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Autore: redeagle86    03/02/2010    5 recensioni
Macchie scarlatte caddero dalla mano ferita del giovane e si mescolarono all'acqua, ma lui non provava dolore: era finita davvero; aveva eliminato l'unica debole speranza di quel mondo ingrato e corrotto. Le aveva ridato la libertà che tempo addietro le aveva negato, costringendola a diventare la leader delle Mew Mew e a far parte di un progetto assurdo che non aveva portato altro che sofferenza.
Genere: Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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And the end…

Quando una si mette lì a mezzanotte davanti a un foglio bianco, senza idee in testa, è certo che non ne verrà fuori niente di sensato. In questo caso il risultato è indefinibile…

 

And the end…

 

I passi si susseguivano lenti, uno dopo l'altro, come a scandire un tempo che ormai non aveva più importanza né valore.

Attorno a quella figura solitaria, il mondo cadeva a pezzi, e non per modo di dire. I grattacieli svettanti erano un ricordo sbiadito, sostituito da una realtà in cui il cielo era perennemente coperto dalla polvere che si sollevava dalle macerie.

Al termine di quella guerra che si era trascinata per anni, non c'erano stati né vinti, né vincitori: loro avevano perso ed i nemici avevano raso al suolo tutto nella convinzione di poter restituire al pianeta il suo antico aspetto. La Terra, però, era irrimediabilmente compromessa da secoli di sfruttamento da parte degli uomini ed ogni sforzo per risanarla era stato vano.

Stanchi, sfiduciati ed indeboliti da una lotta inutile, i due schieramenti convivevano ora su quel suolo destinato alla morte, senza fare il minimo tentativo per sfuggire a quella che pareva una sorte segnata.

Ma a colui che disturbava la quiete irreale di quella che una volta era Tokyo, non importava nulla del futuro; non si preoccupava neppure del domani. Non lo voleva nemmeno un domani.

Attraversò le strade, giungendo ad un edificio sventrato dal vago colore rosa: lì aprì una botola nel pavimento e si calò all'interno. Il silenzio regnava su tutto, il silenzio di macchinari spenti ed abbandonati, coperti dalla polvere della sconfitta e della resa. O almeno questo era ciò che lui aveva sempre creduto dal giorno dell'ultimo conflitto.

Le macchine tacevano, ma qualcosa, laggiù, era vivo.

Immersa nell'acqua Mew e chiusa in una teca di vetro, lei riposava tranquilla, ignara di ciò che la circondava: avrebbe dormito per un tempo incalcolabile, forse per decenni, fino a quando quel liquido portentoso non avesse ripristinato le energie del suo corpo, riportandola alla vita.

Somigliava a Biancaneve, o alla Bella Addormentata; ma lui non era il principe che l'avrebbe svegliata con un bacio: lui era quello che l'amava da sempre, di nascosto, mascherando quel sentimento con scherzi e prese in giro; era quello che aveva pianto la sua morte, scappando da quella città maledetta, deciso a non farvi mai più ritorno. Ma una verità terribile lo aveva costretto a tornare indietro.

Non poteva vederla in quello stato, sospesa tra la vita e la morte. Non lui che l'aveva amata tanto disperatamente.

In fondo, quel mattino aveva già ucciso una persona che gli era cara: una morte in più non avrebbe fatto differenza.

Strinse la mano in un pugno e colpì il vetro, infrangendolo: l'acqua iniziò a filtrare attraverso le crepe, allargandole e creando uno squarcio; in breve, tutto il liquido si riversò a terra.

Il petto della ragazza si sollevò una volta soltanto. L'ultima.

Macchie scarlatte caddero dalla mano ferita del giovane e si mescolarono all'acqua, ma lui non provava dolore: era finita davvero; aveva eliminato l'unica debole speranza di quel mondo ingrato e corrotto. Le aveva ridato la libertà che tempo addietro le aveva negato, costringendola a diventare la leader delle Mew Mew e a far parte di un progetto assurdo che non aveva portato altro che sofferenza.

Kyle non aveva capito: aveva provato a ricominciare quell'esperimento, cercando di convincerlo a collaborare come un tempo. Non aveva capito che Ryan, invece, voleva mettere fine a tutto.

Si avvicinò ad un pannello e premette un bottone.

 

L'esplosione spazzò via quanto restava del parco di Tokyo, lasciando solo dei calcinacci anneriti e un campanellino legato ad un nastrino quasi del tutto bruciato.

 

FINE

 

Come avevo detto, è un vero delirio, ma qualche spiegazione è doverosa anche se ognuno può trarre le sue conclusioni.

Il tutto parte dall'idea che gli alieni abbiano vinto, distruggendo le Mew Mew, ma che Kyle tenga Strawberry in una sorta di stasi per poi mandarla un giorno a combattere nuovamente. Da qui la reazione di Ryan quando scopre ciò che ha fatto l'amico…

Bene, ora potete passare al lancio della frutta, possibilmente fresca…

  
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