La mia vicina di casa ha i capelli rossi- non rossi come Anna dai capelli rossi o Pippi Calzelunghe, ma come la fiamma di un fiammifero che bruciando non si consuma mai.

Ecco, si. La mia vicina di casa ha la testa di un fiammifero.

Ha più o meno l'età di mia madre e non ci conosciamo personalmente, solo un "Ciao" quando ci incontriamo per le scale del palazzo.

Era un "Ciao" quando avevo le treccine sfatte, era un "Ciao" quando avevo i capelli lunghi come quelli di una bambola di porcellana e il faccino rotondo.

La mia vicina di casa è strana, perchè vive da sola, ha un sacco di orecchini d'oro e porta lo scooter con il casco slacciato.

No, in realtà non vive da sola.

A volte la vedo con un'altra donna:anche lei ha più o meno l'età di mia madre, ma ha dei lunghissimi capelli d'argento raccolti in uno chignon.

Quando sono insieme mi salutano con un "Ciao" e un sorriso.

Non ci avevo mai fatto caso a quel sorriso, fino a qualche tempo fa- per le bambine è quasi naturale esser salutate con dei sorrisi dagli adulti.

Però, anche mentre crescevo, quand'erano insieme mi salutavano sempre con un sorriso- e non capivo perchè.

Poi un giorno ho capito- ho capito tutto.

Crescendo ho imparato a tagliarmi i capelli, a preferire indumenti larghi, a disdegnare le cose appariscenti.

Semplicemente, la mia vicina di casa sapeva tutto prima di me.

Adesso, ogni volta che passo con la mia ragazza per mano, la mia vicina di casa ci sorride e ci saluta dicendo "Ciao, ragazze."