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Autore: Rael Reach    25/01/2010    0 recensioni
Un incontro per le strade di Venezia, una situazione che sembra ripresentarsi alla rovescia nel giro di pochi secondi, un passo troppo vicino al confine della follia.
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono tre giorni che piove. Piove anche adesso, ma un po' meno, potrei dire che ha quasi smesso.
È tardo pomeriggio, circa le 18, e vagando per un campo di Venezia l'unica persona presente nel raggio di qualche chilometro sembra aver impostato una rotta di collisione dannatamente pericolosa con me.
Scarto a destra, lei si sposta a destra, scarto a sinistra, lei mi segue: mi ha puntato, sono la sua preda, e non ho via di fuga. Sorriso falsissimo, il nemico mi approccia, o per meglio dire mi sbarra la strada. Silenzio, faccio per aggirarla, mi si para davanti. Silenzio di nuovo. Mi guarda negli occhi, la faccia gli si riempie di gioia e urla «Non piove più!!» per poi sciogliersi in una inquietante risata, che rivela la sua allucinante alitosi, che posso apprezzare dalla mia privilegiata posizione di venticinque centimetri sopra di lei. Continua a ridere, ripetendo freneticamente la stessa frase.
Fradicio per il diluvio che aveva preceduto quei secondi, guardo la signora, sorrido, e chiudendo l'ombrello guardandomi intorno con l'aria del classico studente sedicenne con la testa fra le nuvole «Oh, grazie, non l'avevo notato».
Mi smarca, concedendomi il privilegio di proseguire per la mia strada, mentre continua nel suo folle sghignazzio. Avanzo per qualche metro, per poi girarmi: è scomparsa nella calle poco avanti, ma sento ancora la sua voce stridula echeggiare per Campo San Canciano.
Mi soffermo leggermente a pensare a tutte le sue prossime vittime... Poverette. Mi lascio scappare una risata soffocata, e in quel preciso momento spunta un uomo sulla cinquantina da dietro l'angolo che mi vede ridacchiare. Riapro l'ombrello, rapido scambio di sguardi, proseguo.
Il confine della follia è veramente labile.
  
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