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Autore: borntorun    25/01/2010    8 recensioni
Yuki accelerò e il rumore dei suoi passi risuonò nel corridoio deserto. Non sapeva perchè, ma sentiva che c'era qualcosa che non andava bene nella sua posizione.
O forse stava solo trovando una scusa per qualcos'altro.
Una ragione, un pretesto per fare ciò che aveva in mente dalla sera prima e che l'aveva tormentata tutta la notte.
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Decode. 


How can I decide what’s right when you’re clouding up my mind?
I can’t win your losing fight all the time

Yuki accelerò e il rumore dei suoi passi risuonò nel corridoio deserto.
Non sapeva perché ma sentiva che c'era qualcosa che non andava bene nella sua posizione.
O forse stava solo trovando una scusa per qualcos'altro, stava cercando una ragione, un pretesto per fare ciò che aveva in mente dalla sera prima e che l'aveva tormentata tutta la notte.
Zero le era sembrato strano alla fine del turno di guardia e gli aveva anche chiesto spiegazioni ma lui l'aveva semplicemente ignorata, come al suo solito.
Strinse i pugni e andò avanti.

How can I ever own what’s mine when you’re always taking sides?
But you won’t take away my pride, no not this time


Perciò aveva deciso di andare da lui, andare nella tana del Vampiro, e pretendere un minimo di considerazione.
Aveva deciso di aiutare Zero donandogli il suo sangue quando aveva scoperto la sua vera natura ma non voleva essere solo questo, non voleva essere una sacca di sangue ambulante.
Voleva di più.

Not this time…

Per fortuna il dormitorio maschile era deserto a quell’ora.
Pensò che Zero era proprio un pelandrone a saltare così le ultime lezioni dell'anno solo per dormire di più. Va bene essere Vampiri e fare il turno di notte ma se ne stava approfittando troppo!
Gli avrebbe detto anche questo, ma non prima di un "Ti faccio dono del mio sangue, mi dovresti più riconoscenza!".
Ma era questo ciò che voleva davvero?
E, soprattutto, cos'era quest'ansia, questo desiderio, che la corrodeva dentro?

How did we get here?
When I used to know you so well


Eccola, la porta della camera di Zero.
Yuki bussò piano una volta.
"Sta dormendo, non mi ha sentita, non aprirà" iniziò a pensare lei speranzosa e quasi pentendosi di essere andata lì.
Perché poi l'aveva fatto?

But how did we get here?

Zero aprì la porta senza la minima sorpresa e si fece da parte per farla entrare.
"Non hai un minimo di pudore?" esordì lei guardandolo dall'alto in basso.
"Perché scusa? Ti vergogni forse di qualcosa?" e un ghigno attraversò il suo viso per un attimo.
I suoi occhi non sorridevano mai però e Yuki lo sapeva bene.
"Beh certo, fai entrare una ragazza nella tua camera e la ricevi con la camicia sbottonata..."
"Ah perché, tu sei una ragazza?" un altro ghigno. 
"Cosa vuoi comunque?"
"Vorrei semplicemente delle spiegazioni..."
"Su cosa?"
Strinse i pugni: "Che cos'hai ultimamente?"
Zero si sedette sul letto e sospirò: "Non lo sai?"

I think I know

"Cosa sono io per te Yuki?"
La ragazza rimase spiazzata da questa domanda e lo fissò stupita.
Zero si alzò dal letto e le si parò davanti.
Istintivamente Yuki arretrò fino al muro rimanendo bloccata, mentre fissava i suoi occhi viola chiaro senza riuscire ad abbassare lo sguardo.

The truth is hiding in your eyes and its hanging on your tongue
Just boiling in my blood 


"Cosa sono io per te?" ripeté lui e questa volta risuonò come la supplica di un condannato a morte che desidera essere ucciso in fretta e senza dolore.
"Perché me lo chiedi?" chiese lei con gli occhi sgranati.
Lui spostò una mano sul collo di lei e l'accarezzò, per poi scostarle i capelli.

but you think that I can’t see
What kind of man that you are, if you’re a man at all


"Non voglio essere solo questo per te!" disse lei all'improvviso trasalendo.
 "Che cosa mi hai fatto Zero?"
"La stessa cosa che tu hai fatto a me."

Well, I will figure this one out on my own

Yuki si aggrappò al petto di Zero: "Fai ciò che devi..." disse sussurrando.
I’m screaming I love you so
Zero non poté fermare la sua natura e iniziò a leccarle il collo.
Yuki trattenne il respiro nonostante si fidasse ciecamente di lui e aspettò il dolore del morso, un dolore che ormai conosceva bene e a cui non riusciva ad abituarsi.
I denti di Zero affondarono lentamente nella carne di Yuki, con gentilezza quasi, e lei tentò di non emettere alcun suono.
Non seppero neanche come finirono seduti a terra perché le uniche cose davvero reali in quel momento erano i denti del Vampiro nel collo della sua giovane vittima e un rivolo di sangue che imbrattava la sua divisa scolastica.

My thoughts you can’t decode

Yuki non sapeva perché, ma provava una sorta di appagamento in tutto questo, dopo il dolore,  nel sentire Zero così vicino a lei, sentire le sue mani stringerla forte e i suoi denti nella la sua carne, le sue labbra a contatto con la sua pelle... 
Trattenne di nuovo il fiato rumorosamente e se ne pentì, preoccupandosi subito che Zero potesse pensare che lei stesse provando dolore, o peggio ancora, che si stesse sentendo male.

How did we get here?
when I used to know you so well


"Non fermarti!" disse subito lei per riparare e sentì subito le mani di Zero accarezzarla e il suo respiro farsi più affannoso.
La mente di Yuki vagava senza sosta: capiva cosa le stava succedendo, era sempre consapevole della gravità della situazione, la vergogna che avrebbe dovuto provare nel commettere una cosa del genere.
Una parte di lei si sentiva anche in colpa verso l’uomo – il Sanguepuro – che le aveva salvato la vita da bambina ma quel sentimento si affievoliva sempre di più, scivolava via come il sangue che le sottraeva Zero.
L'unico pensiero concreto, l’unica cosa che importasse, era il presente.
Quel presente dove un viso così familiare era nell’incavo del suo collo, quelle labbra che non si curvavano mai in un sorriso erano premute su di esso e le sue mani, oh quelle mani affusolate, si aggrappavano a lei.
Anche ad occhi chiusi continuava a vedere i suoi occhi viola chiaro.

But how did we get here?
Well, I think I know


Zero si staccò dal collo di Yuki e l'abbracciò forte a se mentre lei, debole, si abbandonò contro il petto del ragazzo.
Il suo cuore batteva velocissimo: nell'aria c'era tensione e sui loro vestiti solo sangue.

Do you see what we’ve done?
We’re gonna make such fools of ourselves


Yuki si staccò da quell'abbraccio per poter guardare il ragazzo negli occhi e scoprire la verità. Voleva decifrare il mistero, voleva comprendere.
 Il respiro di Zero era pesante, lo sguardo animato da una nuova luce.
Lui sapeva!
Non era indispettito, non era arrabbiato, non era sconvolto, non era disgustato.
Yuki sapeva cosa c'era scritto in fondo a quegli occhi dove tante volte aveva letto solo disperazione e solitudine:  era la stessa cosa che c'era scritta in fondo ai suoi.
E Zero ora sapeva.

Do you see what we’ve done?
We’re gonna make such fools of ourselves


Zero appoggiò la fronte a quella di Yuki e fu come se il tempo si fosse fermato, non c’era nessun rumore a parte il battito dei loro cuori.
La ragazza si scostò quel tanto che bastava per poter trovare le sue labbra, per sfiorarle, farle schiudere, assaporarle e perdercisi dentro.

How did we get here?
when I used to know you so well


Zero ricambiò quel bacio come se ne dipendesse della sua stessa vita. Non pensava che sarebbe mai successo a lui, che lei provasse quel sentimento proprio per lui.
Eppure il sangue non mentiva e l’aveva percepito, mentre si nutriva di lei, quel calore che poteva essere paragonato a quello di una supernova.

But how did we get here?
I think I know


Yuki si staccò dalle sue labbra e rimase di nuovo a fissare Zero negli occhi.
Non aveva la forza di parlare, non pensava neanche di averla più una voce, così si limitò a prenderlo per mano e ad alzarsi.
“Cosa c’è?” chiese lui alzandosi a sua volta ma la ragazza non rispose, si limitò a spostarsi verso il letto tenendolo per mano.
Lui la seguì, pur avendo paura di ciò che sarebbe potuto succedere e quasi ebbe un colpo al cuore quando lei lasciò cadere a terra la giacca della divisa scolastica.
Sulla sua camicia c’era una macchia di sangue che Zero non avrebbe potuto non notare e il senso di colpa per ciò che aveva dovuto fare si impossessò di nuovo di lui.
Yuki se ne accorse e lo fece sedere sul bordo del letto per poi riabbracciarlo, cercando di trasmettergli di nuovo i suoi pensieri per fargli capire che avrebbe continuato a donargli il suo sangue anche per tutta la vita se questo avrebbe potuto rallentare il processo trasformazione in un Vampiro di Livello E.
Lui si strinse di nuovo a lei con disperazione e non oppose resistenza quando lei iniziò a sfilargli la camicia.
Yuki voleva sentire il contatto della pelle di Zero sulla sua, voleva perdersi dentro di lui, così iniziò a sbottonare anche la sua camicia.
Quando anche l’ultimo bottone cedette guidò le mani del ragazzo affinché la togliesse e la sfiorasse.
“È tutto ok” sussurrò “è tutto ok.”
Lui obbedì e le tolse la camicia, rimanendo poi a guardarla.
Non poté fare a meno di contemplarla: era così piccola e delicata, la sua pelle così pallida… Voleva assolutamente toccarla, voleva essere sicuro che quello non fosse un sogno ma la realtà.
E così la sfiorò con la punta delle dita: prima sulle braccia, poi risalì piano fino alle spalle e infine sulla schiena.
La tirò di nuovo verso di se e ricominciò a baciarla.
Yuki trasalì al contatto delle sue dita sorprendentemente calde e, mentre lui le divorava la bocca di baci, alzò prima un piede e poi l’altro per sfilare gli stivaletti.
Dopo averlo fatto salì sul letto e si posizionò in braccio a lui.
Zero abbandonò un attimo le labbra di Yuki per spostarsi sul suo petto.
La ragazza inarcò la schiena e gli accarezzò i capelli con una mano mentre con l’altra si slacciò il reggiseno.
Zero rimase immobile mentre il reggiseno cadeva a terra e poi guardò di nuovo Yuki negli occhi.

There is something I see in you

Vide la determinazione e il desiderio così le accarezzò il seno con dolcezza.
Non staccò gli occhi da lei neanche quando iniziò a sfilarle la gonna.
Yuki sentiva il desiderio crescere dentro di lei e iniziò a sbottonare i pantaloni di Zero.
Ebbe quasi paura quando scoprì che il desiderio del ragazzo era pari al suo ma non aveva voglia di smettere, voleva andare avanti e non uscire mai più da quella stanza.

It might kill me

Una volta che tutti gli indumenti furono abbandonati sul pavimento, Zero  sollevò Yuki e la adagiò sul suo letto.
Si stese su di lei e la guardò: era la persona più bella che avesse mai visto e in quel momento era lì con lui, era sua, percepiva il suo desiderio.
“Sei sicura?”
“Sì.”
Yuki non aveva mai provato tanta gioia e tanta paura come in quel momento . Continuò a guardare Zero negli occhi e si perse dentro di lui.

I want it to be true.
 


"Facciamo insieme la cosa più imperdonabile." [Yuki Cross - Vampire Knight volume 2] 



NOTE DELL'AUTRICE

EDIT (11.06.14)
Buonasera!
Ho apportato delle modifiche al testo, aggiunto un po' di roba e cancellato delle cosine. Penso (e credo) che la storia sia migliorata. 
Certo, me ne sono ricordata dopo quattro lunghi anni ma meglio tardi che mai! 


Siete mai stati fissati con una canzone a tal punto da addormentarvi e risvegliarvi con le parole che vi rimbombano nel cervello?
Con immagini, suoni, profumi che vi passano davanti, vi annebbiano i sensi?
Ecco io sono quasi impazzita per "Decode" dei Paramore.
Finchè una bella mattina, invece di andare a scuola, mi sono chiusa nel mio santuario e l'ho scritta.
Questa maledetta song-fiction che mi impediva di pensare.
E che di certo non è sto granchè T.T
Quindi vi ringrazio tantissimo per averla letta ed essere sopravvissuti x)


 
  
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