Libri > Twilight
Ricorda la storia  |       
Autore: RoseHale    29/01/2010    1 recensioni
E Royce sembrava tutto ciò che sognavo da sempre. Il principe azzurro venuto a trasformarmi in principessa. Era tutto ciò che volevo...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rosalie Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

1° capitolo – A perfect life (Una Vita Perfetta)

Era il 1933.. avevo 18 anni, la mia vita era perfetta.

Venivo da una piccola famiglia di ceto medio. Mio padre aveva un lavoro fisso in banca, e solo ora mi rendo conto di quanto se ne compiacesse: era convinto di aver ricevuto quel benessere come ricompensa dei suoi sforzi e del suo talento, anziché ammettere che fosse stata anche una questione di fortuna. All'epoca davo tutto per scontato; a casa mia la grande depressione era solamente un pettegolezzo fastidioso. Ovviamente vedevo i poveri, quelli che non erano fortunati come noi. Ma mio padre mi aveva indotto a pensare che erano essi stessi la causa dei loro problemi.

Il compito di mia madre - e mio, e dei miei fratelli più giovani - era di tenere la casa lucida come uno specchio. Ovviamente, ero la sua preferita e il suo primo pensiero. All'epoca non potevo capirlo, ma avevo il sospetto che i miei genitori non fossero soddisfatti della propria condizione, sebbene avessimo un tenore di vita nettamente al di sopra della media. Volevano ancora di più. Avevano aspirazioni di un certo genere... li si potrebbe definire arrampicatori sociali. La mia bellezza per loro era un tesoro. Ci vedevano molte più possibilità di quante non ne vedessi io.

Loro non erano soddisfatti, ma io sì. Ero entusiasta di essere Rosalie Hale, di essere me stessa. Compiaciuta perché da quando avevo 12 anni, ovunque andassi attiravo gli sguardi degli uomini. Compiaciuta perché le mie amiche sospirassero d'invidia quando mi toccavano i capelli. Felice che mia madre fosse orgogliosa di me, e che a mio padre piacesse comprarmi vestiti. Volevo il meglio dalla vita, e sembrava non ci fossero ostacoli a ottenere ciò che desideravo. Volevo essere amata, adorata. Volevo un matrimonio sfarzoso, pieno di fiori, con tutta la città ad assistere mentre mio padre mi accompagnava all'altare, a guardarmi come fossi la cosa più bella cosa mai vista. L'ammirazione per me era come l'aria. Ero stupida e superficiale... ma ero contenta.

L'influenza dei miei genitori era così forte da farmi desiderare anche le cose più materiali. Volevo una casa enorme con mobili eleganti che qualcun altro avrebbe pulito e una cucina moderna in cui qualcun altro avrebbe cucinato. Ero superficiale. Giovane ma molto superficiale. E non vedevo una sola ragione per cui non avrei ottenuto tutto questo. Ma certi desideri mi stavano a cuore più di altri. Uno in particolare. La mia migliore amica era una ragazza di nome Vera. Si era sposata giovane a soli 17 anni. Con un carpentiere, un uomo che i miei genitori non avrebbero mai preso in considerazione per me. Un anno più tardi aveva avuto un figlio, uno splendido bambino con le fossette e i riccioli neri. Per la prima volta il vita mia mi ero sentita davvero invidiosa di qualcun altro.

Era un'altra epoca. Avevo solamente 18 anni, ma ero pronta. Sognavo un figlio mio. Volevo una casa mia e un marito che mi baciasse quando tornava dal lavoro. Proprio come Vera. Solo che avevo in mente un altro tipo di casa...

A Rochester c'era una famiglia nobile - si chiamavano King. Royce King possedeva la banca per cui lavorava mio padre, e quasi ogni altra impresa della città. Fu così che suo figlio Royce King II mi vide per la prima volta. Era destinato a rilevare la società, motivo per cui ne fu nominato supervisore. Due giorni dopo, mia madre dimenticò apposta di dare a mio padre il pranzo da portare al lavoro. Ricordo ancora la mia confusione, mentre insisteva che indossassi l'abito d'organza bianco e che mi aggiustassi i capelli, soltanto per arrivare fino alla banca e portarglielo.

Non notai che Royce mi guardava in modo particolare. In fondo non era l'unico. Ma quella sera arrivò la prima rosa. Ogni sera durante il corteggiamento, mi mandava un mazzo di rose. Anche Royce era bello. Aveva i capelli più chiari dei miei, e occhi cerulei. Un giorno disse che i miei occhi erano come le viole e, a un certo punto iniziarono ad arrivare anche quelle, assieme alle rose.

I miei genitori approvavano. Era ciò che avevano sempre sognato. E Royce sembrava tutto ciò che sognavo da sempre. Il principe azzurro venuto a trasformarmi in principessa. Era tutto ciò che volevo... ma niente di più che ciò che mi aspettavo. Ci fidanzammo neanche due mesi dopo esserci conosciuti.

Non trascorrevamo tanto tempo insieme. Royce diceva di avere troppe responsabilità al lavoro, e quando era in mia compagnia gli piaceva che la gente ci guardasse, che mi vedesse fra le sue braccia. Anche a me piaceva. C’erano tante feste balli e bei vestiti. Essere un King ti apriva tutte le porte, c’erano tappeti rossi ovunque. Non fu un fidanzamento lungo. Stavamo organizzando un matrimonio sfarzosissimo. Sarebbe stato come avevo sempre desiderato. Ero felice. Quando parlavo con Vera non mi sentivo più invidiosa. Immaginavo i miei bambini dai capelli biondi giocare nel giardino di Villa King, e provavo compassione per lei.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: RoseHale