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Autore: Memento_B    14/02/2010    2 recensioni
Dominique per la prima volta nella sua vita aveva osato qualcosa. Non poteva temere nulla, perfino l’idea di un rifiuto era totalmente irrazionale. Mentre si rivestiva, pensava all’audacia che aveva avuto quel pomeriggio, quando aveva dato una svolta straordinaria alla sua vita.
Lei. Dominique Weasley, quinto anno, riservata e amante dell'arte. Lui. James Potter, settimo anno, popolare ed esuberante. Stessa storia, stessa famiglia, stesso sentimento.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Missing moments'
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Prologue

 

Dominique Weasley aveva sempre saputo di essere una ragazza particolare, diversa dalle altre, e ne andava estremamente fiera. No, non aveva la presunzione di essere diversa dalla massa come tanti altri ragazzi e ragazze, che per quanto tentassero di essere o apparire diversi alla fine rimanevano sempre e solo parte integrante della folla di anime che disprezzavano.

Dominique non disprezzava assolutamente le persone cosiddette “normali”. Era solo consapevole di quello che era, sapeva di essere veramente diversa.

Aveva quindici anni. Fisicamente assomigliava molto a sua madre, Fleur Weasley, e a sua sorella, Victoire. Era una bellissima ragazza, nelle sue vene scorrevano anche gocce di sangue di Veela. Più alta delle altre ragazze, aveva forme sinuose e lunghi capelli biondi dalle sfumature argentee. Solo gli occhi non erano identici a quelli della madre e della sorella. Gli occhi li aveva ereditati dal padre, Bill Weasley, ed erano marroni.

Appariva come una ragazza di indole mite, una di quelle persone che non avrebbero mai e poi mai violato una regola o fatto qualcosa di vietato. Taciturna e sempre chiusa in se stessa, non amava parlare, tant’è che prima di iniziare Hogwarts proferiva parola solo se strettamente necessario. Non le piaceva nemmeno esprimere le sue emozioni, confidare a qualcuno i suoi pensieri.

Le sembrava di infangare i suoi sentimenti esprimendoli con le parole. C’era solo un modo per conoscere ciò che passava per la testa della ragazza, quel modo era la sua unica valvola di sfogo, una via di fuga dalla realtà, l’unica cosa in cui osava.

I suoi sentimenti lei li esprimeva sottoforma di note musicali, di colpi di pennello su una tela, di tracce di inchiostro su un pezzo di pergamena. Lei era un’artista nel senso più puro del termine, padroneggiava tranquillamente qualsiasi forma d’arte, che fosse essa iconografica o musicale. Suonava il pianoforte sin da quando aveva cinque anni, componeva lei stessa i brani. Si lasciava trasportare dalle emozioni e componeva melodie incantevoli, dipingeva quadri straordinari, scriveva in modo strabiliante.

Era ben consapevole del suo talento, che coltivava da sempre e continuava a migliorare, in cerca della perfezione. E per raggiungere la perfezione aveva bisogno di conservare intatte le sue emozioni per poterle esprimere nelle migliori dei modi.

L’artista è guidato dal sentimento, sosteneva, è il sentimento stesso l’anima di ogni forma d’arte, perché altrimenti l’arte perde il suo fine principale e non trasmette nulla.

Dominique viveva per l’arte e per trasmettere emozioni. Non era brava a scuola, non era brava a socializzare, non aveva molti amici, ma se quello era il prezzo da pagare per esprimere l’arte lo pagava volentieri.

I suoi unici amici erano i suoi soli parenti, ma solo con cinque di essi aveva un rapporto più profondo. Sebbene non approvasse l’atteggiamento di Victoire, non poteva non volerle bene e stimarla come donna. Era ormai una donna, ed era sposata da qualche mese con Teddy Lupin. Nonostante questo, il suo carattere non era cambiato. Molto vanitosa, ma anche nata per provocare disastri.

Louis era suo fratello, più piccolo di un paio di anni. Lui non aveva preso nulla dalla madre, ma sua nonna Molly ripeteva sempre quanto assomigliasse al padre. Fondamentalmente, era anche lui un ragazzo tranquillo, era sempre il primo a vedere un quadro della sorella, a leggere un suo scritto o a sentire una sua melodia. Lui e Dominique non avevano mai parlato a lungo, a dir la verità le loro chiacchierate avevano fine dopo pochi secondi, eppure nessuno conosceva Dominique quanto il fratellino.

Rose Weasley e Lily Potter, sue cugine, erano quelle che più si avvicinavano al concetto di “migliore amica”. Rose e Lily erano sempre presenti nella vita di Dominique e la ragazza conosceva tutti i segreti delle due. Erano inseparabili, sebbene di età diverse.

Ma la persona a cui Dominique era più legata era senza dubbio lui, James Sirius Potter. Dominique aveva sempre amato James, nonostante egli fosse suo cugino. E sapeva che lui ricambiava il suo sentimento. Entrambi sapevano che il legame che li univa era qualcosa di più della semplice amicizia o di una effimera parentela, convivere con tale sentimento non era nemmeno difficile. Per entrambi era una cosa naturale, non c’era nemmeno bisogno di confessarlo, entrambi sapevano perfettamente di essere corrisposti. Ma nessuno dei due aveva mai avuto il coraggio di infrangere quel legame di sangue per primo.

O almeno così fino a quel momento.

Dominique per la prima volta nella sua vita aveva osato qualcosa. Non poteva temere nulla, perfino l’idea di un rifiuto era totalmente irrazionale. Mentre si rivestiva, pensava all’audacia che aveva avuto quel pomeriggio, quando aveva dato una svolta straordinaria alla sua vita.

Era un sabato pomeriggio come tanti altri, lei e Lily erano nel giardino e chiacchieravano tranquillamente. Aspettavano Albus, fratello di Lily e di James, per trascorrere il solito finesettimana.

Quando Albus arrivò e Lily gli chiese senza una buona ragione che fine avesse fatto James, il cuore di Dominique sobbalzò. E quando Albus le rispose che era nella sua camera, da solo, intenzionato a non uscire o a vedere chiunque per un motivo sconosciuto, Dominique capì cosa doveva fare.

  
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