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Autore: eia    07/01/2010    12 recensioni
La sua piccola e' andata in europa a studiare, è lontana da un anno, quando è partita tutto sembrava cosa fatta, sembrava che il loro domani fosse insieme.. e per tutta la sua permanenza all'estero si erano sentiti, lunghe telefonate e squilli e messaggini e lei che gli ricordava ogni giorno quanto gli volesse bene.. Ma negli ultimi tempi lei era strana.. e ora, preannunciava il suo ritorno con un accampagnatore..una persona speciale.. e tutto vacilla.. forse lui aveva frainteso tutto?
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Care, Carissime.
Con il magone in gola, sono arrivata alla fine.
Lo so, potrei continuarla, ma per ora sono troppo presa da m&m2 e quindi la termino qui.
O meglio, metto la parola fine, ma Voi mi conoscete, e potrebbe sempre capitare che un giorno mi sveglio e decido di continuarla.. mah..
Spero Vi piaccia , qui ho scritto il testo della canzone da cui è nata l'ispirazione per questa FF.





L’ETERNITA’

Ci troveremo ancora
più grandi e più sinceri in una lacrima
e parleremo ancora
di cieli immensi
avremo nuove verità
dimmi se ti ho deluso
e quanto hai pianto senza di me
io di pensarti non ho smesso neanche un attimo
e quanto dura l’eternità
ci abbracceremo ancora
più stretti di un anello
che non toglierò
e chiederemo al mondo
che male abbiamo fatto
per restare qui
dimmi se ti ho perduto
e quante volte hai cercato me
io di pensarti non ho smesso neanche un attimo
ci meritammo l’eternità
dimmi se
senti me
come fossimo una cosa sola
una foglia in mezzo a questo vento
che ci ha portato l’eternità’
l’eternità
il tempo e’ già finito
lo spazio e’ aperto davanti a noi
che siamo come diamanti
pronti a non spezzarsi mai
ci meritiamo l’eternità

(l'eternità-Giorgia)

Un bacio dolce, caldo, ma semplice.. e troppo breve. Ma va bene.. è molto più di quello che avrei mai sperato.
Rimane tra le mie braccia, abbracciata a me, con la testa poggiata sul mio petto, continua a piangere, cerca di farlo silenziosamente, ma a volte il respiro le manca e un singhiozzo la fa tremare… la stringo e la cullo, le bacio i capelli, come una volta, come quando era piccola e correva tra le mie braccia a farsi consolare, per una preda fuggita, per uno scherzo di Emmett, per una ramanzina di Edward, o solo perché le andava.. la mia Nessie..
“Non riesco a non pensarci… ho combinato un casino..”
“Io.. non ho capito.. quando hai combinato un casino? E che cosa avevi scoperto? E qual’era la sorpresa se non era Sasha?” le domando senza lasciarla.. e aver detto quel nome.. lui non era la sorpresa, lui era già qualcosa da tutti i giorni..
Ma ora Nessie è tra le mie braccia, tra le mie braccia.. ancora…
Ma lei si scosta un pochino e torna a guardarmi.. per un attimo sembra voler dire qualcosa, ma poi scuote la testa e torna ad appoggiarsi a me..
Non voglio forzarla.. anche perché ho paura che tutto questo possa finire, magari comincia a parlare e si allontana da me.. e non voglio.. voglio tenerla stretta a me il più a lungo possibile.. tanto lo so.. poi dovrà tornare a casa.. da lui.. e il solo pensiero mi fa stare male, sento qualcosa di acido muoversi nello stomaco.. ma non voglio pensarci, non ora, ora lei è qui e sta abbracciando me e lui non è nei suoi pensieri, ci sono io.. per una volta ci sono io.. mi basta.. me lo farò bastare..ora vuole stare qui con me.. con me..
“Mi sei mancato così tanto..” sussurra contro la mia pelle.. il suo respiro fresco su di me.. una carezza leggera..
“Anche tu..”
“Mi sono trovata da sola.. e non sapevo nemmeno perché…” lo so ha ragione, non le ho mai dato una spiegazione. mai.. me ne sono solo andato.
Ma lei non era sola..
“Ma.. avevi lui…” nemmeno ho terminato di dirlo che già una fitta si presenta alla bocca dello stomaco.. ma a forza la rispedisco da dove è venuta..
Solleva la testa e si scosta un pochino.. no.. non mi lasciare, non sciogliere l’abbraccio, non ancora..
“Ci sediamo da qualche parte? Ho davvero bisogno di spiegarti tutto..” a malincuore la libero e mi volto.. un tronco sradicato dietro di noi.. ci passo una mano ed è asciutto..
“Qui.. va bene?” e con un gesto la invito a sedersi, ma lei scuote la testa, prende a guardarsi intorno, poi fissa un punto e sorride, torna a guardarmi e mi prende per mano, e mi tira da una parte.
Mi fa strada verso una grande quercia, le cui fronde sono talmente lunghe che pendono fino a terra… mentre ci avviciniamo intreccia le sue dita con le mie, in una presa salda.. mi rendo conto di non averci mai fatto veramente caso, ma lo ha sempre fatto.. ha sempre intrecciato le nostre dita.. prima mi sembrava una cosa normale ora mi pare di camminare a due metri da terra.. un contatto così intimo.. e sono solo le dita intrecciate..
Raggiunto il tronco mi invita a sedermi tra due grandi radici ricurve… lo faccio senza liberare l’intreccio e lei prende posto tra le mie gambe, si appoggia a me, e si porta il mio braccio intorno.. come se fosse un movimento ripetuto nel tempo, qualcosa di naturale, ma non lo è.. siamo sempre stati molto a contatto, ma soprattutto quando era piccola, poi crescendo.. ci siamo presi un po’ di distanza, io per i miei motivi e lei per i suoi.. stavamo seduti accanto, vicini, camminavamo tenendoci per mano, infiniti abbracci.. ma così.. lei tra le mie gambe e il mio braccio a cingerla con le mani intrecciate.. è qualcosa di più.. molto intimo, non ci posso credere.. ed è di nuovo tra le mie braccia..
Sospira e struscia il viso sulla mia spalla.. “Mi sento un po’ stupida..” ecco lo dicevo che era troppo bello.. si è accorta che siamo troppo in intimità e lei a casa ha qualcuno che non sarebbe troppo felice..
“Dai.. mi metto di fronte a te..” ma scatta verso di me e mi trovo il suo viso vicinissimo, le sue labbra a meno di cinque centimetri..
“Non.. non lasciarmi.. ti prego non lo fare..”
Resto a guardarla.. senza parole.. mi prega di non lasciarla.. io che non lo farei per niente al mondo, io che le sarei vissuto appiccicato dal nostro primo sguardo.
“Jake.. non hai idea di quante volte ho sognato un momento come questo..” tu?? E io?
“Nessie.. io.. anch’io.. ma hai detto di sentirti in imbarazzo..”
“No! Ho detto che mi sento stupida, non in imbarazzo.. e non mi sento stupida per essere qui, così..” si ferma si morde il labbro inferiore e riprende “ o forse un pochino si, ma non perché sei tu.. ma mi sento stupida per tutto il casino che ho combinato e che non so come…” sbuffa e sospira quasi contemporaneamente “ho paura a dirti la verità”
E mi guarda davvero con un’espressione impaurita, triste.. e non capisco cosa possa dovermi dire di così tragico..
“Comincia dall’inizio.. in genere si fa così..” le dico in un sorriso..
Torna ad appoggiarsi a me, facendo mezzo giro su se stessa, in modo da potermi guardare , si stringe il mio braccio di più intorno alla vita e sfrega il viso sulla mia pelle.. che contatto delizioso..
“La Sorbonne è una delle migliori università al mondo ed è la più antica di tutta l’Europa.. ha una biblioteca immensa e la parte che visitano gli studenti o il pubblico è solo la metà di quello che è in realtà.. si estende sotto tutta l’università in miriadi di scaffali.. ci sono dei libri così vecchi che non se ne conosce nemmeno l’esistenza..”
“E tu come hai fatto ad entrare?”
“L’amico del nonno è il rettore.. nonché il vampiro che l’ha fondata nel 1253.. Robert de Sorbon.. un uomo fantastico.. mi ha aperto quella parte di biblioteca solo per fare un favore al nonno e perché era incuriosito dal mio essere.. mi ha detto di non aver mai conosciuto un vampiro solo a metà.. ero una cosa nuova, qualcosa che nei suoi 850 di vita non ha nemmeno pensato potesse esistere.. e.. tu mi conosci.. io mi perdo nella lettura quasi quanto il nonno e quello era il paradiso dei libri.. alcuni erano talmente vecchi che non potevo nemmeno maneggiarli, dovevo girare le pagine con una palettina, delicatamente per non rovinare le pagine, già consumate dal tempo.. e non potevo portare fuori da lì nemmeno un foglio.. primo per la segretezza e poi.. lui temeva che l’aria aperta avrebbe logorato se non addirittura polverizzato quel deposito del sapere.. pensa che ho letto libri con la rilegatura fatta di pelli di pecora.. altri con dei fogli fatti con le foglie di banano.. altri scritti a mano, alcuni scritti ancora con la penna d’oca.. qualcosa che al giorno d’oggi non si immagina nemmeno..” cerco di immaginarmi qualcosa di quello che mi sta dicendo, e mi vengono in mente certi libri visti nei film di fantascienza, libri con le copertine spesse e lavorate.. o quelle pagine scritte con dei caratteri astrusi o in una di quelle lingue morte ormai da secoli.. ma credo che vederli dal vero sia un’altra cosa.. per una come lei.. che ha letto il suo primo libro all’età di un anno e mezzo impiegandoci solo poche ore.. mi ricordo come mi ero sentito io.. inadeguato.. lei così capace io.. molto meno..
"E tra questi libri ho trovato il diario di un vampiro, vecchio almeno quanto i Volturi.. ma che era stanco dell’esistenza che stava conducendo.. ha cominciato a fare degli esperimenti.. su se stesso.. voleva tornare alla vita.. per vivere ancora, godere delle gioie che dà la mortalità.. e poi finalmente morire.. ho letto di esperimenti con il sangue.. cose terribili.. cose che richiedevano dei sacrifici umani.. ma poi nel corso degli anni ha ceduto all’evidenza, se sei un vampiro, un vampiro rimani.. e ha ricominciato a vivere la sua esistenza come faceva prima.. con l’unica differenza che aveva smesso di bere il sangue umano, per poter vivere tra gli umani, senza creare problemi”
“Come Carlisle.. quando.. all’inizio” mi ricordo i racconti del dottore quando lei era piccola.
“Si, come il nonno.. ma a differenza del nonno, non si è cercato una compagna da trasformare.. ha fatto come il papà, si è innamorato di un’umana.
Anzi proprio lei lo ha riportato alla vita”
“In che senso?”
“Nell’unico possibile Jake” e mi sorride divertita “ lei gli ha ridato la gioia di vivere, sai… ridere delle cose, il sentirsi afflitto per qualcosa.. provare sentimenti insomma.. e poi.. bè lei rimase incinta”
“Uno.. come te..”
“Si, come me”
“Ma lei.. poi lui l’ha trasformata? Come Bella?”
“No.. lei non desiderava la vita eterna, aveva visto come si era ridotto lui e la temeva.. è.. è morta di parto e lui ha sofferto ma aveva trovato qualcosa, o meglio qualcuno che avrebbe condiviso con lui la sua esistenza e il suo dolore..”
“Suo figlio..”
“Si.. o meglio” ma non la lascio finire.. un pensiero mi balena nella mente.. un figlio.. mezzo immortale, uno come Nessie, mezzo vampiro, con un buon odore..e con due occhi azzurri.. no.. è come lei.. ecco perché.. ecco cosa lui ha più di me..
“Sasha” le dico in un fil di voce, distogliendo lo sguardo.
“No…” e torno subito a guardarla, come no! E la trovo con lo sguardo basso e un’espressione triste.
“No?”
“Qui ho fatto casino..”
“Non capisco..”
“Ero curiosa, volevo saperne di più e mi sono rivolta a Robert e lui mi ha aiutata, anche per lui era importante sapere e alla fine l’abbiamo trovata”
“Trovata? Chi?”
“La figlia del vampiro, quella che è come me..”
“Una figlia? Ma cosa centra lei con me e con Sasha?”
“Jake.. lei è Sasha”
Lei è Sasha.
Sasha è una lei?
E allora chi è l’armadio biondo?
“No.. non credo di aver capito..” lei fa un sospiro e poi mi sorride dolce, ma ho troppe domande e non le lascio il tempo di formulare una risposta.
“No.. quando tu sei tornata.. io sono venuto a casa”
“C’eri?” e scatta sul posto, guardandomi strana.
“Si, ma aspetta. Io sono venuto e ti ho vista prendere per mano quel coso, quell’armadio biondo.. e lì.. non ci ho visto più.. ma tu l’hai preso per mano ed eravate solo voi.. e tu mi avevi detto che tornavi a casa con Sasha e che avevi una sorpresa e..e..” ma devo trattenere un tremito.. non posso mutare con lei tra le gambe.
“No, aspetta! Sasha è una mezzo vampira come me e ci assomigliamo e l’armadio biondo è Alexander.. tu devi aver visto loro due prendersi per mano”
La guardo stranito.. e mi ricordo.. i capelli lisci.. e me lo ero anche chiesto perché non aveva questi splendidi boccoli..e ne prendo uno tra le dita, tirandolo un pochino..
E mi sento stupido..
Lei avrà fatto un non so che casino.. ma sarebbe bastato che quel giorno io fossi stato un po’ più uomo e non avrei mai avuto il cuore spezzato.
“Ti devo dire una cosa Nessie..”
“Cosa?” e mi guarda timorosa..
“Ti amo… da tanto.. e non sono mai stato capace di dirtelo.. e non centra nulla con l’imprinting.. perché se così fosse, io dovrei essere felice per te, qualsiasi sia la tua scelta, anche se non fossi io..” e quella sensazione di stupidità ritorna più forte.. le ho detto che la amo con una semplicità incredibile e il sollievo che ho provato..è indescrivibile.. se solo avessi avuto più coraggio allora..
“Lo so.. l’ho sempre saputo”mi sorride dolce, poi si appoggia a me continuando a guardarmi..
“Cosa?”
“La mia sorpresa.. era.. Bè.. allora mio padre mi ha mandata via per non farmi condizionare la vita dal tuo imprinting.. credeva che io lo accettassi solo perché ti volevo bene e non volevo che tu soffrissi.. ma non aveva capito che io.. ti amavo e…” ma le sue parole mi trafiggono.. Cupido si è ricordato di me??
“Cosa? Da- davvero?” mi guarda stupita e fa una risatina..
“Ti ho baciato prima... Vero?”
“si.. ma.. si!” mi ha baciato..
“E Ti amo anche ora e ti amerò sempre..” e non resisto all’emozione che le sue parole mi provocano, abbasso la testa e la bacio..
“E la mia sorpresa erano Sasha e Alexander.. una mezza vampira e un mutaforma. La sorpresa era la dimostrazione che il nostro amore era giusto come lo è il loro, che dura da 237 anni”
“Cosa? Lui? L’armadio è… ? e quanto?” troppe domande tutte insieme e non sono riuscito a formularne una intera..
“Si, lui è uno come te.. diverso, ma come te.. e sono insieme da 237 anni e hanno 4 figli”
“Diverso? Come diverso?” ma poi l’ultima parola che ha detto mi porta via..
“Figli..” ripeto a voce bassa, come se stessi parlano con me stesso.
“Si.. quattro..” e rimane a guardarmi con due occhietti furbi, il viso piegato un pochino di lato e mordendosi il labbro inferiore.
“duecentotrenta..”
“Duecentotrentasette anni insieme e quattro figli.. e si amano come il primo giorno”
Rimango a guardarla basito.. Sasha.. non è chi credevo io.. e lei, la mia Nessie..
“Lui non è un lupo, ma un orso.. ma per tutto il resto è come te, dolce e protettivo, divertente e coraggioso e..”
“Un orso bianco?”
“Si.. come fai?”
“Era con te.. prima.. e mi ha fermato.. e mi ha chiamato ragazzino”
“Si, te l’ho detto, è molto protettivo.. e ogni volta che sono tornata qui per trovare il nonno.. loro due mi hanno sempre accompagnato, io e Sasha siamo come delle sorelle oramai e lui.. ha preso il tuo posto.. è il mio migliore amico”
“Il mio posto..” ripeto ancora.. inebetito..non mi piace questa cosa, ma come posso darle contro?
“si, quel posto, oramai è occupato, ma…” si interrompe e avvampa “ma ce n’è libero un altro, per un altro ruolo.. magari ti interessa”
“Quale?” ma credo di saperla già la risposta.. ma il piacere di sentirglielo dire.. dopo tutto questo tempo passato a credere che fosse tutto finito..
“Potresti.. essere.. il.. il mio compagno…” ha detto le ultime due parole a voce così bassa che se non avessi avuto l’udito del lupo me le sarei perso, che carina, dolce..
“Come potrei non volerlo? Lo desidero da sempre” mi butta le braccia al collo e mi stringe forte, poi si allontana un pochino e mi prende il viso tra le mani, siamo occhi negli occhi e devo resistere alla tentazione di saltarle addosso.
Trema un pochino e apre la bocca con un sospiro, come per dire qualcosa, ma resta zitta e torna a sedersi dove era prima, sciogliendo ogni contatto tra noi e abbassando la testa.
“Nessie che c’è? C’è.. dell’altro?”
“Si.. ma non so come dirtelo..”
“No, ti prego.. abbandoniamo questa cosa del non dirci le cose.. o facciamo altri casini e io.. non sopporterei altro”
“Ok.. ma prendila un po’ così.. io non so bene come dirtela 'sta cosa e so che potrebbe essere stupida.. ma è da quando me lo hai detto che mi gira in testa..” sempre con lo sguardo basso sbuffa sonoramente “ sei stato con altre donne”
Un treno alla massima velocità. Mi ha investito.
Questa cosa.. dà fastidio pure a me..
“Nessie.. io.. credevo che tu..”
“No! Zitto! Ti ho detto che è difficile! Stai zitto!” mi sbraita contro alzando lo sguardo solo per un attimo per poi ributtarlo giù..
“Io.. non l’ho mai fatto.. e quindi non sono capace e lo so che per un uomo è importante.. ne ho quattro in famiglia, cinque con nonno Charlie e sei con Alex e lo so che per un uomo adulto è importante.. ma.. mi puoi dare un po’ di tempo? Io ti amo..ma..” ma non voglio sentire altro.. le cingo la vita con un braccio e la porto su di me, e la stringo forte..
“Nessie.. io.. te l’ho detto non me la ricordo nemmeno l’ultima.. anche perché è stata parecchio tempo fa.. mi sono accorto che non serviva a farmi stare meglio e ho lasciato perdere.. e non mi importa se aspetterò un anno o dieci o venti o cento.. voglio solo stare con te.. per sempre.. mi basta questo..”
E mi trovo addosso le sue labbra, mi bacia la pelle, mi stampa baci sul collo, sulla guancia fino arrivare alle labbra.. si allontana un pochino e mi guarda felice, occhi dolci e un sorriso enorme.
“Ti amo Jake”
“Ti amo anch’io.. tanto”
E mi bacia.. piano, piccoli baci.. poi le sue mani si intrecciano dietro la nuca tra i miei capelli e i baci iniziano ad infuocarsi.. e le sento schiudere le labbra e cercare un’intimità nuova.. e il suo calore e il suo sapore si fondono con il mio..
E non voglio altro.
Non esiste nulla che potrei volere di più…
Poi mi libera la bocca e si mette un po’ a distanza, guardandomi dolce, anzi.. quasi adorante.. mi guardava così quando era piccola e gliele davo vinte tutte..
“Jake..?”
“Si.. amore, dimmi”
“Ma se succede prima di un anno.. penseresti male di me?”



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Ringrazio tutte le persone che hanno inserito la mia storia tra i preferiti e le seguite.
Ringrazio chi mi ha letto senza lasciare un segno del suo passaggio, Vi rigrazio lo stesso anche se potevate sprecarVi un pochino di più.
E infine, ma più importante di tutto, ringrazio le mie recensioniste, quelle di sempre, coloro che mi seguono in ogni mia storia, che spendono cinque minuti in più del loro tempo e lo dedicano a questa passione in comune, lasciandomi una parola, una critica, un elogio..
Lo dirò fino alla nausea, io l'avrò anche scritta, ma è da VOI che nasce tutto, dalla Vostra assidua presenza.
GRAZIE!!

   
 
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