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Autore: mileybest    05/02/2010    4 recensioni
Il mio cuore è fatto di cristallo. Il cristallo è perfetto, splendente e difficile da rompere.
Quindi è quello che ho nel petto, un perfetto cuore di cristallo.
Genere: Thriller, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Antonella Lamas Bernardi, Patricia Díaz Rivarola
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Continuo costamente ad ammirarmi allo specchio. Accarezzando l'arma che,diciamo, ho preso in prestito.

Sorrido a questo pensiero,presta in prestito. Peccato che non farà mai ritorno al suo padrone. Rido della mia finta battuta.

Era tutto perfetto, e lei ha rovinato tutto.

Avevo tutto, ero bella, affascinante, una regina.

Una regina a cui tutti davano ascolto, che tutti temevano, tutti rispettavano, perchè sapevano che avrei potuto rovinare la vita a chiunque osasse sfidarmi.

Passo un dito sulla lama tagliente facendomi sgorgare una piccola goccia di sangue. Non mi importa del dolore, non me ne è mai importato.

La mia corazza è composta dal dolore, la mia vita è dolore.

Mi impongo di guardare il mio riflesso. Eppure sono tanto bella, bella e dannata.

Condannata a soffrire.

Oh papà. Caro, stupido, ingnobile papà. Non puoi nemmeno immaginare il mostro che hai creato quando sei andato via.

E mai lo saprai.

Stringo la lama fino a far diventare le nocche rosse per lo sforzo.

Tutta colpa di un padre, il genitore che dovrebbe accudirmi,ma che invece è andato via senza pensare a me.

E che non vorrò al mio fianco,mai. Da ora in poi lui non farà più parte di me.

Tanto, perchè mi devo disperare per rivederlo? Cosa ottengo se lo ritrovo? Niente.

Invece se oggi compio la mia vendetta, otterrò tutto. La mia vita ritornerà come un tempo, quando io e solo io ero the best.

Mi scappa un'altra risata.

Tu stupida,neanche immagini come la tua vita cambierà, ti dispiace? Chissà come mi guarderai, come mi implorerai.

Ma la tua voce sarà talmente irritante che, non ti lascerò il tempo di parlare.

Ti lascierò un secondo per guardarmi in faccia, e mostrarti come rido per il tuo dolore.

Nessuno sospetterà niente, nessuno verrà mai a sapere la verità. Nessuno,capito?

Oggi sarà la tua fine.

E per me sarà l'inizio.

Mi riguardo allo specchio. Capelli in ordine, occhi splendenti.

Questa volta risplendono davvero,perchè per qualche secondo proverò piacere, per un dolore più forte del mio.

Il mio sorriso si allarga di più.

Vedo il sangue lasciare una scia sul mio anulare.

Si, sarà perfetto,penso.

Perfetto come me.

Tutto quello che faccio è perfetto,quindi anche questo lo sarà.

Capirai che non avresti dovuto venire, ti ho lasciato tanto tempo per fartelo entrare in testa,non hai compreso e adesso pagherai.

Pagherai stupida papera.

Mentre mi pulisco il dito, noto quanto sia perfetto il mio sangue,cosi rosso e puro. Perfino il liquido che mi tiene in vita è perfetto, io sono the best of the best.

Oh padre, adesso che stai tornando ti aspetta una bella sorpresina.

Finito il mio scopo, ti vedrò e ti spezzerò il cuore, il tuo adorabile cuoricino. Penserai che ho un cuore di pietra,no papà.

Il mio cuore è fatto di cristallo. Il cristallo è perfetto, splendente e difficile da rompere. Quindi è quello che ho nel petto, un perfetto cuore di cristallo.

Sento già il sapore della vittoria, dolce.

Controllo il pugnale, è d'argento.

Appena l'ho visto ho capito che fosse giusto per me, è perfetto.

Adoro questa parola, perfetto. Non smetterò di dirla fino alla morte.

E da oggi la mia vita tornerà perfetta,come capirai papera patagonica.

E non mi dispiacerà per niente, anzi sarà bellissimo.

Mi lecco le labbra quasi a voler sentire il dolce sapore che prestò gusterò.

Guardo l'orologio. Bene, è ora.

Apro la porta e scendo piano le scale.

Controllo che non ci sia nessuno, la fortuna è dalla mia stasera. Sono tutti ad aspettare l'uomo che è quasi riuscito a spezzare il perfetto cristallo che compone il mio cuore. Quasi.

Esco in giardino e respiro a pieni polmoni l'aria primaverile.

Cammino attenta,stringendo il pugnale d'argento per il manico.

Eccoti,papero provinciale.

Sorrido, vedendoti uscire da casa di Matias, hai un aria cosi felice. E questa felicità sarà l'ultima emozione che proverai.

Ti sei fatta più carina di recente,ma sarai sempre il brutto anatroccolo che tutti conoscono.

Colei che arrivando ha rovinato tutto, ma che da domani farà tornare tutto come prima.

Mi nascondo dietro all'albero, ti fai sempre più vicina.

Respiro profondamente, ci siamo.

-Sorpresa- ti dico quando mi sei vicino, di spalle.

Non fai in tempo a girarti che ti infilo la punta del pugnale nella schiena.

Lanci un urlo di dolore. Sorrido.

Non doveva finire cosi,penso.

La lama ti entra dentro. Un altro urlo di dolore, il sangue comincia a scorrere.

Potevi semplicemente andartene via.

Giro il pugnale che ti è dentro,altro urlo.

Io ti avevo avvertito tante,troppe volte.

Ti tolgo il pugnale dalla schiena, lo vedo ricoperto di sangue. Ma guarda, è quasi come il mio.

Ti giri e hai la forza di fissarmi negli occhi.

Rido, stai soffrendo papera?

-Anto..Anto..nella- riesci a dire cercando di toccarti il punto in cui ti ho trafitto.

Rido,beandomi della tua sofferenza.

-Addio Patty- ti dico.

Tu ti stendi a terra continuando a fissarmi incredula.

Guardo la pozza di sangue.

Sento un emozione forte passarmi dentro, in ogni parte del mio corpo. Ecco la vendetta finalmente compiuta.

Il sorriso dal mio volto,però, inaspettatamente scompare.

Guardo il pugnale, la mia arma perfetta. Ricoperta di quel sangue che continua ad uscirti dalle vene.

Il pugnale mi cade a terra e i miei occhi si spalancano.

Il piacere che ho provato vedendoti soffrire scompare,cosi come è apparso.

Ti vedo li, inerme.

Mi metto tutte le mani fra i capelli.

Che cosa ho fatto? CHE COSA HO FATTO?

-Mio Dio-sussurro.

Che diavolo è successo? La pazzia ha preso il controllo su di me, ho davvero fatto questo?

No! Non può essere vero.

Mi controllo le guancie, le trovo bagnate.

Sto piangendo.

Il mio cuore comincia a battere forte, quasi volesse esplodere.

Sono un assassina.

Mi accascio al suolo, accanto al corpo di Patty.

Sono un assassina.

Cosa stavo pensando? Che credevo di risolvere?

Con una forza quasi sovroumana mi rialzo.

Non devo stare qui.

Corro, veloce come non sono mai stata.

Arrivo alla mia meta e busso freneticamente alla porta.

Mi apre Bruno e mi butto fra le sue braccia.

-Aiutami! Ti prego aiutami-

-Antonella? Che è successo?-

-Chiama qualcuno, chiama qualcuno presto!- Le lacrime continuano a sgorgare.

-Tranquilla, che è sucesso?-

-Patty-

-Che ha?-

-Non lo so, sta morendo- Bruno fa uno sguardo stupito.

-Che cosa..?-

-Chiama Leandro-

Mi fa entrare comincio a stringere un cuscino talmente forte che si sta spezzando.

è colpa mia, è solo colpa mia.

-Anto, ho chiamato,dov'è Patty?-

-Al parco- mormoro.

Lo sento dirglelo al telefono, di sicuro a Leandro.

-Bruno io...io non volevo,non volevo- mi metto la testa fra le mani-sta morendo per colpa mia!- Urlo.

Bruno viene, mi stringe fortissimo e piango sul suo petto.

Lo guardo negli occhi. Non sa cosa credere, nemmeno lui può credere che la ragazza che ama possa essere un assassina.

Ma è la verità, Patty sta morendo. E io la sto uccidendo.

-Bruno, non volevo-

-Perchè?- Bruno continua a ripetere questa parola, senza smettere. E io mi sento morire.

Bruno mi odia e tutti mi odieranno, quando sapranno.

Che cosa ho fatto?!!





-NO! NO! NO!- Urlo.

-Antonella, calmati, svegliati è solo un sogno- apro gli occhi e faccio dei respiri forti, tentando di calmare il mio povero cuore furioso.

-Che cosa?- Mi guardo intorno, sono nel garage di Bruno.

-Hai avuto un incubo? Scusa, non dovevo farti vedere un film dell'orrore ieri sera, però ti sei addormentata e credevo stessi bene-

Senza pensarci lo abbraccio.

Mi calmo sentendo il suo profumo.

Era solo un sogno, non ho ucciso Patty.

Santo cielo, Patty!

-Bruno, Patty dov'è?- Bruno mi fissa confuso.

-Credo a casa sua, perchè?-

-Devo parlarle, subito-

-Aspetta, non vuoi prima darmi un buongiorno come si deve?- Mi sorride malizioso.

Sorrido anch'io.

Ho fatto solo un sogno,anche se sembrava cosi vero.

-Buongiorno amore- gli dico prima di attaccare le nostre labbra.

Solo un sogno, per colpa di uno stupido film dell'orrore.





  
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