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Autore: Soul Sister    13/01/2010    9 recensioni
ehi! questa storia è un EDXBELLA. è una storia triste e corta, però volevo publicarla.. mi sembra carina... l'inizio potrà non piacere, infatti sarà moolto triste. però come dice il titolo , C'è SEMPRE UN LIETO FINE!! spero vi piaccia, anche con quella nota tragica e surreale che ho messo... ecco quello che succede quando ascolto canzoni come "river flows in you" e " every time we touch" mentre scrivo... leggete, è la mia seconda ff in assoluto! un bacio^^
Genere: Triste, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I PERCHE’ DELLA VITA

Ecco perché… tutto, ora, aveva senso… ecco perché  voleva diventare al più presto un’immortale… ecco perché in quell’ultimo periodo insisteva così prepotentemente. Ora capivo perché aveva detto << fallo prima che sia troppo tardi >> …  ora capivo il perché delle strane visioni di Alice… ora capivo lo stranissimo comportamento di Charlie… ora capivo tutto… ma solo ora c’ero arrivato… io, uno stupidissimo vampiro ultracentenario non avevo capito in tempo… se fossi stato più attento… se avessi scorto il significato delle sue parole ora sarebbe stato tutto diverso… 

Era da qualche mese che Bella era strana… ma non capivo quello che le stava succedendo… era diversa… non era certamente un cambiamento fisico, anzi era quasi impercettibile per tutti, al di fuori di me… era cambiata… in alcuni modi di fare… la sua repulsione per lo shopping era palese, ma ogni volta che Alice e Rose le avevano  proposto di andare a fare un giro per i negozi con loro, non aveva nemmeno cercato una scusa come suo solito fare… aveva accettato quasi volentieri. E il suo appetito era quasi inesistente… di solito le pietanze di mia madre Esme le divorava in un secondo… sembrava più delicata del solito, come se si potesse rompere da un momento all’altro.. ma non avevo detto di si alla sua richiesta di trasformarla in un essere errato, riprovevole , vergognoso come me… non la volevo privare della sua pura, immacolata, splendida anima. Mai… ma forse… avrei dovuto… perché ora mi sembra la cosa più sbagliata che mai avessi potuto fare… magari avrei dovuto trasformarla, ma sarei stato solo egoista… privarla di qualcosa di così puro e genuino avesse…  trasformarla in un mostro sarebbe stato solo l’ennesimo esempio di quanto fossi sbagliato, mostruoso, egoista… dimostrando a mio padre Carlisle quanto avesse torto su di me….

Ma in parte non è nemmeno colpa mia… la colpa è stata anche sua… mi ha nascosto la verità… una verità mostruosa, orripilante, dolorosa… se me l’avesse detto… magari avrei cambiato idea… sarei andato contro i miei principi, per lei… per averla accanto a me… ma non aveva detto nulla, aveva tenuto tutto per sé fino all’ultimo, e ecco cos’era successo… e ora stavo morendo, senza di lei…

Se n’era andata… erano passati quattro mesi da quando le avevano diagnosticato il cancro… ma non aveva detto nulla a nessuno, a parte Charlie, che faceva apposta a non pensarci ogni volta che mi vedeva… e Bella non aveva voluto farsi curare, perché sperava in un mio cambiamento d’idea… ma io non avevo capito, e non l’ho accontentata…  e mi pento…

Scusa, scusa mio amore… scusami se sono stato così stolto…

Alice continuava ad avere strane visioni, che raffiguravano dei capelli che cadevano in un lavandino, e si sentivano dei singhiozzi… e lacrime raggiungere i capelli mogano, nel lavello… ma anche lei non ha capito in tempo… il tempo passava e le visioni erano sempre più chiare, ma per lei, per me, erano comunque incomprensibili… chi era quella ragazza, e perché Alice la vedeva? Erano queste le domande che affollavano la nostra mente… ma non avevamo capito… Bella sviene a scuola… di corsa in ambulanza, io al suo fianco che le stringo la mano… la sua pelle fredda, quasi al pari con la mia, morta. Solo in quei istanti, la mia super vista mi fa notare un dettaglio: i suoi capelli sono meno folti di prima... mugugna qualcosa di incomprensibile, e tolgo l’attenzione dalla sua  capigliatura, per spostarla al suo viso. Sembra riprendersi, ma le sue palpebre troppo deboli tremolano per qualche secondo, per poi ridistendersi. L’ansia cresce… perché non si riprende? Perché quel mezzo  è così lento? Voglio  prenderla in braccio e volare alla mia velocità vampiresca all’ospedale… voglio sapere cosa mina la stabilità del mio angelo… arriviamo alla struttura, i paramedici la portano in corsa dentro l’edificio. Mio padre ci vede… << Edward, che è successo?  >> pensa, mentre impartisce ordini agli infermieri… << è svenuta >> sussurro impercettibilmente a orecchio umano, ma chiaro come se l’avessi detto con un tono normale per l’orecchio di un vampiro. Annuisce tra sé. La portano in ambulatorio, e mio padre la visita. Vorrei essere lì, accanto a lei, a sussurrarle parole confortanti, e a dirle quanto l’amo… ma sono fuori alla stanza, a vedere tutto dal punto di vista di mio padre… poi una parola fa capolino nella sua testa: CANCRO. Bella aveva il cancro… e in quel momento il mondo mi casca  addosso. Arriva Charlie, tutto affannato dopo aver attraversato l’ospedale in corsa, dopo che l’avevano avvisato… la sua testa era un ingarbuglio indistinto di pensieri, resi ancora più confusi dal panico, anzi dal terrore… lui sapeva…  Alice, Rosalie, Esme, Jasper e Emmet arrivano in corsa, forse troppo rapidi e sciolti per sembrare umani. Alice mi abbraccia. Il suo corpicino inizia ad essere scosso da violenti singhiozzi, e sbatte velocemente le palpebre , come per scacciare un fastidio… stava “piangendo”… anche se le lacrime non potevano uscire dai suoi occhi… << Edward, cosa è successo? Cos’ha? >> pensa preoccupata Esme. Apro la bocca in cerca di ossigeno, dato che avevo arrestato automaticamente i polmoni dopo aver sentito quello che aveva Bella. << cancro >> sussurro troppo piano anche per un vampiro. I miei fratelli e mia madre sgranano gli occhi, che poi divengono sofferenti, con una nota di compassione, mentre mi guardano… poi succede tutto così velocemente… anche per un vampiro, per cui i secondi erano ore… Carlisle arresta il respiro, nel momento in cui lo faccio io, in un movimento involontario. Tum… tum… spalanco la porta davanti a me, e mi fiondo  accanto a Bella. tum… tum… << Bella… amore… scusa… scusami…  >> dico, la voce spezzata dai singhiozzi, che avrebbero dovuto accompagnare lacrime che non avrei versato. << Edward… >> sussurra lei. alza una mano e mi accarezza debolmente una guancia. Io trattengo la sua mano sulla mia pelle. << scusami… >> << no… scusa…mi tu… avrei… dovuto dirtelo… io… ti amo… >> sussurra. << anche io Bella, anche io… anche io ti amo… Bella… >> i suoi occhi tremolano, ma rimangono aperti… Carlisle manda fuori gli altri medici. Cerca di tirarsi su per baciarmi, e l’accontento, prendendo il suo viso tra le mie mani. Tum. Silenzio. << Bella… >> sussurro. << Bella… >> la scuoto leggermente. << Bella! >> urlo. Charlie entra, e comincia a piangere. << Bella!! >> urlo ancora, la chiamo inutilmente, ma non ci riesco a desistere. Avrei dovuto trasformarla!! Carlisle mi allontana da lei, ormai fredda e immobile. Il padre le si avvicina, e le bacia una guancia, e le sue lacrime le bagnano le guancie cadaveriche, bianche come lenzuola. Nella stanza, la mia famiglia è partecipe con me del mio dolore e quello di Charlie. Piangiamo lacrime invisibili, insieme a quelle concrete di Charlie…”

Quel giorno morii veramente. Ero inutile senza lei… ero esistito solo per amarla, e sempre sarei esistito per farlo… da quel giorno, tutto cambiò. Quelli che erano i Cullen, non furono più. La mia vita andava  a rotoli,su un’infinita discesa… e nessun’ostacolo la fermava. Stavo malissimo… il mio cuore morto aveva pulsato una prima ed un’ultima volta, nella mia vita immortale, per poi volare con lei verso il paradiso, il luogo dove era ovvio che andasse un angelo come lei… lei che era il mio frutto proibito… lei che avevo odiato… lei che ho amato e che amo… lei che mi ha fatto battere il cuore… lei che mi ha insegnato cosa vuol dire vivere…lei che mi ha fatto sentire umano… lei che era tutta la mia vita…

Sei felice, ora?! Eh, Bella?! sei felice?! Mi stai facendo morire lentamente, dolorosamente… e io non posso sentire il dolore, Bella!!

Perdonami!!! Perdonami amore mio… non volevo…

non poteva essere… Bella? è una visione celestiale… sto forse sognando? Ma i mostri come me non possono farlo… ma non m’importa, se lei è qui con me,  non importa più niente…

Edward…perdonami… non volevo farti stare male… io ti chiedevo di trasformarmi… ma mi dicevi sempre di no… non volevo farti preoccupare… non volevo farti soffrire…

Hai idea di quanto mi hai fatto soffrire invece, angelo mio? Avresti dovuto essere sincera con me… ora saresti qui… con me…

Ma io sono li con te, Edward… lo sarò sempre, ogni volta che tu vorrai, io ci sarò… ti amo, Edward…

Anche io ti amo, Bella… ma sempre non mi basta… voglio venire con te, amore mio… senza te io non sono nulla… devo stare con te, per stare bene… ti prego, portami con te…

Bella mi prende per mano, poi mi bacia.

Per sempre…

Per sempre…

 

I Cullen tornarono dalla loro caccia… avevano lasciato solo edward, volevano lasciargli il suo spazio. Erano distrutti anche loro per la perdita di una componente della famiglia, ma sapevano che Edward stava molto peggio, ovviamente… non volevano dargli l’impressione che provassero pena per lui… era capace di crederlo, data la sua indole masochista e drammatica… entrarono nel grande salone bianco di casa loro, certi che lui fosse ancora sdraiato su quel divano nero di pelle, dov’era quando erano usciti… e lui c’era… aveva un sorriso beato sul viso, e teneva gli occhi chiusi… era una figura quasi angelica… i suoi   famigliari si guardarono, e si sorrisero… almeno lui forse stava bene… ma c’era qualcosa di strano… la folletta l'aveva capito... Alice disse a Jasper di sentire le sue emozioni. Lui rimase perplesso dalla richiesta della moglie, e ancora di più quando non sentì nessuna emozione provenire dal fratello. Jasper rivelò la notizia ai suoi famigliari, che rimasero basiti. Carlisle andò accanto al figlio, steso tranquillamente sul divano… lo scosse, e non ricevette risposta… Alice frugò nel futuro del fratello, e dopo quello che vide, non poté che aprirsi in un meraviglioso sorriso. Edward era mano nella mano con Bella, e sorridevano beatamente, innamorati. E avrebbero vissuto per sempre insieme, felici e contenti.

  
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