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Autore: Noirechatte_    09/02/2010    2 recensioni
Dedicata a tutte le ragazze che hanno una cotta per Mello!
"Una giornata decisamente calda e umida incombeva sui ragazzi della Wammy’s House. Era un caldo appiccicoso, che si addentrava dentro i muscoli, ubriacandoli di una pesantezza che rendeva il minimo movimento uno sforzo insormontabile..."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, Mello
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[Salve a tutti. Questa è la prima fan-fiction che scrivo su Death Note, oltre ad essere la prima etero. I protagonisti sono Mello ed un personaggio che ho inventato. Senza pretese, vi invito solo a prenderla come una piccola pillola di dolcezza. Anzi, la dedico a tutti i fans che hanno una cottarella per Mello!]

 ~A hot and boring day.

Una giornata decisamente calda e umida incombeva sui ragazzi della Wammy House. Era un caldo appiccicoso, che si addentrava dentro i muscoli, ubriacandoli di una pesantezza che rendeva il minimo movimento uno sforzo insormontabile. Samantha era nella sua stanza, con le persiane leggermente accostate,tentando, invano,di rendere l’ambiente più fresco. Amava esprimere le sue emozioni tracciando linee delicate che lentamente prendevano forma sul foglio e nella sua mente. In quel momento stava disegnando un ragazzo seduto su una poltrona di pelle, con in mano una tavoletta di cioccolato fondente e con uno sguardo che si potrebbe definire in diverse maniere, ma lei stava puntando sulla sensualità. Oh,quel ragazzo aveva un nome:Era Mello, il ragazzo di cui si era innamorata. Si era proprio innamorata, lei ne era sicura al cento per cento. Aveva capito che non era un semplice amico, conoscendolo, osservandolo e esaminando le sensazioni che lui le procurava. E così aveva capito che era lui, quello che si cerca per una vita intera, che si sogna,che si brama e quant’altro. Dopotutto, quando si ha un quoziente intellettivo superiore alla media è impossibile sbagliare quando si hanno delle prove inconfutabili a disposizione, no?

Samantha poso la matita sul comodino, ripose il foglio nel suo album da disegno e decise di andare a fare  una passeggiata per togliersi di dosso quella cappa di calore insopportabile.

Sam odiava le giornate come quella, così calde, noiose e sfiancanti, perché presentavano ben poche attrattive,se non quella di sventolarsi con un foglio di carta il viso, cercando sollievo in questo. La ragazza camminava per i corridoi deserti dell’orfanotrofio e, tra uno sbuffo e qualche imprecazione, pensò bene di andare a vedere cosa stavano combinando Mello e compagnia.

La loro stanze non erano molto distanti l’una dall’altra ed arrivò a destinazione in un batter d’occhio.

“Ragazzi sono io. Posso entrare?” chiese esitante.

“Si, entra.” Rispose una voce che riconobbe immediatamente come quella di Mello.

Sam aprì la porta e si trovò davanti uno spettacolo che proprio non aveva previsto.

Sembrava che il suo disegno avesse preso vita e che adesso si stesse prendendo gioco della sua creatrice. Sì, perché dinanzi a lei si trovava proprio Mello, seduto su una poltrona che mangiava cioccolata. Non che questo fosse inusuale, anzi lo sarebbe stato trovarlo senza la consueta tavoletta, ma quello che era uguale al suo disegno era l’espressione del ragazzo. C’era una parola sola per descriverla:erotica, con tutti gli altri significati che questo termine si porta dietro, ossia indecente, sporca, maliziosa, tentatrice, oscena e tantissimi altri.

“Beh? Perché stai ferma lì? Entra stupida.”le disse Mello con uno sguardo leggermente confuso.

“O - ok.”rispose lei titubante. Quando lo aveva visto un brivido fra le sue gambe, l’aveva scombussolata, aveva fatto tremare tutto il suo corpo. Un po’ se ne vergognava dato che lui era proprio davanti a lei, ma per l’amor del cielo, era così maledettamente, incredibilmente, fottutamente eccitante.

“Che palle..Questo caldo mi fa venire il mal di testa.”sbottò Mello dando un morso al cioccolato.

Sam si sdraiò sul letto e rivolse lo sguardo al soffitto”Hai davvero ragione...Matt dov’è?” Le era sembrato strano non aver sentito nessun suono elettronico già da quando aveva aperto la porta.

“Ha detto che non aveva voglia di stare rinchiuso qui,ha preso la Psp ed uscito”. Mentre parlava, il ragazzo si era alzato e si era sdraiato accanto alla ragazza, incrociando le braccia dietro la testa.

Stettero, così, in silenzio. Erano talmente vicini che se uno di loro avesse allungato il braccio avrebbe potuto sicuramente sfiorare l’altro. Sam era tranquilla, ma contemporaneamente ansiosa:Amava stare in compagnia di Mello e non voleva perdersi neanche un secondo passato in sua compagnia; ogni volta che lo vedeva ridere o semplicemente sorridere, sapeva che la giornata sarebbe stata meno brutta; invece, quando lo vedeva triste e malinconico, la giornata sarebbe stata necessariamente molto più deprimente. Ma l’origine della sua ansia stava nelle parole non dette, negli sguardi non ricambiati e in un sentimento che non aveva mai rivelato. In quei minuti silenziosi, Sam decise di prendere alla lettera il “Se non hai mai tentato,non hai mai vissuto.”*, si fece coraggio e allungò una mano verso di lui. Si diresse tremante verso le guance, non pensò di possedere il coraggio necessario per compiere quel gesto, ma alla fine sentì la carne morbida del viso di Mello.

Lui si voltò a guardarla stupido, ma chiuse gli occhi e le permise di continuare con quelle timide e delicate carezze. Samantha si diresse verso il profilo diritto del naso,accarezzò con il dito indice il bordo delle narici, sentendo il respiro leggermente affannoso del biondo. Era così bello per lei poterlo finalmente toccare, che credette di star toccando un Mello appartenente al mondo onirico. Esitò un momento prima di toccare le labbra sottili, ma poi, come dotata di un'intraprendenza sconosciuta, lo fece.

Partendo da sinistra, cominciò ad accarezzare con delicatezza il labbro superiore,poi cominciò da destra a toccare l’inferiore. Mello aprì gli occhi e si voltò per guardarla negli occhi. Ancora una volta non le disse niente, ma si limitò ad avvicinarsi un po’ alla volta verso il viso della ragazza e le diede un bacio delicato, forse anche timoroso, a fior di labbra.

Sam si sentì come davanti alle porte del paradiso e per la felicità, un piccolo groppo prese vita nella sua gola. Lei si limitò a ricacciarlo indietro e sorrise sulle labbra di Mello, mentre lui si metteva sopra di lei, che lo stringeva forte per poi riprendere a baciarla, in modo più sicuro.

La ragazza schiuse un po’ le labbra, permettendo a Mello di approfondire il bacio. La sua lingua si muoveva lentamente e sapeva di cioccolato, era dolce, era buona, era unica. Samantha accarezzò i capelli di lui, prendendo una ciocca per volta e la percorrendola dolcemente, stringendola fra il pollice e l’indice. Continuarono così per un po’, dolcemente,senza la fretta e l’urgenza che la ragazza credeva che ci sarebbe stata in un loro ipotetico primo bacio, ma almeno una volta si era sbagliata...Probabilmente l’Amore addolcisce tutti. Quando smisero di baciarsi, non sciolsero l’abbraccio, ma continuarono a guardarsi e a farsi qualche carezza, in silenzio:Non c’era bisogno di parlare, perché ha volte è proprio vero che uno sguardo conta più di mille parole.

Forse per il caldo o perché gli piaceva stare abbracciati-molto più probabile -i due ragazzi si addormentarono. Al loro risveglio, Matt era già tornato ed ipotizzava che avessero fatto chissà quali sconcerie e Sam rise di cuore vedendo Mello che minacciava di buttargli la Psp nel cesso e nel frattempo pensava che le giornate calde e afose potevano essere tutt’altro che noiose!

The End.

  
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