Capitolo
5
Dalle
piccole cose nasce il rispetto
<<
C-Cosa!? HAI DETTO
CHE HO RAGIONE?!!! >> Gaara non crede a quello che ha
sentito. Da quando
Ino ha incominciato a riflettere sul suo carattere, accadono cose
stranissime.
E’ come se la ragazza ha
subito un lavaggio del cervello caratteriale, un po’
incompleto, ma abbastanza
avanzato. Nella sua testa continuano a girare due parole:
‘hai ragione’,
‘hai ragione’, ‘HAI
RAGIONE!’. Fin da quando
lo conosce, non l’ha mai trattato come un semplice amico,
neanche come “un
conoscente”! Forse c’è sempre stato
qualcosa di losco tra i due, una sorta di divergenza
polare, uno avverso all’altra, esattamente come il nord e il
sud, come una
calamita e i suoi opposti + e
-. Sta in
piedi immobile, stupito davanti a lei, mentre il resto della classe
continua il
proprio lavoro.
< Ino, sei impazzita!? >
Ripete la ragazza nel suo conscio, sempre a testa china, ma cambiando
espressione in viso. Da riconoscente e colpevole, passa a incredula e
sbizzarrita.
< MA CHE FAI!? >
Si
chiede anche Gaara ancora sbalordito dai suoi nuovi
atteggiamenti. La fissa con occhi spalancati, ma dentro è un
po’ felice. Dopo
qualche secondo di silenzio, Gaara rompe il ghiaccio e ricomincia una
anormale
conversazione garbata.
<< Dai, incominciamo.
>> Ino volge il capo verso di lui, e lo guarda sorpresa.
E’ mezza intontita
dal suo precedente modo impulsivo di affrontare la questione, ma anche
affascinata da come il rosso affronta la situazione.
<< …Ci ho pensato per
un po’, e mi piacerebbe portare ad Hatake un compito sulla
musica. Cosa ne
pensi? >>
Ino è con la testa fra le
nuvole, assorta nei suoi pensieri. Pensa a miriadi di cose, ma
soprattutto a
Gaara, a quel che le aveva detto Hinata, che le piace il rosso. Difatti
non
aveva torto, ma anche dentro di lei è difficile ammetterlo.
< Cavolo… E’ vero,
mi piace, ma… chessò, sembra quasi che lo rifiuto
come modo invece per far vedere che mi piace! > E
non è innaturale, in quanto fare gli antipatici con chi
piace è un
comportamento molto comune. Più pensa, più le
voci attorno a lei si spengono
dolcemente, le immagini spariscono, tutto si foca nella sua mente, tra
mille
informazioni e il volto di lui.
<< …Ino?! >> Il
rosso le passa a destra e poi a sinistra la mano in segno di tornare
sulla
Terra, e lei finalmente si risveglia.
<< Ah! Ehm… che cosa
hai detto? >> Alleggerisce la voce e dona un finto riso.
<< Ho detto se ti va
bene fare un compito sulla musica! Scusa… ma dove hai la
testa?! >>
<< Eh?! Non sono
affari tuoi! >> Aggrotta le sopracciglia e torna seria e
furiosa come al
solito.
Non può certo rivelare a
Gaara che pensava proprio a lui, ai suoi sorrisi che
d’occhiava nel cortile,
alle volte in cui stava seduto sulla panchina ad ascoltare
l’i-pod ed assumeva
un’espressione dolce o quando giocava a calcio e alla vincita
della partita si
sbraitava di felicità. No, questo non poteva ammetterlo.
<< Ok, Ho capito.
Domani vieni a casa mia che iniziamo il compito, visto che oggi non mi
ascolti.
>> Prese carta e penne e ripose tutto
nell’astuccio, aggiunse i quaderni
e cominciò a mettersi il gilè. Appena Ino
realizza quel che Gaara ha pienamente
affermato, partono le grida incredule.
<< COSA!!!? >>
Scioccata in volto, le labbra dischiuse e la tipica bocca semi-aperta.
La
campanella suona e esplode la confusione in classe. Tutti che si
vestono,
ripongono i loro oggetti a posto, tirano le sedie sui banchi e
schizzano via da
scuola.
<< Ti aspetto! Mi
raccomando. >> Tira su la sedia e la posa sul banco, e
all’ultima parola
le lancia uno sguardo fidato.
<< Mah!... Io non
posso! Domani devo uscire! >> Mentre Gaara si allontana
verso la porta
d’ingresso, Ino parla ancora con lui, decisa e spazientita.
<< Con i tuoi
ventimila ragazzi? Non mi interessa, vieni lo stesso. Non
c’è molto tempo…
>> Gira l’angolo e sparisce. In un baleno.
<< Ma i miei impegni
sono più importanti di un semplice compito! >>
Tutto inutile, il rosso e’
scomparso. Dal dietro arriva il prof, che mette la mano sulla spalla
dell’alunna e la osserva giudizievole.
<< Ino… Ascoltalo
ogni tanto. Non ti fa male studiare un po’ di più,
che pensare sempre all’aspetto.”
Non aveva il ben che minimo torto, Ino si curava troppo
d’aspetto e non
osservava bene i voti di pagella. Tutti 6, con qualche 7 qua e
là… più un 5 in
diritto.
Si gira verso di lui e
sbuffa, in segno che ha ragione.
Infine Capelli d’Argento si
allontana. Suona di nuovo la campana, segno che la scuola sta per
chiudere. Prende
tutto il materiale e lo ripone nello zaino, si mette il giubotto e
scende le
scale, uscendo definitivamente di scuola.
Mentre altri escono, alcuni
vanno a fare il corso di lingue secondarie, nell’aula posta
al primo piano
della scuola. La lezione è tenuta dalla professoressa
Mitarashi, prof di
Tedesco.
<< Nan dattebayo! Non
sopporto il tedesco! Ma perché lo devo fare!?
>> A Naruto non piace il
tedesco, ma è costretto ad impararlo a causa dei suoi
parenti tedeschi, da cui
passa tutte le estati e le vacanze Natalizie, quindi costretto ad
impararlo.
<< Baka, smettila!
Sta zitto! >> Il rosso si intromette per zittirlo, ma
è inutile.
<< Ma non possono
imparare loro la nostra lingua?! >> Si dimena e sbuffa di
continuo.
Incontenibile come sempre.
<< Naruto! Cerca di
lamentarti meno… se non vuoi che ti sbatta fuori
immediatamente! >> La
prof Mitarashi lo riprende e lui si fa calmo e quatto quatto subito.
<< Scusi prof!
>> Anko è davvero innamorata della materia che
insegna. E se qualcuno osa
offenderla, può passare le pene capitali…
<< Dai Naru… Questa è
l’ultima ora, fai il bravo! >> Interviene
d’altro capo Kiba, comparendo
improvvisamente al suo fianco.
<< Non ho bisogno dei
tuoi conforti Kiba! >> Il biondo volta il viso
dall’altra parte,
appoggiandolo sulle braccia conserte sul banco.
<< Bah… Pensa solo
che dopo si va in fumetteria!
>> I due non la
piantano di parlare.
<< Grazie! Così ci
penso di più, e mi viene voglia di uscire pri-
>> La prof Mitarashi
irrompe alterata al massimo.
<< INSOMMA VOI DUE!
LA SMETTETE DI PARLARE?! E INUZUKA, TORNA AL TUO POSTO! >>
<< SI, PROF ANKO!
>> I due si ricompongono mentre il rosso ride sotto i
baffi divertito.
Mentre prof spiega e alunni
parlano, da un’altra parte della classe, vi sono dei
movimenti sospetti vicino
a Sakura, che Naruto, perso perennemente per lei, anche durante la
lezione non
perde occasione per osservare. Sasuke si muove sospetto. Naruto aguzza
la vista
per coptare meglio la scena: il moro faceva il cascamorto con Sakura.
Al biondo
d’apprima da fastidio, ma dato la sua poca intelligenza, non
capisce realmente
che sta succedendo.
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Mamma sta diventando esattamente come prima... ora sto riprendendo un pò la passione... spero di andare piu' veloce!
Kiss,
SABAKU NO INO