Crossover
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Autore: Doralice    05/01/2010    5 recensioni
Il mondo è in pericolo. Nove Cavalieri sono evocati dall'Entità Suprema per sconfiggere il male. Nove uomini molto particolari...
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film, Libri, Telefilm
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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« Bene, – echeggiò l’Entità – sono felice di avervi finalmente convinto

« Bene, – echeggiò l’Entità – sono felice di avervi finalmente convinto. »

« Questa roba convincerebbe anche un idiota! » sbottò Inuyasha.

« E lui parla per esperienza personale, eh. » disse House.

Inuyasha si voltò furente: « Adesso basta! »

Sfoderò Tessaiga e…

« A cuccia! » gridò l’Entità, e il mezzodemone si schiantò al suolo.

Prima che House potesse aprire bocca, si ritrovò imbavagliato.

« Qualcuno desidera sollevare altri diverbi? » chiese gentilmente l’Entità.

I nove uomini scossero energicamente la testa (anche stavolta la mano di Lex aiutò la testa di Abberline).

« Perfetto! Se vogliamo andare avanti... – disse l’Entità – Vi starete chiedendo in cosa consisterà la vostra missione a livello pratico. Ebbene, è molto semplice: dovrete prendere le autrici di fanfiction e catapultarle in un universo alternativo. »

Vegeta alzò una mano, da bravo scolaretto, e l’Entità gli concesse di parlare.

« Che tipo di universo? » chiese.

« Un luogo dove le loro fanfiction diverranno realtà. – spiegò l’Entità – O meglio, dove le regole della realtà verranno sovvertite a favore delle regole della fanfiction. In questo modo le autrici si renderanno conto delle immani str… ehm… sciocchezze che scrivono. E se tutto andrà come previsto, la pianteranno una volta per tutte di ammorbare in web con le loro... opere. »

Stavolta fu la mano di Snape ad alzarsi.

« Se non sono troppo impudente, posso chiedere come mai ha chiamato noi per fare questo? – domandò con voce melliflua – Lei ha sicuramente tutti i poteri necessari per realizzare l’impresa senza il nostro umile aiuto. »

L’Entità, nella sua magnanimità, sorvolò sul tono falsamente umile di Snape.

« È una questione psicologica: le autrici saranno colpite innanzitutto dal constatare che quelli che credono essere solo dei personaggi immaginari a loro totale disposizione, in realtà hanno una coscienza e dei sentimenti, e che vanno di conseguenza rispettati. »

La saggia risposta provocò un lieve mormorio di approvazione tra i sette uomini (House era sempre imbavagliato e Abberline sappiamo come stava).

La verità era ben altra, ma come poteva l’Entità ammettere che si stava divertendo un casino ad utilizzare per i suoi scopi nove tra i più affascinanti villains del mondo?

Comunque, oramai era fatta, mancava solo una persona.

« Ovviamente non vi lascerò affrontare questa missione da soli, avrete bisogno della Condottiera. – annunciò l’Entità – Stavolta sarò generosa: la sceglierete voi. »

Apparve dal nulla un uomo, sulla quartina, con un sorriso un po’ deficiente stampato in faccia, e tuttavia l’aria convinta di chi la sa lunga. Indossava abiti sportivi e un caschetto da minatore con tanto di torcia sul davanti. Teneva in mano una piccozza e, come Lucarelli, stava immobile.

House roteò gli occhi e dal suo bavaglio uscirono una serie di mugugni.

« Oh, d’accordo, d’accordo... – disse l’Entità facendo sparire il bavaglio – Ma se crei altri problemi te la cucio quella bocca! E questo vale per tutti! »

« Insomma, perché mi hai evocato? – protestò – Non posso parlare e non ci sono nemmeno casi di lupus… mi sento inutile! »

« Non farmi pentire di averti ridato la parola! – lo rimproverò l’Entità – E adesso silenzio, Tozzi vi illustrerà le varie opzioni che vi offro per scegliere la vostra Condottiera. Non interrompetelo, altrimenti si blocca come Lucarelli, però quando è zitto potete fargli delle domande… purché siano intelligenti, chiaro? GAIA! »

A quella parola, la figura prese vita e cominciò parlare.

« Benvenuti! Oggi parleremo di una delle tante specie che, a causa della scelleratezza dell’uomo, stanno rischiando di estinguersi: la Condottiera. »

Un fascio di luce illuminò una serie di teche da museo, che contenevano quelle che sembrava delle mummie.

« Grazie alla collaborazione del Gipsoteca Comunale di Pinzano al Tagliamento, possiamo ammirare alcuni calchi di fossili di Condottiera risalenti a secoli, se non addirittura a millenni fa. »

Siccome la luce della sua torcia si rifletteva sui vetri impedendo di vedere i reperti, ma non voleva rinunciarvi perché si sentiva troppo figo, invece di spegnerla, sotto lo sguardo attonito dei presenti, Tozzi frantumò senza indugio tutte le teche e procedette con le presentazioni.

« Qui abbiamo Pentesilea, la regina delle Amazzoni, che combatté durante la guerra di Troia al fianco di Priamo.

Questa invece è Boadicea, signora degli Iceni, che guidò la più grande rivolta contro l’Impero Romano mai scatenata in Gran Bretagna.

Ed ecco Giovanna d’Arco, la Pulzella d’Orleans, che condusse l’esercito francese contro gli inglesi.

Infine, Hua Mulan, la nobildonna che portò l’esercito cinese alla vittoria contro i Mongoli… alcuni sedicenti storici affermano che si tratterebbe solo di una figura leggendaria, ignorando deliberatamente la più importante fonte storica in nostro possesso: la Disney!

Come vedete, i fossili di Condottiera qui presenti sono appena quattro, ma non pensate che siano un numero esiguo: purtroppo esse erano già minacciate antichità, dunque i reperti arrivati a noi sono davvero pochissimi. Sappiamo per esempio che Brunilde, l’unica Valchiria ritrovata fin’ora, è gelosamente conservata al Museo Nazionale di Reykjavik. »

I nove uomini osservarono i fossili dubbiosi, senza capire perché diamine stavano ascoltando le parole di quel pazzo.

Solo la precedente esperienza con Lucarelli trattenne House dal fare commenti.

« Ora che le conosciamo un po’ meglio, andiamo a cercare gli ultimi esemplari di Condottiere rimasti allo stato selvatico. – proseguì Tozzi – Seguitemi! »

L’uomo si avviò verso il vuoto e gli uomini, benché perplessi, lo seguirono.

Il pavimento cominciò a farsi sempre più ripido ed irto, finché si ritrovarono a scalare una vera e propria montagna, sferzata dai venti.

Arrivati in cima ad un picco, finalmente Tozzi si fermò.

« Ed eccoci arrivati nel habitat naturale delle Condottiere. – disse mentre i nove uomini crollavano ansimanti al suolo – Come potete notare, queste straordinarie creature hanno la capacità di mimetizzarsi perfettamente con l’ambiente naturale, ma un occhio esperto le può facilmente individuare. »

Si mise dunque a sferrare picconate qua e là, con gioia quasi infantile, finché non saltò effettivamente fuori qualcosa.

« Oh, eccone una! » esclamò sottovoce (sempre che si possa esclamare sottovoce).

Gli uomini si avvicinarono incuriositi.

« Fate attenzione a non svegliarla, è in letargo. » raccomandò Tozzi.

   
 
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