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Autore: Bec77    12/02/2010    5 recensioni
Ramses non riusciva a dormire quella notte. Si alzò dal letto non sapendo dove andare, e comiciò a girovagare per la casa completamente deserta. Meditò per un attimo se svegliare o no la servitù per fargli preparare qualcosa da mettere sotto i denti, ma liquidò quel pensiero con una scrollata di spalle. Fu quando vide la luce delle candele accese provenire dalla stanza di Yuri che, finalmente, seppe cosa avrebbe fatto quella notte.
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In cerca di conforto


Ramses non riusciva a dormire quella notte. Si alzò dal letto non sapendo dove andare, e comiciò a girovagare per la casa completamente deserta. Meditò per un attimo se svegliare o no la servitù per fargli preparare qualcosa da mettere sotto i denti, ma liquidò quel pensiero con una scrollata di spalle. Fu quando vide la luce delle candele accese provenire dalla stanza di Yuri che, finalmente, seppe cosa avrebbe fatto quella notte.
Sogghignò e si guardò attorno, attento a captare, nel caso, la presenza di qualcuno. Quando non notò nemmeno un'ombra fuori posto, sorrise soddisfatto e si avvicinò a passi felpati sempre più alla porta, ringraziando gli dèi per avergli tolto dai piedi anche quel Rusafa. Per fortuna anche le più volenterose e innamorate guardie del corpo avevano bisogno di dormire, ogni tanto.
Quando arrivò davanti alla porta, con un'abile e velocissima mossa ne afferrò un'anta e la tirò di più verso l'esterno, spiando poi all'interno stando attento a non farsi vedere. Notò che Yuri era intenta a rigirarsi nel letto, dalla forma rettangolare e sicuramente insolita per lei, abituata forse a qualcosa di più morbido e confortevole. "O alle braccia di quel Mursili..." pensò leggermente irritato Ramses, prendendo un profondo e silenzioso respiro.
Facendo attenzione a non far rumore, scostò ancora di più un'anta della porta e poi richiuse entrambe dietro di sé. Si buttò un'occhiata oltre alle spalle, attento alle mosse di Yuri: la ragazza sembrava dormire, nonostante tutto quello che era successo. Più rilassato, a quel punto, camminò fino al letto della ragazza e si sedette sul lenzuolo, rimanendo a fissarla per un po'.
Ramses non aveva nessuna intenzione di svegliarla. Voleva solamente rimanere a guardare il suo volto disteso almeno nel sonno, si disse, ma proprio in quel momento Yuri cominciò ad agitarsi, in preda agli incubi.
- No! No, il mio bambino... Il mio bambino...! - diceva agitandosi, tendendo le mani verso l'alto in cerca d'aiuto.
Ramses deglutì e le prese le mani, tentando di riportarle lungo i suoi fianchi.
- Yuri, calmati. Sei al sicuro ora, ed è al sicuro anche il tuo bambino. Calmati, per gli dèi! - le disse prendendola per le spalle e abbracciandola; era vero, il suo bambino ora era al sicuro, probabilmente fra le braccia di qualcuno che lo avrebbe amato per sempre. Yuri, però, continuava ad agitarsi. Ad un certo punto, fra le frasi sconesse e i singhiozzi, Yuri gridò anche il nome di Mursili.
- Il bambino... Il bambino! Kail, il nostro bambino! - diceva mentre cominciava a piangere. Ramses strinse i denti e la presa su di lei, affondando il viso fra i suoi capelli neri.
- Dannazione, Yuri. Mursili non è qui, ora... - Però c'era lui.
Scostò il viso dal suo e le guardò il viso rigato dalle lacrime. Con uno strano groppo in gola e un dolore al petto, Ramses le prese il mento fra le dita e avvicinò le proprie labbra alle sue, baciandola.
Yuri smise all'istante di urlare. Mormorò ancora qualche frase, ma con sorpresa Ramses si accorse che lei stava ricambiando il bacio. Spalancò un attimo gli occhi, stupefatto, ma non accennò a rompere il contatto fra le loro labbra e le loro lingue. Li richiuse appena notò che Yuri, in realtà, stava ancora dormendo, e che sicuramente quello che nel sogno stava abbracciando e baciando non era lui. A confermarlo, non appena con uno schiocco interruppe il bacio, fu il nome sussurrato proprio da Yuri, che nell'impeto aveva passato le proprie braccia attorno al suo collo e ora aveva appoggiato la testa sulla sua spalla destra.
- Kail... - sussurrò.
Ramses, mordendosi un labbro, sciolse l'abbraccio in cui lo aveva legato e la fece stendere di nuovo sul letto. "Almeno si è calmata." si disse per consolarsi, sorridendo amaramente. Ma tornò immediatamente serio, e i suoi occhi brillarono di decisione alla luce delle candele. "Yuri, quando sarai la mia regina non permetterò a nessuno di strapparti via dalle mie braccia; non commetterò lo stesso errore di Mursili..."

Quando Yuri avvertì i passi di Ramses allontanarsi e la porta della sua stanza chiudersi nuovamente, finalmente si permise di aprire gli occhi. Si portò entrambe le mani alle labbra e le coprì, stringendo gli occhi senza emettere un solo lamento. "Perdonami, Ramses..." pensò con le lacrime agli occhi.
Quando si era svegliata dall'incubo e aveva avvertito le sue braccia attorno a lei e il calore del suo corpo, e del suo bacio, non aveva potuto resistere. Ma non era stato giusto sfruttarlo a quel modo per lenire il suo dolore e la sua solitudine, prendendolo in giro a quel modo.
E pregando per il suo perdono, Yuri Ishtar si addormentò.

* * *

Note: Ho sempre desiderato, da quando ho letto il manga in inglese, di scrivere una Ramses/Yuri. E finalmente, sconfiggendo addirittura il mio blocco dello scrittore, ce l'ho fatta! La tentazione di chiamarla "Into the night" al posto che "In cerca di conforto" era forte, però: dopotutto, devo tutto a un amv Ramses/Yuri, una specie di full immersion nei momenti che vedono coinvolta questa coppia nel manga *__*
   
 
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