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Autore: Samwise The Brave    06/01/2010    2 recensioni
Gaara non la sopportava. Era terribile, rompiscatole, testarda, ribelle e selvaggia. Costei era Ino Yamanaka, una ragazza terribilmente bella d'altro canto. La trovava irritante, ma in realtà nascondeva i suoi veri sentimenti... *fanfic scolastica*
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara , Ino Yamanaka
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cap 5 - Dalle Piccole Cose Nasce il Rispetto

Capitolo 5

Dalle piccole cose nasce il rispetto

 

 

<< C-Cosa!? HAI DETTO CHE HO RAGIONE?!!! >> Gaara non crede a quello che ha sentito. Da quando Ino ha incominciato a riflettere sul suo carattere, accadono cose stranissime.
E’ come se la ragazza ha subito un lavaggio del cervello caratteriale, un po’ incompleto, ma abbastanza avanzato. Nella sua testa continuano a girare due parole: ‘hai ragione’,  ‘hai ragione’, ‘HAI RAGIONE!’. Fin da quando lo conosce, non l’ha mai trattato come un semplice amico, neanche come “un conoscente”! Forse c’è sempre stato qualcosa di losco tra i due, una sorta di divergenza polare, uno avverso all’altra, esattamente come il nord e il sud, come una calamita e i suoi opposti +  e -. Sta in piedi immobile, stupito davanti a lei, mentre il resto della classe continua il proprio lavoro.

< Ino, sei impazzita!? > Ripete la ragazza nel suo conscio, sempre a testa china, ma cambiando espressione in viso. Da riconoscente e colpevole, passa a incredula e sbizzarrita.
< MA CHE FAI!? >  Si chiede anche Gaara ancora sbalordito dai suoi nuovi atteggiamenti. La fissa con occhi spalancati, ma dentro è un po’ felice. Dopo qualche secondo di silenzio, Gaara rompe il ghiaccio e ricomincia una anormale conversazione garbata.
<< Dai, incominciamo. >> Ino volge il capo verso di lui, e lo guarda sorpresa. E’ mezza intontita dal suo precedente modo impulsivo di affrontare la questione, ma anche affascinata da come il rosso affronta la situazione.
<< …Ci ho pensato per un po’, e mi piacerebbe portare ad Hatake un compito sulla musica. Cosa ne pensi? >>
Ino è con la testa fra le nuvole, assorta nei suoi pensieri. Pensa a miriadi di cose, ma soprattutto a Gaara, a quel che le aveva detto Hinata, che le piace il rosso. Difatti non aveva torto, ma anche dentro di lei è difficile ammetterlo.

< Cavolo… E’ vero, mi piace, ma… chessò, sembra quasi che lo rifiuto come modo invece per far vedere che mi piace! > E non è innaturale, in quanto fare gli antipatici con chi piace è un comportamento molto comune. Più pensa, più le voci attorno a lei si spengono dolcemente, le immagini spariscono, tutto si foca nella sua mente, tra mille informazioni e il volto di lui.
<< …Ino?! >> Il rosso le passa a destra e poi a sinistra la mano in segno di tornare sulla Terra, e lei finalmente si risveglia.
<< Ah! Ehm… che cosa hai detto? >> Alleggerisce la voce e dona un finto riso.
<< Ho detto se ti va bene fare un compito sulla musica! Scusa… ma dove hai la testa?! >>
<< Eh?! Non sono affari tuoi! >> Aggrotta le sopracciglia e torna seria e furiosa come al solito.
Non può certo rivelare a Gaara che pensava proprio a lui, ai suoi sorrisi che d’occhiava nel cortile, alle volte in cui stava seduto sulla panchina ad ascoltare l’i-pod ed assumeva un’espressione dolce o quando giocava a calcio e alla vincita della partita si sbraitava di felicità. No, questo non poteva ammetterlo.
<< Ok, Ho capito. Domani vieni a casa mia che iniziamo il compito, visto che oggi non mi ascolti. >> Prese carta e penne e ripose tutto nell’astuccio, aggiunse i quaderni e cominciò a mettersi il gilè. Appena Ino realizza quel che Gaara ha pienamente affermato, partono le grida incredule.
<< COSA!!!? >> Scioccata in volto, le labbra dischiuse e la tipica bocca semi-aperta. La campanella suona e esplode la confusione in classe. Tutti che si vestono, ripongono i loro oggetti a posto, tirano le sedie sui banchi e schizzano via da scuola.
<< Ti aspetto! Mi raccomando. >> Tira su la sedia e la posa sul banco, e all’ultima parola le lancia uno sguardo fidato.
<< Mah!... Io non posso! Domani devo uscire! >> Mentre Gaara si allontana verso la porta d’ingresso, Ino parla ancora con lui, decisa e spazientita.
<< Con i tuoi ventimila ragazzi? Non mi interessa, vieni lo stesso. Non c’è molto tempo… >> Gira l’angolo e sparisce. In un baleno.
<< Ma i miei impegni sono più importanti di un semplice compito! >> Tutto inutile, il rosso e’ scomparso. Dal dietro arriva il prof, che mette la mano sulla spalla dell’alunna e la osserva giudizievole.
<< Ino… Ascoltalo ogni tanto. Non ti fa male studiare un po’ di più, che pensare sempre all’aspetto.” Non aveva il ben che minimo torto, Ino si curava troppo d’aspetto e non osservava bene i voti di pagella. Tutti 6, con qualche 7 qua e là… più un 5 in diritto.
Si gira verso di lui e sbuffa, in segno che ha ragione.
Infine Capelli d’Argento si allontana. Suona di nuovo la campana, segno che la scuola sta per chiudere. Prende tutto il materiale e lo ripone nello zaino, si mette il giubotto e scende le scale, uscendo definitivamente di scuola.
Mentre altri escono, alcuni vanno a fare il corso di lingue secondarie, nell’aula posta al primo piano della scuola. La lezione è tenuta dalla professoressa Mitarashi, prof di Tedesco.
<< Nan dattebayo! Non sopporto il tedesco! Ma perché lo devo fare!? >> A Naruto non piace il tedesco, ma è costretto ad impararlo a causa dei suoi parenti tedeschi, da cui passa tutte le estati e le vacanze Natalizie, quindi costretto ad impararlo.
<< Baka, smettila! Sta zitto! >> Il rosso si intromette per zittirlo, ma è inutile.
<< Ma non possono imparare loro la nostra lingua?! >> Si dimena e sbuffa di continuo. Incontenibile come sempre.
<< Naruto! Cerca di lamentarti meno… se non vuoi che ti sbatta fuori immediatamente! >> La prof Mitarashi lo riprende e lui si fa calmo e quatto quatto subito.
<< Scusi prof! >> Anko è davvero innamorata della materia che insegna. E se qualcuno osa offenderla, può passare le pene capitali…
<< Dai Naru… Questa è l’ultima ora, fai il bravo! >> Interviene d’altro capo Kiba, comparendo improvvisamente al suo fianco.
<< Non ho bisogno dei tuoi conforti Kiba! >> Il biondo volta il viso dall’altra parte, appoggiandolo sulle braccia conserte sul banco.
<< Bah… Pensa solo che dopo si va in
fumetteria
! >> I due non la piantano di parlare.
<< Grazie! Così ci penso di più, e mi viene voglia di uscire pri- >> La prof Mitarashi irrompe alterata al massimo.
<< INSOMMA VOI DUE! LA SMETTETE DI PARLARE?! E INUZUKA, TORNA AL TUO POSTO! >>
<< SI, PROF ANKO! >> I due si ricompongono mentre il rosso ride sotto i baffi divertito.
Mentre prof spiega e alunni parlano, da un’altra parte della classe, vi sono dei movimenti sospetti vicino a Sakura, che Naruto, perso perennemente per lei, anche durante la lezione non perde occasione per osservare. Sasuke si muove sospetto. Naruto aguzza la vista per coptare meglio la scena: il moro faceva il cascamorto con Sakura. Al biondo d’apprima da fastidio, ma dato la sua poca intelligenza, non capisce realmente che sta succedendo.

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Mamma sta diventando esattamente come prima... ora sto riprendendo un pò la passione... spero di andare piu' veloce!

Kiss, 

SABAKU NO INO

  
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