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Autore: eliala    19/01/2010    1 recensioni
una piccola raccolta di one-shot che tratteranno di un po' tutti i personaggi, collegate tra loro dal semplice fatto che si tratta di pairing assurdi, (nati da una mente malata come la mia e quella di una mia amica)e dal fatto che si svolgeranno tutti in seguito ad una battaglia... quasi... in realtà alcune non c'entrano proprio nulla =__=
prima o poi, in un modo o in un altro, appariranno tutti i personaggi del manga, sempre che la mia mente rimanga su questo stato di idiozia ^__^"
#01- Yu Kanda/ Tyki Mikk
#02- Lenalee Lee/ Reever Wenham
#03- Komui Lee/ Yu Kanda
#04- Lavi/Lenalee Lee
#05- Lavi/ Yuu Kanda
#06- Kanda/Allen
#07- Aleister/Miranda
#08- Cross Marian/Tyki Mikk
alcune sembrano coppie assurde? ma nooooo... comunque ditemi che ve ne pare ^__^ è tutto bene accetto ^____^
l'avvertimento Shonen-ai NON riguarda tutti i capitoli, ma l'ho inserito comunque per prevenzione ^__^ ho inserito l'ooc più o meno per lo stesso motivo, soprattutto perchè sistemando personaggi tanto diversi inseme rischiano seriamente di sfuggirmi di mano. ultima cosa, ancora una volta il titolo è messo a caso. non avevo alcna idea su come intitolare questa raccolta ç___ç
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Allora, ecco che la TikiCross è venuta fuori, anche se mi rendo perfettamente conto che sia una storia mediocre e *decisamente* banale ù.ù
Comunque la volevo scrivere, è stata una specie di sfida personale, e per riuscire a tirare fuori qualcosa ho dovuto spostare i personaggi in un’AU (anche perché credo non si siano mai nemmeno visti nel manga), oppure in una sorta di what if, in cui si conoscono prima della trasformazione di Tiki in Noha, anche perché altrimenti che razza di generale è Cross che non si accorge di un Noha nemmeno quando ci va a letto scusate?
O__O sì, li ho fatti finire a letto insieme, anche se la storia non entra in dettagli scabrosi.
… altrimenti che cosa gli facevo fare? Sono decisamente due edonisti, che cos’altro possono avere in comune??
Adesso passerei a ringraziare in primis BloodyKamelot, il tuo commento era fantastico, sono contenta di aver raggiunto il mio scopo nel creare quelle coppie, anche perché ad esempio per scrivere la KandaKomui ci ho impiegato una marea di tempo… nono sapevo come fare!! Ç__Ç sono molto più complicati da gestire di quello che sembra, sai? E così via dicendo per tutte le altre. E la coppia Tiki Cross come la vedi? Meglio di Tiki Lavi? Va beh, spero continuino a piacerti le mie storie ^^
Poi c’è da ringraziare anche Hanako_chan, sono così contenta che la KroryMiranda ti sia piaciuta >////< come per altre ci ho messo un secolo a scriverla, ma per un motivo diverso: volevo che quello specifico capitolo facesse venire fuori come vedo quei due, e ci tenevo che fosse fatto per bene. Come al solito non sono stata esattamente soddisfatta del risultato, ma sai com’è… non credo che in questa raccolta scriverò altro su loro due come coppia, ma magari una onoe-shot…
Adesso in ultimo volevo ringraziare Anasy90, che ha aggiunto la fic tra preferiti, e Domiko Lawiliet, che l’ha aggiunta addirittura tra preferiti: mi fa davvero piacere, ma sarei contenta di sapere nello specifico che cosa ne pensate!
ADESSO VI LASCIO ALLA STORIA ù.ù
Ah, il titolo vuol dire “novità” in portoghese… fatemi sapere che ne pensate ^__-









…Notícias…







Sbuffa, mentre si gira sul fianco, per cercare di trovare una posizione che ameno alla lontana si possa definire comoda, perché, diamine, ha passato tutta la notte a rigirarsi senza riuscire a dormire per più di cinque minuti di fila, dannazione!
In effetti, se pensa a quello che l’ha tenuto sveglio per tutta la notte non si sente più così frustrato.
In quel momento si sente ― quasi quasi gli pesa ammetterlo― decisamente soddisfatto.
Bhè, Tiki Mikk poi non è di sicuro uno di quegli uomini che si accontentano facilmente, neppure quando si abbandona a quel vortice di lussuria che finisce per travolgerlo puntualmente quando vede un bel fondoschiena ― e no, non importa che il padrone di quel bel culo sia un uomo o una donna, trova sempre il modo di godersi una serata.
Certo, se ci pensa, in quel momento si sente un tantino punto nel vivo: di solito non c’è persona che riesca a resistergli, lui è un cacciatore impalcabile, e tutti prima o poi capitolano sotto il suo ammaliante sorriso.
Eppure quella volta, per la prima volta, la preda è stato lui.
E, maledetto sia quel sensuale straniero, ancora non sapeva se esserne felice o meno perché, sì, aveva goduto, ma adesso ancora non riusciva a sdraiarsi sulla schiena senza sentire quel pizzicore così fastidioso ― no, non lo avrebbe chiamato dolore.
Spia al di la della sua spalla, come per accertarsi che quell’uomo sia ancora lì.
C’era, maledizione. Non se n’è andato, è ancora lì, e quel maledettissimo seduttore se la dormiva della grossa, beato come un bambino dopo la sua nottata di sesso con un estraneo che, per quello che ne sapeva lui, avrebbe anche potuto ammazzarlo per fregargli quei sodi che aveva fatto vincere all’albino che all’inizio della serata lo aveva accompagnato.
Si gira di nuovo, provocando nel compagno di letto un sonoro sbuffo.
Indispettito per quel sonno che non riesce ad ottenere per colpa sua, Tiki Mikk si gira ancora, facendo molto più rumore di quello che la sua innata grazia gli permetterebbe anche in una situazione come quella, tirando poi a se anche le lenzuola leggere che li coprono in quel caldo autunno portoghese.
Vedendo che comunque quello continua a godersi il meritato riposo, inizia a sbuffare anche lui, e, alla fine, si alza.
Non ne può davvero più di rimanersene lì, inerte e con quel fastidioso –sì, solo un leggero fastidio cerca di convincersi- pizzicore che si propaga dal fondoschiena, così se ne va, completamente nudo, ad osservare quell’alba che gli sembra davvero banale e insensata, che però tinge di rosso tutto il mare davanti alla finestra della stanza, e sembra proprio un mare di sangue, e sembra quasi che si rifletta su tutto quello che lo circonda.
Non lo vede nessuno, così sogghigna, e quel sorriso sembra malvagio e crudele e spa ventoso, e fa davvero a pungi con la perfezione dei lineamenti, e la bellezza quasi surreale del suo corpo perfetto che pare fatto apposta per essere venerato, e, Dio, non sembra poi così sbagliato che un corpo così non riesca a trattenere la passione che ogni volta lo sconvolge, e quel corpo sembra una macchina per dare e ricevere piacere ― puro piacere fisico, ovvio.
Mentre continua a guardare si perde in quel mare di sangue, e non ci pensa a tutte quelle persone che tra poco cominceranno a comparire, perché al porto di Lisbona vive col sole e le navi partono e arrivano sempre.
«Già sveglio eh? Che c’è, ieri non ti ho stancato abbastanza?» anche se non se l’aspettava, quella voce che l’ha colto alle spalle, non ha nessuna intenzione di dargli anche quella vittoria e non fa una piega.
«Strano, qualche ora fa mi sembravi così soddisfatto…» dice ancora con quel tono strafottente che ha usato dall’inizio, e anche se non si vuole girare Tiki lo sa che sta sorridendo sotto i baffi, lo sa che non gli deve rispondere, perché quello è veramente troppo pieno di se ―perfino più di lui― e che il suo immenso ego non ha bisogno di conferme.
«Ancora non te ne sei andato?» decide di rispondere, così almeno non deve davvero raccogliere quelle assurde provocazioni.
Sente che quell’altro gli si avvicina di più, e che dopo avergli spostato i capelli che gli ricadono leggermente sulla schiena ricomincia a baciargli il collo.
«col sole sembri quasi umano… che c’è, il tuo lato animale si risveglia con la notte?» chiede fingendo che quelle labbra che risalgono lungo il suo collo, che sfiorano leggere tutti quei punti segnati dai denti e dalle unghie solo qualche tempo prima non lo stiano per mandare fuori di senno.
Non lo capisce, Tiki, per quale stramaledetto motivo non riesca a trattenersi con quell’uomo, non capisce quale sia l’incantesimo che esercita sul suo corpo che, vincendo le sue resistenze, si farebbe volentieri plasmare da quelle mani che sono così orribilmente sensuali.
Eppure sono grandi, sono segnate dal lavoro manuale, sono decisamente virili, non hanno nulla a che vedere con le sue che sono così curate, le mani di un uomo vanitoso fino quasi all’ossessione, però sono così calde quando percorrono il suo corpo nudo…
«Secondo te me ne vado adesso?» domanda ancora Marian Cross, staccando leggermente le labbra dalla spalla del suo bel compagno, assaporando per un istante solo il brivido di malcontento che quell’essere bellissimo non riesce proprio a non farsi scappare.
«Tu che fai? Te ne vai quando il corpo che ti ha regalato la più bella scopata della tua vita se ne sta in piedi davanti alla finestra aperta, nudo come mamma l’ha fatto, ancora caldo di sesso e con i segni che gli hai lasciato ancora belli rossi?»
Domanda retorica, ovvio.
Gli piace da matti l’idea di questo gioco, di questo fingere di non capirsi, questo far finta di essere innocenti e privi di malizia. E allora giocherà anche lui.
«E quindi che vuoi fare adesso? Non possiamo mica ricominciare da capo, sono uno esigente io, due volte lo stesso gioco… mi annoia.» ribadisce provocandolo, mentre si riscuote dal suo stato passivo e si gira, iniziando a mettere in pratica la sua ars amandi, facendo scorrere le mani in modo pigro sulle cosce muscolose dell’altro uomo, stimolando con finta – fintissima- innocenza tutti quei punti sensibili che aveva imparato a conoscere dati i suoi decisamente numerosi incontri di quel tipo.
«Mmh, pensi davvero di poterti annoiare?» chiede ancora Cross, questa volta è lui che deve rimanere fermo a farsi torturare da quelle mani esperte sicuramente quanto le sue.
«Sono uno esigente, mi sembrava te ne fossi accorto…» ripete mentre con le labbra è sceso sul petto ampio di Cross, e adesso è a lui che tocca baciare ogni porzione di pelle arrossata, perché anche lui ne ha lasciati, di marchi, e anche lui ha tutte le intenzioni di sottolineare al proprietario di quei segni che non sarebbe stato facile metterlo letteralmente sotto di nuovo
. E Cross proprio non ce la fa a non gettare indietro la testa estasiato dal tocco di quella lingua impertinente, e lo sa che quel piccolo maniaco approfitterà di quel vantaggio, e nel momento in cui sente il sorriso di quel portoghese così eccezionale sa di aver perso quella battaglia, e allora si lascia andare a quelle mani che lo accarezzano ancora pigre ed estremamente sensuali.
«Mi sa che adesso sarai tu ha provare qualcosa di nuovo…» mormora malizioso Tiki, orgoglioso della sua vittoria, mentre trascina nuovamente all’interno della sua semplice camera un Marian Cross dallo sguardo già annebbiato dall’eccitazione, e freme all’idea che finalmente potrà rendergli pan per focaccia, beandosi all’idea che mai vendetta gli è stata più dolce.
  
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