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Autore: adry91    12/02/2010    11 recensioni
Edward ha lasciato Bella in New Moon e non è non e mai più tornato. Gli anni passano e anche i decenni, ma due anime sono ancora tremendamente legate tra di loro perché il tempo possa cancellare ciò che l’amore ha creato. Cosa succederà se un giorno Bella dovesse rincontrare quella che aveva considerato fin dall’inizio al sua famiglia? E i Cullen e soprattutto Edward come reagiranno quando scopriranno che Bella è ancora la diciottenne che avevano lasciato? P.S. Bella non è un vampiro, ma non è comunque umana. Oltre i vecchi, ci saranno anche nuovi personaggi.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stephenie Meyer

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stephenie Meyer. Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

 

 

Eccomi qui con un’altra storia. So che ne ho già in corso un paio, ma mi è venuta l’ispirazione e ho deciso di postarla lo stesso. Ovviamente mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate e se vale la pena continuarla. Posso solo dirvi che ci sarà molto mistero e un sacco di cose da scoprire. Inoltre ci saranno anche alcuni nuovi personaggi. Un bacione e buona lettura a tutti.

 

 

Capitolo 1

Prologo

 

POV BELLA

 

 

 

- Tu non sei la persona giusta per me, Bella. Vorrei chiederti un favore, però, se non è troppo – mi chiese.

- Tutto quello che vuoi – gli giurai.

- Non fare niente di insensato o stupido. Capisci cosa intendo? Ovviamente penso a Charlie. Ha bisogno di te. Stai attenta a ciò che combini...fallo per lui – mi disse.
- Lo farò - sussurrai.
- In cambio, ti faccio anch'io una promessa. Prometto che è l'ultima volta che mi vedi. Non tornerò. Non ti costringerò più ad affrontare una situazione come questa. Proseguirai la tua vita senza nessuna interferenza da parte mia. Sarà come se non fossi mai esistito – mi comunicò.

 

 

 

E l’aveva mantenuta, aveva davvero mantenuto quella promessa a dispetto delle mille altre che, invece, non ero stato in grado di mantenere.

Se ne era andato, così, dall’oggi al domani e si era portato via tutto: la mia felicità, il mio cuore, la mia voglia di vivere, ma anche la mia famiglia perché questo era quello che la sua famiglia era diventata per me.

Non ho più visto, ne sentito parlare dei Cullen dal quel giorno. E da allora di tempo ne è passato davvero tanto e tante cose sono successe, tante le cose che sono cambiate.

Mi alzo e mi dirigo allo specchio facendo riflettere la mia immagine.

Vedo il viso di una ragazza, ma mi basta poco per scacciare quell’immagine e rifletterne un’altra, come se quello fosse un gioco.

Posso vedere riflessa nello specchio l’immagine che preferisco. E mentre fino a qualche secondo fa lo specchio rifletteva il viso di una ragazza adesso riflette una farfalla dalle ali bianche, forse ciò che vorrei davvero essere.

In genere la vita di una farfalla è abbastanza breve, varia da qualche giorno a una settimana o due e, solo in alcuni casi, può raggiungere il mese di vita. Ecco perché vorrei tanto essere una di queste, invece, sono destinata a vivere per l’eternità, quell’eternità che in passato desideravo, ma che adesso rinnego con tutte le mie forze.

Continua a guardarmi allo specchio e di fronte a me la farfalla dalle ali bianche è sparita per fare posto alle rughe di una vecchia e poi ancora alla lingua biforcuta di un serpente.

Posso diventare ciò che voglio, posso mostrarmi sotto qualsiasi spoglia, non per niente la capacità di mutare d’aspetto e di dimensione è una delle caratteristiche principali tipiche dell’essere che sono diventata.

Anche se spesso mi diverto a mostrarmi nei più strani travestimenti il mio aspetto normale, anche se nel mio caso non credo ci sia più nulla di normale, è quello di una ragazza bellissima ed eternamente giovane rinchiusa per l’eternità in un corpo da diciottenne.

La mia pelle già chiara in precedenza è adesso diventata talmente chiara da sembrare perlacea ed è capace di risplendere lievemente al buio mentre i miei occhi hanno perso quel colorito cioccolatoso che li contraddistingueva, per lasciare il posto a due pozzi color ghiaccio dentro i quali specchiarsi.

Ghiaccio perché è il grigio il colore che mi è stato affibbiato.

Il grigio è il colore della nebbia, dell'ombra e del crepuscolo, dell'eleganza e della distinzione. Indica incertezza, purezza, franchezza, sensibilità, superficialità, mancanza d'autostima e un’intelligenza notevole, ma allo stesso tempo un carattere inflessibile che tende a giudicare severamente gli altri. Designa una persona solitaria che cerca di tenersi a distanza dalla confusione e in generale da tutto ciò che succede, una persona un pò introversa che può sembrare fredda, inavvicinabile, poco cordiale, timida e chiusa, una persona che ha paura di affrontare la vita. Il grigio simboleggia quella personalità che teme l'imprevisto e gli stimoli esterni che detesta il compromesso e che non accetta di lasciarsi coinvolgere, ma anche una personalità che ama la verità ed è piena di speranza.

Mi è stato affibbiato questo colore proprio perché ogni essere della mia specie deve essere contraddistinto da un colore che rappresenti il suo carattere, il suo modo di essere e quale migliore colore del grigio per me?

Ho imparato nella mia vita da umana che non c’è nulla di impossibile, che tutto ciò che tutti credono sia leggenda in realtà non lo sia, ho imparato che nel mondo umano ci sono creature che di umano hanno ben poco.

Ho conosciuto i vampiri, creature che tutti definiscono leggendarie, ma che esistono davvero, anche se sono assai diversi da come le convenzioni sociali li dipingono.

Ho conosciuto i licantropi, anch’esse creature rappresentate nelle leggende, ma anche stavolta ho scoperto con mia grande sorpresa che la leggenda non era altro che la realtà.

Mi sono sentita inadeguata per un sacco di tempo, sentendomi sbagliata perché sembravo essere l’unico essere umano ad essere attirata da persone che di normale non avevano nulla, mi sono sentita sbagliata perché ero l’unica a non trovare affinità con le persone “normali”, sbagliata perché io non stavo bene se non in compagnia di creature fantastiche o di ragazzi con caratteristiche soprannaturali.

Dopo aver scoperto dell’esistenza di queste creature leggendarie, inconsapevole di quanto la mia esistenza facesse parte di un disegno più grande di me, avevo creduto di aver visto tutto, ero arrivata a credere che nulla avrebbe mai più potuto sorprendermi, ma anche stavolta mi sbagliavo.

Fu proprio allora che venni a sapere cosa in realtà io fossi e restai completante sbigottita quando venni a sapere che il destino aveva in serbo per me un futuro molto diverso da quello che immaginavo.

Mi fu spiegato tutto e solo in quel momento mi resi conto come il mondo non è assolutamente quel posto sicuro e normale che vuole apparire, ma che al suo interno ci sono meccanismi e creature che credevo davvero fossero solo frutto della fantasia degli uomini.

Mi ritrovai di fronte ad una donna che mi spiegò la mia storia, o meglio, che mi spiegò il perché io ero stata destinata a quello che di lì a poco sarebbe diventata la mia nuova vita.

Esistono luoghi avvolti da un misterioso alone di magia, non visibili al normale sguardo dell'uomo, celati tra le acque trasparenti di fonti e di sorgenti o tra il vento impetuoso e sottile che fruga tra le foglie dei boschi.

Dissimulati con la linea dell'orizzonte o mascherati sotto i nostri piedi, tra le fronde di un maestoso albero o tra l'acqua cristallina di una piccola cascata montana.

Spazi dove le cose invisibili si svelano all'improvviso, dove il tempo è infinitamente possibile, dove non esistono limiti alla meraviglia e allo stupore.

Universi che esistono al di là dei nostri normali sensi, oltre il tutto.

Sono i luoghi dell'incanto e dell'ispirazione, i mondi fantastici, ma allo stesso tempo reali dove vivono o dovrebbero vivere quelli come me.

Mondi paralleli senza nome, chiamati semplicemente “mondi di mezzo”.

E io, Isabella Marie Swan, da, ormai, centocinquanta anni faccio parte di questi mondi.

 

 

Cosa sarà diventata Bella?

 

 

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