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Autore: GirlJackson    16/02/2010    1 recensioni
Questo racconto è tratto da 1 storia che è successa a me:un tipo molto strano che diceva di essere magico...beh,starete a vedere!Intanto sto capendo un pò di cose di questo forum eheheh grazie...
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Mi chiamo Erika,e fino a qualche tempo fa vivevo in una città molto affollata,grigia e triste.

Non sono mai stata un'adolescente convinta e sicura, sono sempre stata chiusa e timida,non mi piacevo,

mi odiavo totalmente;inoltre vivevo con dei genitori

adottivi molto esigenti,qualunque cosa facevo,a loro

non piaceva,e non mi mandavano nemmeno a scuola!

Una sera ero come al solito,di nascosto(nel computer preso dal mio vero padre)

e stavo su una chat molto carina che avevo scoperto di recente.

Stavo pensando di spegnere,quando vidi un avatar molto buffo,

simile a un pagliaccio:cilindro,fiocco e bastone,ma gli mancava il nasino rosso;si chiamava Berniea.

Vedevo che parlava con altri avatar dando del lei,così lo presi in privato e gli chiesi perchè;mi rispose:

-Salve-.

Poi scrisse ancora:

-Lei è una terrestre,vero-?

Io risposi di sì e scrissi:

-Scusa,ma anche tu lo sei- E mi misi a ridere davanti allo schermo.

-No,io non sono uno di voi,mi connetto tramite un mio grande potere;-

Io scrissi ancora:

-Ok,ok,oggi per fortuna sono in vena di questi scherzi.-

-Io sono un cappellaio magico.-

Spensi il computer,ma non per mio volere,

per la mia matrigna Eleonora che continuava a chiamarmi da sotto.

Io il computer non glielo avevo mai fatto vedere a lei, ero certa che mi avrebbe messo in punizione,o peggio, mi avrebbe preso a botte.

Andai di sotto,e Eleonora mi mandò dalla vicina soprannominata da me"Rina la pettegola"

a chiederle se voleva mangiare da noi,e già all'idea stavo per scoppiare a piangere; insieme loro due non facevano altro che parlare

alle spalle di tutti, compresa me.

Quella sera allora,Rina mangiò a casa nostra,

e dopo la cena Eleonora mi urlò di andarmene a letto,

cosa che non feci affatto:spiai le due pettegole per vedere che dicevano questa volta.

-Ah,Eleonora,oggi quella mi ha proprio spaventato.-Disse Rina,calma;

-Quella chi?Erika?-

Eleonora rideva :-Ormai lo sai che è brutta,che ci devi fare?-

Io mi ritirai a letto,l'inizio di quel dialogo già era troppo per me.

La mattina seguente mi svegliai con una bella bastonata in testa:

-Allora!? Sono tre ore che ti chiamo!Vai subito al mercato prima che chiuda!-

Mi alzai e guardai la finestra:

- Ma...piove...-

-E allora? Cambiati e vai!Ammesso che la roba ti stia ancora addosso!-

Così dicendo,uscì e chiuse la porta.

Io mi cambiai:

-Scusa,ma dove sono gli ombrelli?-

Lei rise:-Ah,cara,niente ombrello.Così impari a fare la pigrona!-

-Ma sono solo le otto del mattino!-

Il mio patrigno fece cenno di sì alla moglie,poi venne verso di me e mi tirò uno schiaffo:

-Forza,cammina! Sei petulante!-

Io corsi fuori,non volevo più vederli;

avevo sempre in mente di scappare,ma dove andavo? dove trovavo conforto?
  
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