Titolo: An Endless Story
Autore: Soul On Fire
Rating: G
Genere: Introspettivo, Romantico
Avvertimenti: Flash!Fic
Conteggio parole: 402
Note: Scritta per la challenge di San Valentino, prompt 3.Underneath Your Clothes @ Sette Note. E' la prima volta che scrivo su The Mentalist, e visto che sono per definizione shipper delle coppie impossibili, eccomi qua con una bella Jane/Lisbon. Spero vi piaccia!

An Endless Story

Lo osservava dormire nella penombra della camera, misurava il suo respiro lento e regolare. Ascoltava i suoi battiti e accarezzava la sua schiena con dolcezza. Tutti i suoi pensieri in quel momento erano diretti all’uomo che riposava nel suo letto.
Con Patrick nella sua vita, Teresa aveva dimenticato molte cose. Aveva dimenticato cosa significasse dire bugie, perché lui l’avrebbe scoperta subito, era sufficiente una piccola increspatura nelle sue labbra ben disegnate. Aveva dimenticato cosa significasse piangere, perché lui la faceva ridere. Aveva dimenticato cosa volesse dire essere sola, perché ora apparteneva a lui, a Patrick. E lui apparteneva a lei.
Era strano, molto strano. Perché Lisbon era una donna indipendente, testarda e a volte introversa. Jane dal canto suo, aveva tutti i motivi per non innamorarsi di nuovo, per rifiutare qualsiasi sentimento compromettente.
Sfiorò nuovamente la sua schiena, le piaceva il contatto con la sua pelle così chiara e soffice. Poi si concentrò sui riccioli biondi che cadevano morbidi sul cuscino, lasciando la scia inconfondibile del suo profumo.
Adorava guardarlo dormire, perché le faceva distendere i nervi. In realtà adorava ogni singola cosa che lo riguardasse. Adorava il suo modo di esprimersi, quelle parole e quei gesti misurati per nascondere la sua intimità, adorava vederlo camminare con le mani incrociate dietro la schiena e poi…poi adorava il suo sorriso. Quel sorriso beffardo e irresistibile che sfoderava come fosse un’arma invincibile. Lo stesso sorriso che troppo spesso rivolgeva ad altre donne che non erano lei. E questo faceva male, troppo. Ed era stato così che Teresa aveva capito di essere profondamente innamorata di Patrick, quando l’aveva visto sorridere ad un’altra.
Però adesso, mentre lo osservava dormire nel suo letto, aveva capito una cosa fondamentale.
Aveva capito che sotto quei vestiti ammucchiati ai piedi del letto c’era l’uomo che aveva scelto, c’era un mondo, c’era l’altra metà della mela, c’era il suo territorio.
«Puoi stare tranquilla Lisbon.» mormorò Patrick, aprendo appena gli occhi.
Lei gli lanciò uno sguardo interrogativo, allora lui si voltò nella sua direzione, appoggiandosi con un gomito sul cuscino, e iniziò a giocare con i suoi capelli neri.
«I miei sorrisi d’ora in poi saranno tutti per te.» increspò le sue labbra in un’espressione divertita, senza smettere di coccolarla.
«Sei un’idiota Jane.» ribatté lei, tirandogli un pugno con finta malizia sulla spalla nuda.
Sì, sotto quei vestiti c’era decisamente l’uomo che si era scelta, e a dirla tutta, se lo meritava.