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Autore: Riel_FaithfulAshes    03/02/2010    2 recensioni
Questa breve fict riguarda la problematica Cassie,ed è solo un esperimento,una raccolta di pensieri e scorci di dialoghi tra lei e chi popola il suo universo.Mi ha ispirata una canzone degli Afterhours,"Voglio una pelle splendida" e ho cominciato a scrivere..Ben accetti commenti e critiche!
Genere: Malinconico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cassie

 

 

 

A salvarmi
vieni a salvarmi
salvami
bacia il colpevole
se dice la verità

 

Incrociò sulla panchina le esili gambe,il vento fra i capelli e gli occhi chiusi,mentre le voci sussurravano nella sua mente e i demoni continuavano ad urlarle nelle orecchie,riversando nel suo spirito sterile l’angoscia e la paura,e l’insano amore nei confronti dell’odio e del dolore. Totalmente dimentica del quaderno dalle pagine sature di disegni da bambina che stringeva fra le mani,accese una sigaretta e,mentre stava per chiudere la dorata borsa a tracolla di piccole dimensioni,notò un portapillole colorato sul fondo. –Oh,wow.- Stringendo la sigaretta fra le labbra ne trasse fuori il contenuto,pasticche rotonde di un bianco quasi brillante,puro,in netto contrasto con le sfumature arcobaleno della scatolina che le conteneva.-Meriteresti un bacio,Cassie- biascicò, portando alla bocca,con la mano libera, le caramelle della felicità,mentre il tempo ed il cielo,fusi in un solo grigiore plumbeo,dissolvevano rimorsi e sensi di colpa.

 

Stringimi madre
ho molto peccato
ma la vita è un suicidio
l'amore un rogo
e voglio un pensiero superficiale
che renda la pelle splendida…

 

Avanzando lentamente,il solo fruscio dell’abito color albicocca lungo sino a toccare il pavimento che spezzava quel silenzio,scivolò in casa. Riavviò dietro l’orecchio destro i lunghi capelli biondi con una mano,mentre con l’altra seguitava a poggiarsi al muro,lo sguardo colmo di stupore e stanchezza. Il suo piede incontrò un sonaglino,e la sua vista fu completamente invasa dal salone color crema,rosso carminio e fantasia floreale,dove,vicino al divano,su di un seggiolino,occupava un posto quasi da sovrano un bambino dalla ricciuta chioma dorata. –Oh,Reuben.- Lo sollevò fra le braccia,sussurrando -Ma come sei pesante,un vero porcellino!- Gli concesse un solo bacio,sulla fronte, e,poggiandolo nuovamente sul seggiolino,carezzò la morbida pelle chiara del fratello minore. Dalla stanza adiacente si udirono provenire dei gemiti,sospiri pesanti e mugolii che indicavano la presenza dei genitori di Cassie in casa,ma la ragazza non vi prestò attenzione e si accasciò con grazia sul divano,seguitando poi a pizzicare le guance di Reuben e lasciando correre lo sguardo sulle pareti della stanza, dipinte da suo padre,raffiguranti la moglie partoriente e i due stessi coniugi durante un romantico e passionale amplesso. Con totale indifferenza Cassie sbatté più volte le palpebre, ignorando le immagini realistiche che,dai muri,percorrevano il sentiero  della propria felicità,ignari della sua presenza. Improvvisamente l’adolescente prese tra le braccia il fratellino,alzandosi di scatto e dirigendosi verso la propria camera da letto,lacrime silenziose e fluttuanti che le imperlavano il volto.-Guanciotte di miele-mormorò-sei contento?Ma quanto sei bello,tutti ti amiamo tanto…- ,la testa che vorticava furiosamente nel perfetto ordine di confezioni di cioccolata,morbidi peluches e disegni astratti.

Senza un finale che faccia male
coi cuori sporchi
e le mani lavate…
vieni a salvarmi
salvami
bacia il colpevole
se dice la verità…

 


-Sid,aspetta.

-Uhm?Dimmi Cassie.

-Ecco,wow,mi domandavo dove stessi andando,perché se ne hai voglia,beh,potrei accompagnarti..

-Vado a lezione di scienze,Cassie.E’ mattina,siamo a scuola,anche se mi piacerebbe far sega,ma mio padre mi ucciderebbe.

-Giusto,wow..Violento tuo padre?

-Eh..?

-Sid,sbrigati,ho bisogno di te!- una voce si frappose alla pacata replica di Cassie.-Io e te,un affare importante-annunciò Tony-Mi annoio parecchio,e poiché ho qui tutte le risposte al test di matematica,credo proprio che dovremmo sbrigarci a sistemare vecchie faccende!

-Ma di che diavolo stai parlando?

-Coraggio,amico,quella festa aspetta solo di venire organizzata,e io conosco un posto fantastico dove passare tutta la notte!Ci stai o no?

Tony,ho lezione di scienze,devo recuperare il prima possibile..

-Va bene,verginello,ti racconterò domani pomeriggio l’esito della nottata. Ah,dammi dodici dollari,e quell’oncia di fumo che ti avevo regalato,grazie.

-Aspetta..andiamo..

E i passi echeggiarono nel corridoio ormai vuoto,mentre le orecchie della ragazza ronzavano di urla assordanti e le braccia si posizionavano,inerti,lungo in fianchi,preda di un formicolio agghiacciante,mentre il cuore soffocava in lenta agonia.

-Ciao,Sid,è stato piacevole trascorrere questo tempo con te,ci vedremo presto,non preoccuparti!E grazie dell’invito!..

 

Passo le notti
nero e cristallo
a sceglier le carte
che giocherei
a maledire certe domande
che forse era meglio
non farsi mai…

 

-          indubbiamente ti starai divertendo un mondo, Sid. La tua puttanella ti starà facendo qualche piacevole lavoretto, e hai dimenticato la mattinata..

Il sangue scorreva copioso sullo scarno braccio di Cassie,il profondo,ultimo taglio saettava nel buio,e lo specchio rotto rifletteva solamente spicchi di realtà,presentava una fanciulla troppo pallida ed emaciata,in lotta con le lacrime.-Non mi hai dato ascolto Sid..perchè non mi ami?Mi sono solamente illusa di poterti piacere!- la solitudine la osservava,riversa sul freddo pavimento della sua camera,circondata da panini e piatti di verdure spezzettati minuziosamente;tremante,madida di sangue e sudore,Cassie tentò di asciugare le lacrime con il dorso della mano,ma proruppe in un pianto sommesso,sconvolta dai demoni che tentavano,non invano, di violare continuamente la sua mistica realtà.Fogli sparsi culminarono in cenere,assassinati dall’accendino e dalle forbici che non riuscivano a placarle l’anima,voluttuose immagini le annebbiarono la vista,offrendola ad un sonno torbido e gocciolante di sangue.

 

...e voglio un pensiero superficiale
che renda la pelle splendida
a salvarmi
vieni a salvarmi
salvami
bacia il colpevole
se dice la verità
mercy

 

Osservando le vetrine dei negozi,avvertì nelle narici l’insistente profumo di pietanze appena cotte.

-Andiamo via,Michelle.

-Assolutamente no,dobbiamo fare shopping,ho bisogno di quel vestito! Che ti prende?

Cassie si voltò,proseguendo con passo ondeggiante ed aspetto trasognato,finendo per dedicare all’amica un sorriso assente,e seguendola mestamente nella boutique.

-Prova questo,assolutamente! Ti starà d’incanto!

-Ma,Michelle..è troppo stretto..

-E quindi?Metteremo un po’ di cotone nel reggiseno,non sembrerai affatto piatta!

-Non può entrarmi,quel vestito,Michelle…

-Almeno fammi la cortesia di provarlo!

Le scorreva lungo i fianchi,come acqua e fanghiglia in un canale di scolo,e le conferiva una parvenza,non effimera,d’abbandono e trascuratezza. Le ginocchia visibili attraverso l’orlo di pizzo erano sottili come le braccia goffamente incrociate sul petto;la scollatura cascante non avrebbe offerto alcuna piacevole visuale al popolo maschile,la schiena perfettamente visibile era dipinta di piccoli solchi,mentre le vertebre prorompevano come macigni,e i graffi sulla pelle urlavano,prepotentemente.

- esci dal camerino,Cassie!Dimmi almeno cosa ne pensi dell’abito!

-Credo mi serva una taglia più grande,sembra..opprimermi..

-Fatti vedere,allora!Intanto osserva me,questo capo mi sta benissimo,non trovi?Dobbiamo fare in fretta,ci attendono l’estetista e la parrucchiera!

E scomparve,alla vista di quelle forme così ostentate e di conseguenza ammirate ed invidiate.

-Sei splendida..-sussurrò Cassie.

 

 

Voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida

A salvarmi,vieni a salvarmi..

 

-Allontanatevi,fuggite da qui.Vorrei essere cieca per non poter più scoprire o piangere,lasciarmi inebriare solamente dagli altri sensi e percepire l’essenza reale della vita.Non mi noterà mai,più scomparirò per apparire,meno spazio occuperò,e più a nessuno interesserà di me.Per quale motivo?Forse non riflettere mi salverebbe..Del resto,anelo solo un po’ di felicità…

  
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