Pennellate di fard color mattone sulle guance scarne,

occhi da temibile e raro esemplare di panda truccati di nero ed espressione truce,

strati e strati di fondotinta e cipria per ricolorare quella pelle dai toni in bianco e nero.

Trucco come protezione sostitutiva all’acqua e sapone che proprio non sembrano funzionare in questa società – sono così demodé!

Ma l’unico organo che vuoi proteggere in realtà è il tuo cuoricino stanco, di cui controlli lo stato del lifting attraverso il petto scarnificato.

Puntualmente ti ritrovi davanti ad un foglio a parlare a poche persone che comprendono davvero il mondo di cuori spezzati e occhi lacrimosi, quasi annoiata tu stessa dalla narrazioni dei tuoi dolori che sembrano darsi appuntamento per presentarsi ancora e ancora, mentre sgranocchi pezzi di spleen e controlli che il tuo cuore abbia un aspetto naturale anche da rifatto, ricaricandolo di tanto in tanto con batterie al litio, o se la tua pancia si è ripresentata anche dopo giorni di digiuno.

Hanno significato questi segni sul foglio?, pensi, mentre scolori il viso del trucco scolorato e sbavato una volta finito lo spettacolo della giornata, sipario calato e spettatori da due soldi fuori dal teatro.

Tanto se qualcuno riesce a tradurli per te sanno dove trovarti, no?

Si percepisce l’autoironia dei miei stessi scritti? Scusate, sono stanca anche io della ripetitività. In compenso mi vengono fuori titoli assurdi, mah…

Come non ringraziare all’infinito Saeko no Danna e  anna96 ♥?!