo quel suo minuzioso controllo, finalmente, si decise a
rispondere.
“Tu fai parte del mio piano.”
“Il piano per catturare Kira? Non credo di essere
la persona più adatta.”
Ormai Sasuke aveva riacquistato la sua solita
calma. Gli sembrava ovvio che S, se di lui si trattava, perché ancora non
poteva esserne sicuro, non sospettasse minimamente di lui. Era persino arrivato
a chiedere il suo aiuto. Forse riteneva che lui avesse il potere per battere
Kira. Peccato che non avrebbe mai potuto sconfiggere se stesso.
“Io penso che tu sia proprio la persona adatta.”
Forse, se avesse finto di aiutarlo a cercare di
risolvere il caso, avrebbe evitato anche dei dubbi futuri. A rigor di logica,
Kira non avrebbe mai collaborato ad un’indagine che avesse come scopo la sua
cattura, quindi quale miglior modo per eliminare per sempre il suo nome dalla
lista dei sospettati?
“La persona adatta, dici.”
Per la prima volta durante quella giornata, il
famoso detective sorrise. Allontanò da sé il bicchiere e si sporse verso
Sasuke, in modo da trovarsi faccia a faccia con lui.
“Esatto. Non è forse Kira, la persona più adatta
per catturare Kira?”
Fine!
Ma fine fine!
E sì, il capitolo è cortissimo e avrei potuto incorporarlo all’altro, ma ho
preferito mantenere la struttura dei capitoli che avevo utilizzato nel
contest!^^
Che dire…
quando ho scritto questa storia, ero sicura che non fosse un granché, però mi
piaceva la fine che in realtà non è una fine ma solo l’inizio della fine di
Light/Sasuke. Però ho voluto finire la storia qui, per due motivi: il primo è
che non sarei riuscita a revisionare tutto Death Note in versione Naruto,
l’altro, ma non meno importante, è che penso che il momento in cui Light viene
scoperto sia fondamentale per la storia, quasi come se fosse una conclusione.
Sì, i miei
sono ragionamenti senza senso e probabilmente non interesseranno a nessuno,
però ci tenevo a precisare i motivi della mia scelta.
Beh che dire,
ci tengo molto a questa storia e voglio ringraziare tutti coloro che l’hanno
messa tra i preferiti e le seguite o che hanno soltanto letto.
Spero che vi
sia piaciuta e adesso evaporo. Sto continuando a scrivere cose senza senso,
forse perché mi dispiace di essere all’ultimo capitolo! Sì, magari dispiace
solo a me._.
Ma che ci
volete fare!^^
Sì, ora
evaporo davvero, visto che avevo già detto che avrei tolto le tende, ma in
realtà sono ancora qui a rompere.-.
Darkshin: beh, in realtà alla fine non si
discosta molto, il finale è quello, soltanto che io non l’ho continuata, visto
che credo che in un certo senso anche questo potrebbe essere un finale, anche
se molto aperto…
E poi tutti
potrebbero dirmi che è davvero molto aperto, però non posso negare che
la storia l’ho conclusa così principalmente per il motivo di prima e poi perché
sono pigra!xD
Comunque spero
che questo ultimo capitolo (?), ok mini capitolo, ti piaccia!
Ciao ciao!!^^
beat: ehm… ok, puoi anche tirarmi dietro una
sedia, visto che come fine può essere un po’ scontata._.
Sono contenta
che l’altro capitolo ti sia piaciuto! Adesso aspetto solo che arrivi gente con
i forconi per come ho fatto finire la storia (si nasconde)!O.o
No, scherzi a
parte, io penso che come finale sia abbastanza adatto, perché evidenzia il
senso di sicurezza di Light/Sasuke e l’immediata fregatura successiva!xD
Comunque,
spero che il finale (?) ti piaccia o che se così non fosse, non venissi sotto
casa mia con i forconi!
Ciao ciao!!^^
*Scappa
evitando forconi*
Ebbene sì,
questo è davvero il vero finale, non tiratemelo dietro, lettori!
E ora evaporo
(davvero!)!^^
Ja ne,
Nihal