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Autore: GurenSuzuki    04/02/2010    3 recensioni
Per Federica.
[...]E d'improvviso ricomparì il ben noto, vecchio dolore.
Lo trapassò parte a parte, come un dardo avvelenato, mentre le ultime parole di Flower gli morivano sulle labbra, e la musica scemava piano, fino a scomparire, così come le luci dei riflettori.
[...]
Si cacciò la testa tra i palmi aperti e lì rimase, fissando i ciuffi scarlatti della moquette consunta, mentre frammenti sparsi di ricordi si sparpagliavano...
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Gackt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nota: l'incipit di questa storia ( "E d'improvviso ricomparì il ben noto, vecchio dolore.") non è mio. E' di Tolstoj. Il resto è sotto il mio copyright, la storia è frutto della mia fantasia e non intendo narrare con essa fatti realmente accaduti. Gackt e Mana non mi appartengono.

La colonna sonora a questa FanFiction è Flower di Gackt.

A Federica, perchè sono 4.
A Federica, perchè questa che segue, l'ho scritta quando stavo male, e lei è riuscita ad essere lo spiraglio che mi ha mantenuto a galla.
A Federica, perchè è il mio fiore insostituibile.
A Federica, perchè l'amo.

You Are The Irreplaceable Flower.

E d'improvviso ricomparì il ben noto, vecchio dolore.
Lo trapassò parte a parte, come un dardo avvelenato, mentre le ultime parole di Flower gli morivano sulle labbra, e la musica scemava piano, fino a scomparire, così come le luci dei riflettori.
Si passò una mano sul volto adombrato da una fitta di preoccupazione e scomparì fugacemente dietro le quinte senza degnare di uno sguardo nessuno, e quando giunse al proprio camerino vi si rinchiuse a chiave scivolando a sedere sul pavimento.

You are the irreplaceable flower.

Gli rimbombava in testa quella frase singola, come avesse avuto delle anfore ricolme d'acqua nelle orecchie, che amplificavano fino allo spasmo quell'assaggio di passato, strappato crudelmente dal suo nascondiglio sicuro in fondo al cuore.
Perchè quel brandello era scivolato fuori, sgusciando attraverso le catene che aveva posto a protezione dell'essere suo, forti e inossidabili?
Si cacciò la testa tra i palmi aperti e lì rimase, fissando i ciuffi scarlatti della moquette consunta, mentre frammenti sparsi di ricordi si sparpagliavano...

If i am reborn, as a flower nestled close to you-

L'anima di petali a raggio, le sfumature deliziose dei girasoli disposti a cerchio nel vaso trasparente, il sorriso che gli nasceva sul volto osservandoli: assaggio di perfezione che si concedevano, loro due assieme, chiudendo fuori il mondo.
Stringendolo tra le proprie braccia, parlava a voce bassa, mentre l'altro ascoltava rimirando intanto lo splendido vaso innanzi ai loro occhi.
Si addormentavano così, le mani intrecciate, i volti vicini, le labbra del cantante tra le chiome corvine dell'altro, il suo petto che si alzava ed abbassava sulla stretta schiena di Mana.

The cruel seasons continue to change.

Gli inverni si rincorrevano, scapicollandosi uno dietro all'altro, giungendo sempre prima e per troppo poco tempo.
La dolosa separazione aveva avuto gli stessi devastanti effetti che produce lo svezzamento di un bambino dal seno materno: il suo posto nel mondo viene usurpato, ciò che gli è caro strappato. Spaesatezza. Rabbia. Gelosia. Dolore.
Si sommavano una sull'altra, oscurandosi a vicenda e scambiandosi in modo del tutto imprevedibile.
Fino a soffocarlo. Si ammassavano arrivando ad un livello talmente elevato che gli pareva di avere una tregua da tutto ciò che lo assillava, mentre invece camminava in bilico su di un filo talmente sottile da essere solo il pallido miraggio di un sogno da cui si sarebbe presto svegliato.
E se non avesse voluto svegliarsi?
Bhè, quando ci accorgiamo di un'illusione, è assolutamente inutile continuare a ripetere come un mantra che non stiamo sbagliando, che tutto è vero, poichè ormai le nostre sinapsi si sono accorte dell'errore e continueranno a mostrarci la realtà finchè non ci ingnocchieremo ad essa, ormai stremati dall'affannoso combattimento la cui sorte era già scritta.

E quindi cadde nel vuoto...

Crying in a corner of that time.

Eppure è così dolce e rassicurante il fittizzio tepore di un'illusione. Perchè privarsene? Tutto tornerà come prima... tutto tornerà come prima...
Chiuse gli occhi e continuò a riperlo, le parole si lanciavano contro il muro eretto attorno al proprio cuore, senza riuscire a scalfirlo.
Tutto tornerà come prima. Tutto tornerà come prima. Tutto tornerà come prima. Tutto tornerà come prima. Tutto tornerà come prima.
Riaprì le palpebre e si osservò attorno: forse qualcosa era cambiato? O era solo la sua percezione della realtà ad essersi raddolcita?

Left alone, my tears dry up.

Si rialzò tremante dal pavimento, le lacrime che lasciò libere di fluire sul volto provato, il trucco che scivolava via assieme alla sua disperazione, attenuandola.
Si portò innanzi allo specchio e si truccò con enorme cura, stando attento ai particolari più piccoli. Si risistemò, asciugò le lacrime, le risegregò dietro a uno spesso strato di cipria ed uscì dal camerino, sorridendo ai fans, alla band, alle telecamere. Fingendo che tutto andasse bene, come aveva sempre fatto, come avrebbe continuato a fare...

...come gli aveva insegnato lui.
   
 
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