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Autore: Dark Sider    07/01/2010    4 recensioni
Cap 1: Naruto Uzumaki amava la Vigilia di Natale non perché riceveva doni, come gli altri, o perché era un’occasione per stare insieme alla propria famiglia; ma perché nessuno stava con lui. Perché era solo. Perché nessuno lo avrebbe rimproverato, deriso, o additato come fallito. Fallito… Lui era un fallito. [SasuNaru]
Cap 2: Doveva essere il giorno di Natale. Sasuke non ne era del tutto sicuro: era da parecchio tempo che non teneva più il conto dei giorni. [SasuNaru]
Cap 3: «Nii-san, mi aiuti a finire l’albero?» chiese Sasuke, ad un tratto. Itachi si voltò e vide che negli occhi del suo fratellino c’era dipinta quella speranza che solo i bambini sanno avere. «Mi dispiace, otouto, ma oggi non ho tempo. Sarà per un'altra volta» gli dispiacque quasi rispondere così, soprattutto quando il sorriso di Sasuke si spense e i suoi occhi si inumidirono. [ItaSasu]
[terza classificata al contest natalizio indetto da Pazza io e vincitrice del Premio Stile e del Premio Yaoi]
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3: THE LAST CHRISTMAS EVE

 

 

 

 

 

La pallina d Natale sfuggì dalle piccole manine e cadde a terra, prendendo a rotolare per la stanza.

Il bambino si lasciò sfuggire un lamento di disapprovazione e cominciò a correre dietro alla pallina, tendendo le braccia e cercando di afferrarla.

Ma quella, quasi a sfidarlo, non fermò la sua corsa e continuò a rotolare indifferente sul pavimento di legno. Finché non incontrò un ostacolo che frenò la sua corsa.

Itachi allungò un piede per impedire che la pallina proseguisse oltre. Sasuke si fermò e lo guardò, offeso che fosse stato il suo Nii-san a fermare la pallina, e non lui.

«Che combini, otouto?» domandò il maggiore, raccogliendo la pallina divertito.

Sasuke incrociò le braccia al petto e non rispose.

Itachi si avvicinò al grande albero di Natale che il suo fratellino stava cercando di decorare nel miglior modo possibile, con scarsi risultati. L’Uchiha appese la pallina ad un ramo e si allontanò di qualche passo per rimirare l’insieme: non era certo uno degli alberi di Natale più belli che avesse visto, ma gli piaceva lo stesso perché l’aveva fatto il suo otouto.

«Nii-san, mi aiuti a finire l’albero?» chiese Sasuke, ad un tratto. Itachi si voltò e vide che negli occhi del suo fratellino c’era dipinta quella speranza che solo i bambini sanno avere.

«Mi dispiace, otouto, ma oggi non ho tempo. Sarà per un'altra volta» gli dispiacque quasi rispondere così, soprattutto quando il sorriso di Sasuke si spense e i suoi occhi si inumidirono.

Itachi si avvicinò al fratello e si inginocchiò per poterlo guardare negli occhi. «Mi dispiace davvero di non poterti aiutare, Sasuke. Ma tanto tu stai facendo un ottimo lavoro anche da solo; e poi io non sono bravo in queste cose: rovinerei l’albero e basta».

Lo disse con una voce così convincente, che Sasuke non poté fare a meno di sorridere leggermente.

Itachi ricambiò il sorriso e gli posò una mano sulla spalla. Il desiderio cominciò a prendere forma e si materializzò nei suoi occhi d’onice; era consapevole del peccato che macchiava la sua mente ma, guardando quel viso così perfetto che gli sorrideva, non poteva fare a meno di lasciarsi sopraffare.

Notò che l’espressione di Sasuke era mutata: ora il bambino scrutava il fratello perplesso e curioso. Itachi si riscosse, rendendosi conto di essersi incantato a guardare il fratello per chissà quanto tempo.

Quasi a malincuore, il maggiore degli Uchiha interruppe quel blando contatto con il fratello e si rialzò.

Mentre stava uscendo dalla stanza, sentì che Sasuke lo chiamava e fu felice di avere una scusa per potersi voltare a guardarlo.

«Mi dai oggi il tuo regalo?» di nuovo sul volto di Sasuke era apparsa quella speranza difficile da spegnere ed i suoi occhi scuri si erano sgranati in un’espressione di supplica.

Se Itachi avesse davvero avuto un regalo per Sasuke, probabilmente avrebbe ceduto alle sue suppliche. Ma non aveva avuto senso comprarlo.

«No. Domani, otouto» rispose, con voce incolore.

Sasuke si imbronciò.

«Non fare il bambino» lo rimproverò Itachi e si voltò di nuovo prima che il rimorso diventasse più forte del senso del dovere.

«Nii-san» gridò Sasuke, per fermarlo. «Me lo darai domani mattina?»

Itachi si voltò a guardare il fratello, per l’ultima volta, cercando di imprimersi quel viso nella mente per non dimenticarlo mai più. Perché, dopo, sarebbe stata l’unica compagnia gradita nella sua solitudine.

«Se avrò tempo…» sussurrò, poi uscì in fretta.

Il mio regalo per te, mio piccolo otouto, sarà lasciarti in vita”.

 

 

 

 

 

***

ryanforever: grazie!! Ma si, dai: in fondo a Natale siamo tutti più buoni (tranne Itachi *guarda ultimo capitolo della raccolta*) XD Grazie per gli auguri. Buon anno anche a te (disastrosamente in ritardo XD)

Capitatapercaso: ma grazie *_* In effetti mi è stato molto difficile scrivere su Sasuke, soprattutto se è un POV di Sasuke, senza altri personaggi. Quel personaggio è difficile da capire ed interpretare, soprattutto quando è da solo. Che poi, aggiungendoci un astio profondo verso questo personaggio… XD Sono contanta di sapere che non è tanto OOC U_U

 

 

Grazie anche a chi ha aggiunto alle preferite e alle seguite.

  
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