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Autore: Akisan    12/01/2010    9 recensioni
A volte il destino riserva sorprese mozzafiato, ricche di avventure e compagni formidabili.
A volte, invece, decide semplicemente di prenderti per i fondelli.
Così, senza neanche sapere bene il perché, Alex si ritrova suo malgrado a fare comunella con un Arrancar con seri problemi di gestione della rabbia, una ragazzina logorroica totalmente priva di buonsenso, e un individuo subdolo che, secondo lei, ha buone probabilità di discendere direttamente dal demonio.
Il tutto in un ambiente ricco di Hollow, gatti, sarcasmo allo stato brado e situazioni equivoche.
Mooolto equivoche.
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Jaggerjack Grimmjow, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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AUTRICE: << Oddio che emozione! >>

GRIMMJOW: << Si può sapere che hai? >>

AUTRICE: << È la mia prima storia! ^o^ >>

GRIMMJOW:  << Potevi anche farne a meno…. >>

AUTRICE (gli tira un calcio sui gioielli): << Come sono contenta!!!!! ^o^ >>

ALEX: << Ma perché “ningyo no hyo”? -.- >>

AUTRICE: << Teoricamente dovrebbe voler dire “la bambola della pantera”, ma visto che non so niente probabilmente mi sbaglio! ^o^ >>

ALEX & GRIMMJOW: << No comment >>

AUTRICE: << Si dia inizio! ^o^ >>

 

Capitolo 1: Quando la sfiga si accanisce

 

Alex non era una testa calda. Anzi, era quanto di più lontano dall’impulsività si potesse essere entro i limiti umani. Spesso le dicevano che la sua faccia era quasi inespressiva, ma la verità era che prima di fare, dire o decidere qualcosa ci pensava sempre due volte, senza sprecare tempo ad agitarsi inutilmente. Se si imbatteva in un hollow, lo toglieva di mezzo senza troppe cerimonie, e quando sporadicamente veniva attaccata da qualcuno più in alto nella gerarchia, attirato dal suo grande reiatsu, lo rispediva a calci nell’Hueco Mundo. Fine della storia. 

Quel giorno tuttavia sentiva che la sua pazienza sarebbe presto partita per mete sconosciute salutandola con la manina e non facendo più ritorno.

Indizio 1: pioveva. A dicembre. E se c’era qualcosa che detestava era la combinazione freddo-bagnato.

Indizio 2: quel disastro ecologico di suo fratello le aveva finito i biscotti al cioccolato prima di andare a scuola.

Indizio 3: Aveva appena preso un fiammante 3 di musica. Di MUSICA! Com’era umanamente possibile prendere un 3 di MUSICA??

Splash!

Ah ecco, indizio 4: un idiota a quattro ruote era appena transitato su una pozzanghera stile Mar Morto inzuppandola dove quella stramaledetta pioggia obliqua non era ancora riuscita ad arrivare.

Alex chiuse gli occhi. << Perfetto >> mormorò. << Ancora qualcosa? A questo punto non starebbe male un bel tornado a impalarmi contro un’antenna o qualcosa del gener.. >>

Improvvisamente si levò alle sue spalle una forte risata che la fece impietrire.

“No, ti prego!” gemette mentalmente rivolta a chiunque la stesse ascoltando da lassù. “Non lui, fa che sia qualcuno con la voce simile alla sua che ride al telefono…”.

Tuttavia sapeva benissimo che esisteva una sola persona in quell’universo con una risata tanto irritante.

I suoi timori vennero infatti crudelmente confermati quando l’odiato essere cercò di attirare la sua attenzione.

<< Ehi, donna! >>

Rassegnata, sospirò e si voltò lentamente. << Ehi, Grim! >>

Truce. Proprio un’espressione azzeccata.

Come previsto, Grimmjow si corrucciò all’istante. << Piantala di chiamarmi “Grim”, umana! >>

<< E tu allora vedi di imparare il mio nome, se non vuoi che passi a “Grimmy” >>

Alex venne investita da un’ondata di reiatsu ostile. Che bambino che era.

<< Senti >> cominciò, prima che l’aria attorno a loro prendesse fuoco. << Non oggi. Sono stanca, è stata una giornata orrenda e ha tutta l’intenzione di continuare ad esserlo fino a stasera. Mi spaccherai la testa contro un muro e danzerai attorno al mio cadavere un’altra volta, ok? >>

Si volse per andarsene, ma se lo ritrovò subito davanti. Maledetto sonido.

<< Voglio che diventi la mia donna >> disse con espressione omicida.

Alex rimase a fissarlo per un minuto intero. << Ok, che hai bevuto a colazione? Lo sai che non devi accettare niente da Aporro, soprattutto se è viola con pezzi di funghi allucinogeni che galleggiano >>

<< Ehi, non fraintendere umana! Pensi forse che mi importi qualcosa di te? >>

<< Ah bè grazie per l’esauriente spiegazione, mi ha davvero illuminato la giornata. Pronto? Che ne dici di cominciare dall’inizio? >>

Per un attimo l’arrancar sembrò indeciso se risponderle o piantarle la spada nello stomaco fino all’elsa, poi si mise a fissare il cielo con l’espressione di qualcuno che è stato costretto a ingoiare un piccione vivo. << È colpa di quell’idiota di Nnoitra. Sempre con quella maledetta aria di superiorità, solo che non ha il coraggio di sfidarmi apertamente, perché sa che lo farei fuori in due secondi (Alex trattenne un improvviso attacco di tosse), e quindi va in giro per tutta Las Noches vantandosi della potenza delle sue spade, cosa che secondo lui non posso altrettanto fare >>.

Quello doveva sicuramente essere un incubo. Due espada che facevano a gara a chi ce l’aveva più lungo! Ora ci mancava solo più che Ulquiorra facesse le gare di rutti con Tousen e poteva dire di aver visto tutto.

Per un attimo fu tentata di chiedergli se l’avesse capito da solo il doppio  senso sulla spada, o se se lo fosse dovuto far spiegare da qualcuno, poi però decise che i suoi avrebbero fatto delle domande se fosse tornata a casa portandosi la testa nello zaino. 

Invece disse: << Capisco, in effetti son problemi che non ti fanno dormire la notte, ma io che c’entro? Mi pare che Las Noches non sia troppo carente di personale femminile… >>

“A meno che l’animale non abbia scommesso di riuscire ad andare con la sottoscritta…”

L’espressione che si dipinse sulla faccia di Grimmjow le fece capire di averci azzeccato.

<< Quindi mi staresti chiedendo di proteggere il tuo onore maschile testimoniando a Las Noches, magari anche con qualche prestazione pubblica? Scordatelo >>

<< Guarda che non è una tua libera scelta >>

Alex inarcò un sopracciglio. << Ah davvero? E che cosa mi fai se mi rifiuto? Mi ucciderai e dirai che l’abbiamo fatto talmente bene che non ho retto all’emozione? >>

Detto questo lo oltrepassò e si incamminò verso casa. Stava giusto imprecando contro il mondo intero quando Grimmjow disse qualcosa che la bloccò per la seconda volta sul marciapiede allagato.

<< Speciale di Bleach, edizione limitata >>

Alex si voltò di nuovo verso il ragazzo, che ostentava un ghigno trionfante.

<< Stai bluffando >>

<< È un peccato che la pensi così, ho sentito che è praticamente introvabile >> le rispose con la sua migliore faccia da schiaffi.

<< E che prove ho che ce l’hai veramente? >>

Grimmjow si avvicinò lentamente, poi tolse una mano dalla tasca stringendo un volumetto su cui campeggiava in lettere rosse la scritta BLEACH-EDIZIONE LIMITATA per poi rimetterselo subito in tasca. << Allora? >> chiese trionfante.

Alex si morse il labbro inferiore. Se Grimmjow pensava di poterle mettere le mani addosso gli avrebbe fatto cambiare registro e sesso, e poi per principio non le piaceva cedere ai ricatti, ma d’altra parte non poteva lasciarsi sfuggire un’occasione del genere… doveva cercare di svincolare in qualche modo. << Niente che vada oltre l’abbraccio, e niente Las Noches >>

<< E allora che te lo chiedo a fare, idiota? >>

Alex alzò gli occhi al cielo. << Oddio Grimmjow, dimostra che quella testa non ti serve solo da supporto per il gel. Ragiona: fino a ieri le uniche parole  che ci rivolgevamo erano “crepa maledetta umana” e “levati dalle scatole deficiente”, ti sembra verosimile che io venga a casa tua a sbaciucchiarti? Se vuoi vincere senza destare sospetti devi venire tu qua dicendo che mi stai seducendo, no? >>

Gli tese la mano.

Lui la fissò per qualche secondo, poi emise un breve ringhio e gliela strinse. La sua pelle era bollente contro quella della ragazza e, malgrado quella stretta fosse abbastanza potente da accartocciare il telaio di un camion, lei non batté ciglio.

Si separarono dopo pochissimi istanti, come se avessero preso la scossa.

<< Ora, se non ti dispiace… >>

Senza finire la frase Alex si allontanò da lui il più in fretta possibile, prima che potesse bloccarla un’altra volta.

                                                            *

<< Era ora! Pensavo fossi annegata per strada! >>

Alex sbuffò mentre si cambiava i vestiti fradici.

“Sai mamma, oggi a scuola ci hanno spiegato le operazioni fra radici con potenze e sono quasi annegata in una pozzanghera. Oh quasi dimenticavo, mentre tornavo a casa ho venduto la mia dignità a un espada in cambio di un manga”

<< È che a metà strada mi sono accorta di essermi dimenticata dei libri sotto al banco >>.

Si fiondò in cucina e cominciò a divorare una quantità indecente di pasta. La donna non si scompose, abituata com’era all’enorme appetito della figlia.

<< Vedi che succede a rimanere sempre tra le nuvole? Cerca di ritornare sulla terra, ogni tanto >>

<< Come se fosse facile >> borbottò Alex in risposta.

 

 

 

Angolo delirazioni

 

GRIMMJOW: << ….. >>

AUTRICE: << ^_^ >>

ALEX: << -_- >>

GRIMMJOW: << ….. >>

AUTRICE: << ^_^ >>

ALEX: << -_- >>

GRIMMJOW: << Autrice? >>

AUTRICE: << Sì? ^_^ >>

GRIMMJOW (estraendo la spada): << Comincia a correre >>

AUTRICE: << Eddai, dov’è finito il tuo senso dell’umorismo? >>

GRIMMJOW: << IO NON HO UN SENSO DELL’UMORISMO, SONO LA SEXTA ESPADA, IL RE DELL’HUECO MUNDO, NON UN RAGAZZINO INFOIATO CHE VA IN GIRO A SPACCIARE MANGA E A STRINGERE PATTI IDIOTI CON DELLE MOCCIOSE SACCENTI! >>

ALEX: << Ha parlato Mister Toglietemi-tutto-ma-non-il-mio-gel. Mi sa che tu e Aizen andate dallo stesso parrucchiere… >_> >>

GRIMMJOW: << VISTO?!? E QUESTA SAREBBE UNA CHE PRIMA DI DIRE UNA COSA CI PENSA SEMPRE DUE VOLTE?!? >>

AUTRICE: << Ti assicuro che è così. Solo che a quanto pare tu riesci a tirare fuori il peggio di lei V_V. In effetti ho paura che il tuo influsso negativo porterà alcuni cambiamenti in lei, Grimmy ^_^ >>

GRIMMJOW: << NON CHIAMARMI GRIMMY! >>

AUTRICE (tappandosi le orecchie): << Uffa quant’è rumoroso questo ragazzo. Meglio inibirlo V_V >>

ALEX (alzando le spalle): << Ok >>

(tirano fuori entrambe una spranga chiodata)

GRIMMJOW: << WHAAAAAAAA!! >>

  
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