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Autore: monipotty    07/02/2010    4 recensioni
Per tutti coloro che si sono innamorati a prima vista della coppia Merlino/Freya e che non hanno potuto fare a meno di dire "Ma no!" alla fine della puntata "La signora del lago". PS: grazie dei consigli per che me ne da! Attenzione: per chi non avesse ancora visto la puntata, questa fic contiene spoilers
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Merlino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I miss you...

“Merlino! Dove sei stato? Mi stavo preoccupando!”

Merlino si guardò intorno con occhi spenti, spaesato. Era arrivato a casa e la voce che lo aveva fatto tornare in sé era di Gaius: ma come aveva fatto a far ritorno a casa? Non ricordava nulla del suo viaggio di ritorno: la sua ultima immagine era quella di una barca in fiamme che lentamente sprofondava nell’acqua limpida del grande lago che stava al centro del bosco fuori le mura di Camelot. Ricordava di non aver potuto fare a meno di guardare quella barca scivolare nell’ombra insieme a parte del suo cuore, ricordava le lacrime che gli erano scese lungo le guance. Poi il vuoto.

Gaius continuava a guardarlo senza riuscire a capire il perché di quegli occhi rossi di pianto, di quei segni che rigavano le guance del ragazzo che lui considerava come un figlio da tanto tempo. Merlino, ora, sentiva dentro di sé tanti sentimenti: disperazione, solitudine, rabbia... ma quello che più gli faceva male era il vuoto incolmabile che gli avvenimenti di quella notte gli avevano lasciato. Guardò Gaius. E Gaius si spaventò al vedere i suoi occhi blu: la gioia, la vivacità e l’energia che facevano brillare il suo volto ogni giorno, ora erano stati sostituiti dal dolore, un dolore immenso, che straziava atrocemente l’animo del ragazzo.

Fu allora che capì.

E Merlino capì che lui aveva inteso.

Nuove lacrime sgorgarono dai suoi occhi e Gaius lo avvicinò a sé, stringendolo in un forte abbraccio, senza dire nulla, perché il suo ragazzo si lasciasse andare, potesse dar sfogo al suo dolore, alla disperazione, alle lacrime. Si sentiva impotente.

Merlino pianse silenziosamente, stringendo con forza gli occhi per non continuare a rivedere il momento in cui lei che si era lasciata andare alla morte, il suo capo che lentamente si era reclinato indietro, i grandi e dolci occhi che si chiudevano, il suo ultimo respiro esalato. Il momento in cui lui aveva gridato al mondo il suo nome, come a richiamarla, a pregarla di tornare indietro, a invocare che lo portasse con sé, che non lo lasciasse solo. Ma quelle immagini ritornavano vivide, e le rivisse molte altre volte, ed ogni volta il suo dolore aumentava. Voleva morire, per poterla raggiungere e non lasciarla più, per poter vivere l’eternità con lei al suo fianco, senza più dolore, sofferenza, senza più bisogno di segreti. Sopraffatto dalla sofferenza fuggì dalle braccia del vecchio medico per lasciarsi cadere in ginocchio, tremante, le mani tra i capelli corvini, la testa che sembrava sul punto di esplodere, la bocca che continuava a ripetere il suo nome, che continuava ad invocarla...

Poi, prima di svenire, urlò ancora una volta il suo nome e tutto intorno a lui esplose, il dolore come gli oggetti, scagliando le schegge tutto intorno a lui e a Gaius.

“FREYA!!”

Non ho potuto fare a meno di scrivere questa piccola fic, l'episodio di ieri sera mi ha a dir poco sconvolta e Freya, dalla prima inquadratura che le hanno fatto, mi è subito piaciuta tantissimo. Non so se sono riuscita a rendere il dolore del povero Merlino, non avrei saputo come esprimerlo, è molto difficile descrivere il dolore. Se vorrete recensire, sarò ben felice di leggere i vostri commenti! Un bacio!

monipotty

  
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