Anime & Manga > Death Note
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Autore: eugeal    13/01/2010    2 recensioni
Anche questa fanfic l'ho scritta per un concorso. Il tema era scrivere un dialogo d'amore tra due personaggi di un anime scelto dall'organizzatrice del concorso. A me è capitato Death Note: ma come tirare fuori un dialogo amoroso da un anime in cui l'amore corrisposto praticamente non esiste? Poi mi è venuto in mente che Light potrebbe amare davvero solo una cosa e da quel pensiero è nata la fic. Forse è un po' fuori tema, ma questo è quello che dovevo scrivere perchè alla fine anche io sono schiava di un foglio bianco.
Genere: Romantico, Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L, Light/Raito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Te lo ricordi, Light, quel giorno in cui ti ho preso il cuore?

Non il cuore, l'anima.

Non c'è poi molta differenza, non trovi? Allora, lo ricordi?

Come potrei dimenticarlo? Hai cambiato la mia vita.

Eri lì, l'immagine perfetta di un bravo ragazzo, candido e apparentemente innocente, proprio come lo ero io. Ho aspettato a lungo il momento in cui avrei incontrato la persona giusta e tu eri proprio quello che attendevo.

Forse allora non lo sapevo, ma anche io ti stavo aspettando, da tanto, troppo tempo ormai. Ero in trappola nella mia immagine di bravo studente e non aspettavo altro che qualcosa che spezzasse la vita insulsa a cui sembravo condannato, qualcosa che mi elevasse alla grandezza alla quale il mio cuore si sentiva predestinato. Lo ammetto senza problemi, tu hai cambiato la mia vita e per questo ti ho amato.

Davvero, Light? Allora sei capace di amare qualcosa?

Mi hai dato il potere, mi hai elevato al di sopra degli altri esseri umani, mi hai reso simile a un dio in terra, come avrei potuto non amarti?

Io non ti amo, Light. Sei prezioso per me e la tua anima mi appartiene, ma io non posso amare nessuno. Non conosco l'amore, solo il piacere, e tu finora me ne hai dato molto. Sei deluso dalle mie parole?

Non voglio il tuo amore, non mi interessa. Essere amati è una cosa superflua per chi ha il potere sulla vita e sulla morte. Tu sei uno strumento per me, ti amo per il potere che mi dai, non per ricevere in cambio inutile affetto. Continua a servirmi e ti amerò per sempre.

Le tue parole sono divertenti, Light. Davvero credi che io sia solo uno strumento nelle tue mani? È vero, ti sono utile, ti fornisco un certo potere, ma alla fine sei tu lo strumento. Sei tu quello che viene sfruttato per il mio piacere. Io ti faccio sentire un dio, ma credi di esserlo veramente? Tu mi hai dato la tua anima e mi permetti di godere della morte di ogni persona che uccidi. Quando morirai, cielo e inferi ti saranno preclusi e resterai legato a me per l'eternità. Chi è lo strumento adesso?

Non importa ciò che sarà di me, se avrò fatto qualcosa di veramente importante per il mondo.

Balle! Non te ne frega niente del mondo. La verità è che ti piace uccidere, godi per ogni singola morte, esattamente come me. Siamo simili io e te, sai? Inizialmente candidi e apparentemente innocui, ma potenzialmente letali. E quando hai scritto sulle mie pagine per la prima volta, non sono stato solo io ad essere macchiato indelebilmente.

Non mi importa delle macchie, se posso essere un dio.

Lo so. Ed è per questo che io e te ci assomigliamo tanto.

Ora basta parlare, c'è molto lavoro da fare.

Light Yagami sfiorò la copertina del quaderno con un dito, prima di aprirla e iniziare a scrivere sulle pagine candide. Sul suo viso aleggiò per un attimo un sorriso gelido: quello che stava facendo era davvero l'unica cosa che amava.

   
 
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