Fanfic su artisti musicali > The GazettE
Ricorda la storia  |      
Autore: LADY_youkai    18/02/2010    9 recensioni
Nessuno lo direbbe mai, ma ti da fastidio quando la gente ti guarda, e invece ammirarti è il mio passatempo preferito, soprattutto nel sonno, quando le tue difese protettive crollano e il tuo modo di fare scontroso svanisce dal tuo volto. Quella notte ho pensato che tu fossi davvero troppo, per me.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Reita, Ruki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
rr

Non avete idea di quanto tempo ci abbia messo a scriverla! Ogni due righe mi fermavo perché perdevo l'ispirazione ...è stata una cosa orribile çOç Oltretutto non sono per niente soddisfatta!! Ma ci ho messo troppo tempo per scriverla, quindi adesso resta qui e senza essere stata nemmeno riletta è_é

Consapevole del fatto che  gli unici commenti saranno (nel caso) solo insulti

Buona lettura (come no =___=""" )

One year, three months, four days


Mi incammino con passo deciso verso il camerino. Ruki è stato categorico

-Devi vedere se vestito così vado bene-

Probabilmente non ha ancora capito che con qualsiasi cosa addosso lui sta bene e che per me resterà sempre bellissimo, ma per lui ogni minimo particolare è importante, e non posso di certo contraddirlo, soprattutto prima di un concerto così importante, siamo già tutti abbastanza tesi

-E se ti dicessi che stai male?-

-Che domande! Mi cambio!-

Il mio giudizio è sempre stato fondamentale per lui, soprattutto dopo quello. Quanto è passato?

Un anno, tre mesi e quattro giorni.

Sorrido e un po' arrossisco al pensiero di quella sera: da quel giorno, il mio mondo è cambiato. Il centro di tutto è diventato lui, con i suoi capricci e le sue riflessioni incomprensibili che gli assillano la mente. Quando arrivo davanti alla porta, busso, in attesa di una risposta

-Chi è?-

-Sono io-

-Entra-

Abbasso la maniglia ed entro nella stanza.

E' un attimo: il suo sguardo un po' corrucciato che guarda il mio, quel piccolo corpo avvolto da una camicia (oserei aggiungere simil-tovaglia) larga, i pantaloni neri attillati...

Possibile che sia bellissimo anche vestito così?

-Allora, che dici?- Si volta, osservando la sua figura riflessa nello specchio proprio davanti a lui: non sembra convinto della scelta, eppure io non trovo nulla di più adeguato. Mi avvicino verso di lui, sorridendo, studiandolo -Ovviamente è per la seconda parte, mica esco conciato così, prima-

Deve sempre giustificarsi, anche quando non ce ne è bisogno

-Anche perché osa tu uscire con dei vestiti diversi da quelli del video, Kai ti ammazza-

-Appunto- Si aggiusta la camicia, continuando a osservarsi -Allora?- Sembra molto più piccolo con quella cosa enorme addosso, ma se glielo dico mi uccide senza pensarci due volte. Mi osservo attorno, cercando quel piccolo particolare che lo rende ancora più bello.

Ed eccolo.

Vado in direzione di quell'oggetto e, senza pensarci due volte, gli faccio indossare gli occhiali che fino a due secondi fa erano appoggiati sul tavolino. Gli abbraccio la vita e lo stringo a me

-Ecco, ora sei perfetto- Arrossisce a abbozza un sorriso, anche se cerca di nasconderlo. Ha sempre paura di mostrare i suoi sentimenti agli altri, lo fa sentire nudo e vulnerabile.

E' questo quello che mi avevi detto, giusto? Una di quelle poche volte che ti sei aperto davvero: perché, è strano...sebbene io e te stiamo assieme (anzi, prima di tutto amici) a volte mi tratti come un estraneo.

E non c'è niente mi fa stare peggio.

Inizio a baciargli il collo e posso vedere chiaramente attraverso la sua immagine nello specchio la sua eccitazione

-Rei...no...-

-Uffa, perché ti lamenti sempre?-

-Ma se gli altri...-

-Tanto lo sanno!- Aggrotta le sopracciglia, e lo vedo mentre mi fissa con uno sguardo di rimprovero

-Un conto è sapere, un altro è vedere- La paura di essere giudicato, in fondo, ha sempre fatto parte di lui, nonostante dica ogni volta che "non gli importa il parere degli altri". Sorrido amaramente, mentre le mie labbra si allontanano dalla sua pelle. Lui nota la mia espressione credo, perché si addolcisce e subito dopo mi guarda con un'espressione preoccupata. Appoggia le mani sulle mie e mi parla attraverso quello specchio.

Questo stupido specchio

-Ryo...lo sai che non mi vergogno di noi due, è solo che...- Annuisco, gli sussurro che lo so, che va tutto bene, però la verità è che non è così.

Vorrei semplicemente girare con lui mano nella mano alla luce del sole, senza fare attenzione alle parole quando sto con degli sconosciuti, non preoccuparmi di mentire.

Però so che non ci è concesso, ho imparato a conviverci dopo tutto...

I miei pensieri vengono interrotti dal suo sguardo: si è voltato, mi guarda preoccupato

-Scusami- Sorrido: quando metti quel broncio, non posso arrabbiarmi con te, anche perché non lo sono, in effetti... mi abbasso e tocco il suo naso con il mio, soffiando appena sulle sue labbra morbide

-Non scusarti quando non devi-

Anche quel giorno, non sei riuscito a non farti scappare quella parola dalla bocca, mentre le lacrime ti sgorgavano dagli occhi, il tuo piccolo corpo rannicchiato sul pavimento, in attesa di una mia reazione, di una mia respinta, che non è mai avvenuta.

Accettarlo, non è stato semplice.

Accettare di amare te, men che meno: eri tutto l'opposto di quello che cercavo in una persona, oltre per il fatto di essere uno dei miei migliori amici.

Ma per il bene di tutti, ho taciuto.

Ma quando quella sera eri venuto a casa mia con gli occhi consumati dalle lacrime, le guance arrossate, tutto è cambiato.

E abbiamo iniziato a vivere ancora.


Appoggi le tue labbra sulle mie, regalandomi un bacio, che mi lascia stranamente perplesso

-Ti amo- E' così strano sentirtelo dire, non me lo dici spesso, e ogni volta che questo accade, si illumina il mondo.

Il mio mondo

-Anche io- Ti stringo a me mentre continuiamo a baciarci, incurva appena la schiena per far aderire completamente i nostri corpi.

Tu mi prendi in giro quando dico che siamo un'essenza sola, ma è così.

Con te mi sento completo.

Mi stacco dalle tue labbra, causandoti un piccolo lamento: è così bello guardarti...

-Che c'è?- Nessuno lo direbbe mai, ma ti da fastidio quando la gente ti guarda, e invece ammirarti è il mio passatempo preferito, soprattutto nel sonno, quando le tue difese protettive crollano e il tuo modo di fare scontroso svanisce dal tuo volto. Quella notte ho pensato che tu fossi davvero troppo, per me. Ti sorrido e ti bacio la punta del naso. Riprendo le sue labbra senza troppi permessi, stendendolo sul divanetto poco distante da noi, noncurante delle sue lamentele sul fatto che "qualcuno potrebbe arrivare..."

Mi credi davvero così stupido Ruki? Credi davvero che io non abbia avvisato mezzo mondo sul fatto di non entrare categoricamente in questa stanza, pena la morte?

-Allora?! Mi vuoi rispondere?!-

-Nulla...-


Non c'è nulla che non vada.

Fine.

E aggiungerei per vostra fortuna *A*

  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > The GazettE / Vai alla pagina dell'autore: LADY_youkai