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Autore: Nusia    19/02/2010    15 recensioni
é una storia che parla di RObsten dopo la fine delle riprese della saga. Ho ipotizzato che si fossero lasciati e che non si vedessero da ormai 3 anni. Cosa li farà rincontrare? E soprattutto cosa succederà? leggete...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno ragazze, eccomi qui con una nuova fan faction, questa volta però si parla della mia coppia preferita: “Robsten”. la storia è ambientata a 3 anni dopo la fine delle riprese di Breaking dawn, mi sono attenuta a quello che si dice in giro e ci ho aggiunto del mio. Spero che vi piaccia così come le precedenti. Aspetto delle vostre recensioni. Bacini.

p.s. le parti in corsivo sono flashback che servono a ricordare i momenti più importanti della storia.

RECENSITE!!

Pov. Kristen

Presi fiato per l’ultimo ciak di quello che avrebbe messo fine a tutto quel grande delirio. Per quattro film l’ultima scena da girare era sempre stata una delle prime scene del libro, quel giorno invece la fine del libro coincideva con la fine di tutto. Che ironia!

“Edward?” sussurrai guardandolo negli occhi.

“si?” incredibile come Rob riuscisse ad entrare così bene nella parte.

“non riesco a reggerlo se continui a distrarmi” lo avvertì allontanandomi di poco.

“faccio il bravo” disse quasi volesse rendere la promessa reale. Increspai le labbra e socchiusi gli occhi e facendo finta di concentrarmi premetti le mani sul suo volto. Sul suo bellissimo volto. Improvvisamente sentì le sue labbra sulle mie, per un attimo tornai a qualche mese fa, poi mi dissi che non era il momento per distrarsi e rientrai nella parte

“Accidenti” ruggì lui.

“abbiamo un sacco di tempo per allenarci” gli ricordai e non mi fu difficile guardarlo dolcemente.

“tutta l‘eternità”

“direi che è perfetto” terminai e poi le nostre labbra si rincontrarono un’ultima volta.

“…e STOP” urlò Chris entusiasta. Anche per l’ultimo film lo avevano messo al timone di quella barca a me ormai troppo stretta.

“congratulazioni ragazzi, abbiamo finito. Siete stati eccezionali” si complimentò e partì un applauso generale. Tutti ridevano, si abbracciavano, si baciavano, c’era chi aveva lo sguardo triste perché tra breve tutto sarebbe finito, c’era chi invece non vedeva l’ora di scoprire cosa gli avrebbe riservato la vita e c’era chi, come me, faceva di tutto per non pensare al giorno dopo.

“discorso, discorso, discorso” urlarono improvvisamente tutti incitando Chris a parlare.

“okok. Allora, ho avuto la possibilità di girare con voi ben 2 film, siete fantastici ragazzi, e se lo dico è perché lo penso davvero. Lavorare con voi è stato incredibile, siete stati capaci non solo di fare il vostro lavoro al meglio, ma di creare un’ armonia tra di voi degna di qualsiasi amicizia di vecchia data. Spero davvero che in futuro avrete modo di lavorare di nuovo insieme e soprattutto mi auguro che per ognuno di voi ci sia una carriera ricca di successo” terminò facendo partire un altro giro di applausi. Nikki mi corse incontro e mi abbracciò in lacrime, Ashley e Jackson si scambiarono un tenero bacio a fior di labbra, ormai era più di un anno che stavano insieme e il loro rapporto andava a gonfie vele, Kellen dava un pacca sulla spalla a Rob, Tayler rideva con Elizabeht e Peter, tutte le persone che avevano lavorato con noi e per noi erano felici, tutti ridevano e si scambiavano battute. Chris aveva ragione: era come se fossimo diventati una grande famiglia e al solo pensiero di doverli lasciare di lì a pochi minuti mi procurava un dolore al petto.

“su forza che sono queste facce? Abbiamo ancora le tournee da fare, eventi a cui partecipare. Non è la fine,solo l‘iniziò” esultò Kellen salendo su una sedia. Aveva ragione, perché disperarsi?

“Kristen?” mi sentì chiamare dietro di me.

“si? Dimmi Rob”

“Beh ti vorrei parlare, puoi venire un attimo?” mi chiese senza guardarmi negli occhi.

“c-c-certo” balbettai mentre il mio cuore iniziò a perdere i battiti. Da quando ci eravamo lasciati, quel maledetto giorno in cui decisi che era tutto troppo pesante, io e lui non ci eravamo più parlati granché, eravamo due semplice membri del cast che lavoravano insieme. Cosa voleva dirmi allora?

“dimmi” lo incitai una volta lontani da tutti.

“sai Kristen, in questi giorni ho riflettuto tanto su questa situazione e sono giunto ad una conclusione” mi disse senza mai voltarsi verso di me. Mi dava le spalle, perché mi dava le spalle?

“e?”

“e visto che le riprese sono finite direi che è meglio non sentirci più, anzi no,è meglio non vederci più. Insomma sarebbe inutile fingere di essere buoni amici, chi vogliamo prendere in giro? Tanto per te va bene no? Infondo stai riacquistando il tuo equilibrio…” finì lasciando la frase in sospeso. In quel momento qualcosa in me si ruppe, qualcosa di molto grande e doloroso. Rob non poteva farmi quello, non poteva chiedermi di non cercarlo, eppure lo fece, mi chiese chiaramente di non farlo. Avrei voluto urlargli in faccia che era impossibile, che avremmo sofferto entrambi, ma non lo feci, l’unica cosa che mi limitai a dirgli fu:

“come vuoi”

“bene, allora buona fortuna per tutto, ci vediamo alla tournee” e così dicendo si allontanò da me, permettendomi di sfogare il dolore.

Nei mesi successivi, in quelle occasione che capitava di vederci, facevamo finta di non conoscerci. Interviste, programmi tv o tournee, ci vedevano separati, seduti a distanza di sicurezza in modo che i nostri occhi non potessero incontrarsi. L’ultima volta che lo vidi, fu la volta in cui mi disse addio.

Erano passati 3 anni da quel evento, 3 anni da quando tutto era finito. Il tempo aiuta a cancellare le ferite, ti aiuta ad andare avanti, a dimenticare ciò che fa soffrire, ma per me non era così. Il ricordo di Rob era ancora vivo in me, ricordavo come fosse ieri il giorno dell’ ultimo ciak e quelle parole, quelle parole che mi avevano fatto versare tante lacrime, lacrime che però non avevo il diritto di versare. Ero stata io a dire basta a tutto, ero stata io a lasciarlo e dirgli che non potevo vivere in quel modo. Per 3 anni della mia vita tutti non facevano che parlare di me, di noi. La gente sapeva se avevo acquistato un abito nuovo o se avevo mangiato carboidrati per pranzo, in quel periodo mi chiedevo se sapessero anche l’ora in cui andavo al bagno. Tutto sembrava assurdo, troppo grande e pesante da sopportare per una ragazza di soli 18 anni, a complicare il tutto in modo tremendamente dolce fu il nostro amore. C’era qualcosa in Rob che mi aveva attirato dal primo momento in cui lo avevo visto, il suo sorrido, il suo essere timido forse, non lo so, so solo che all’improvviso mi innamorai di lui e mollai tutta la mia vita passata. Le riprese dei film andavano a gonfie vele e la nostra relazione cominciò in modo discreto e naturale, tra un ciak e l’altro era difficile separarci e così decidemmo di provare, certo non sarebbe stato facile, avremmo avuto problemi con la Summit e i paparazzi ci avrebbero dato qualche grattacapo, ma nessuno dei due pensava che saremmo diventati il centro d’interesse di mezzo mondo. Nessuno poteva immaginare che da un amore così bello potesse nascere tutto quel grande caos. Non eravamo più liberi di vivere la nostra vita, non potevamo uscire dall’albergo senza dare nell’occhio, ogni minino movimento,anche il più piccolo sguardo veniva catturato e stampato sulle pagine di centinaia di giornali di gossip. Avevamo deciso, sotto consiglio della Summit, di non rivelare nulla pubblicamente: “che la gente pensasse quel che vuole” aveva detto Rob, ma nonostante le nostre continua dichiarazioni, dove affermavamo di essere solo buoni amici, i mass-media non si arresero e così in poco tempo nacque il fenomeno Robsten. Quando nel giugno/luglio del 2010, nelle sale cinematografiche uscì anche il 3 film, decidemmo di cambiare tattica e così ci rivelammo a tutti: “si, noi due stiamo insieme” avevamo finalmente urlato al mondo, sicuri che quello avrebbe fatto scemare tutto l’interesse, ma ancora una volta le nostre supposizioni furono sbagliate. La gente iniziò a dare di matto, le fan di Robert si schierarono in due fazioni, c’erano i pro e i contro Robsten, la nostra vita sembrava essere diventata la vita di tutti. Niente privacy, niente tranquillità. Non avevo mai assistito a nulla di simile e se non fossi stata la protagonista di tutto quel delirio non avrei creduto ad una singola parola di ciò che si diceva in giro. Per quanto amassi Rob, nel marzo del 2011 esplosi e misi fine a tutto.

“fateci un sorriso ragazzi, uno solo”

“guardate da questa parte. Siete bellissimi”

“e vero che avete intenzione di andare a vivere insieme?”

Era un tipico pomeriggio californiano, io e Rob eravamo usciti a fare un giro per le strade di Los Angeles e mentre tornavano a casa eravamo stati rincorsi da una decina di giornalisti, quando riuscimmo a salire in casa mia buttai la borsa sul divano e scoppiai.

“non ce la faccio più, è tutto così assurdo, così surreale” urlai sedendomi su una sedia e passandomi le mani tra i capelli.

“shhh Kristen, vedrai che prima o poi si stancheranno” cercò di tranquillizzarmi Rob, ma quella volta non gli diedi retta. Troppe, troppe volta avevo sentito quella frase ed ero stufa, tremendamente stufa di credere a quella che, per me, era una bugia.

“quando? Quando si stancheranno Rob? Sono stanca, STANCA di organizzare tutta la mia vita. Io voglio essere un‘attrice, non una ricercata che deve nascondersi. BASTA, non ce la faccio più, ci rinuncio. BASTA” urlai facendolo rimanere pietrificato.

“co-cosa basta Kristen?” balbettò per la paura di sentire la risposta.

“basta Rob, basta finiamo qui, è meglio per entrambi.” farfugliai appena.

“ma cosa dici? Perché dici questo, perchè?” quella volta fu lui ad alzare la voce.

“perché è meglio così. È stato stupido credere che avrebbe funzionato. Tu sei Robert Pattinson ora, la gente ti acclama, ti cerca, ti vuole single. Io sono Kristen Stewart. Siamo diventati importanti, abbiamo fatto carriera e si sa da sempre che quando si inizia ad andare bene nel lavoro vuol dire che nasceranno seri problemi nella vita privata. Due star del cinema non possono stare insieme, non possono. Abbiamo bisogno di un compagno normale, una persona lontana da tutto questo mondo. Abbiamo bisogno di un equilibrio e il nostro equilibrio è stato spazzato via e non c‘è rimedio per ritrovarlo” finì riuscendo a trattenere le lacrime.

“non puoi dire sul serio. Non puoi…tu…io ti amo Kris, non cambierà mai quello che provo per te” mi supplicò. Avrei voluto mentirgli, avrei voluto dirgli che non lo amavo, giusto per rendergli le cose più facili, ma quella volta non riuscì a mentire, non a lui.

“anche io. Anche io ti amo Rob, ma amare una persona non sempre significa passarci una vita insieme. Ci abbiamo provato, ma non ha funzionato” così dicendo lasciai che una lacrima mi rigasse il viso, poi girata verso la parete opposta a Rob, sentì le sue parole.

“bene, se questo è quello che vuoi ok. È stato bello, sono stati gli anni più belli della mia vita, non avrei mai accettato tutto questo se non ci fossi stata tu. Spero davvero che ritroverai il tuo equilibrio, te lo meriti. Ci vediamo tra una settimana sul set. Infondo lo spettacolo deve continuare no?” sentì la porta dell’entrata aprirsi e richiudersi dopo poco, poi il silenzio.

Quando si venne a sapere che Robsten aveva rotto, l’intero mondo Twilighters si movimentò. Tutti avevano paura che rovinassimo l’ultima parte della saga. Dovevamo girare ancora la 2 parte di Breaking Dawn, le riprese sarebbero cominciate esattamente una settimana dopo la rottura e molti si chiedevamo se saremmo stati tanti bravi da lasciare i problemi della vita privata a casa.

il lavoro è lavoro, la vita privata un altra avevo scritto una giornalista. Sarei tanto voluta andare da lei e dirgli che se solo tutti l’avessero pensata come lei, in quel momento io e Rob saremmo stati ancora insieme, ma ancora una volta non seguì il mio istinto. Lasciai una semplice intervista al mio unico amico giornalista, dove affermavo che essendo attori saremmo stati in grado di recitare la parte di due perfetti innamorati, il film non avrebbe avuto problemi e l’alchimia non sarebbe sparita. Quando uscì il primo trailer, gli animi di tutti gli appassionati della saga si calmarono. Il film fu un successone come i precedenti, ma sul set i rapporti tra me e lui cambiarono radicalmente.

“ehi Kris? Ma dormi in piedi?” disse Nikki sventolandomi una mano davanti al viso. Da quando ci eravamo conosciute sul set eravamo diventate inseparabili, così quando le riprese finirono decidemmo di prendere casa insieme a Los Angeles. In questi 3 anni tutto era rimasto uguale: Ashley e Jackson erano ancora felicemente innamorati, Kellen continuava ad essere il migliore amico di Ashley e soprattutto continuava ad essere single, avevo come l’impressione che sarebbe diventato uno degli scapoli più ambiti di Holywood, lo vedevo molto in quel ruolo, Taylor erano fidanzato con una ragazza da un annetto ed aveva girato diversi film, uno dei quali aveva visto come sua co-star me. Era stato davvero divertente lavorare di nuovo insieme. Avevamo mantenuto i rapporti, infondo dopo 4 anni di stretto contatto sarebbe stato stupido allontanarsi, gli unici che sentivamo poco erano Peter e Elizabet, entrambi felicemente sposati. Kellen sentiva spesso Robert, anzi direi che tutti sentivano spesso Rob, tutti tranne me. Se io ero rimasta con la mente a 3 anni fa, lui era andato avanti. Robert si era fidanzato da ormai un anno e mezzo e la notizia mi spiazzò non poco.

“dai Kristen torniamo a casa mi sto abbrustolendo al sole” si lamentò Nikki. Eravamo distese sulla sabbia a prendere un po’ di sole, erano già 4 ore che eravamo uscite di casa e lei, pigra com’era, iniziava a lamentarsi.

“okok, andiamo a casa” acconsentì alzandomi. Nella strada del ritorno, Nikki voleva tutti i costi fermarsi al chiosco dei giornali. Da quando i paparazzi avevano rovinato la mia vita facevo di tutto per non comprare quella spazzatura, lei invece, si divertiva a leggere i pettegolezzi che giravano su di noi.

“dai, fammi vedere se c‘è qualcosa che ci riguarda” e così dicendo iniziò a sfogliare le riviste. All’improvviso, mentre sfogliava il terzo o quarto giornale, lo richiuse di colpo e mi pregò di tornare a casa.

“ok, oggi non ho voglia. Torniamo a casa, forza” e così dicendo mi prese il polso trascinandomi via.

“perché tutta questa improvvisa fretta?” le domandai perplessa.

“niente, niente, ho voglia di una doccia” rispose voltando il viso verso la strada.

“cosa c‘era scritto in quel giornale?” chiesi ormai sulla difensiva

“niente”

“perché non mi guardi in faccia mentre parli? Cosa c‘era scritto in quel giornale Nikki?” ridomandai.

“ma niente, niente, le solite sciocchezze” disse indifferente e quello mi insospettì ancora di più. Tornai di nuovo al chiosco e presi il giornale di poco prima tra le mani.

“Kris dai andiamo è inutile leggere quella spazzatura. Su posa quel giornale, sono tutte sciocchezze” insisté lei.

“Beh allora se sono sciocchezze di che ti preoccupi?” e così dicendo iniziai a sfogliarlo. A metà giornale, mentre annoiata giravo quelle pagine, trovai ciò che aveva fatto improvvisamente fatto venire a Nikki la voglia di una doccia. A pagina 56, c’era un intero articolo, con tanto di foto, dedicato a Robert Pattinson e la sua nuova ragazza.

“dai sarà il solito gossip infondato” mi disse la mia amica togliendomi da mani il giornale e rimettendolo apposto.

“beh non direi infondato, le foto le hai viste no?”

“non significano nulla”

“per me si” terminai. Comprai il giornale e tornai a casa. Da quel giorno, iniziai di nuovo a leggere spazzatura.

“Kristen? Ti senti bene?” domandò ancora Nikki non avendo ottenuto risposta. Sbattei le palpebre più volte poi mi resi conto di essere seduta sullo sgabello della cucina, con in mano una tazza di caffè ormai freddo.

“s-si, scusami stavo soprapensiero” mi giustificai.

“ti sei svegliata pensierosa?”

“ma no, stavo solo ripensando ad una cosa”

“a cosa?”

“ma niente, niente tranquilla” dissi e le sorrisi.

“ok ho capito, stavi pensando a Rob”

“cosa te lo fa pensare?”

“ogni volta che sei sulla difensiva, pensi a lui. L‘ho capito non sono mica scema” spiegò.

“oh” fu tutto ciò che dissi.

“sai una cosa Kris?” domandò dopo un po’.

“se non me la dici come faccio a saperla?”

“penso che tu sia davvero una stupida” rispose.

“tante grazie, sei davvero gentile” dissi facendo una risatina.

“dico davvero. Insomma se ne sei ancora innamorata, perché non alzi il telefono e lo chiami? Perché non prendi un‘ aereo diretto a Londra? Al diavolo la sua ragazza” scoppiò alzando di poco la voce.

“io non sono ancora innamorata di Robert. Non lo vedo da 3 anni, come faccio ad esserne innamorata?” domandai. Non ero più innamorata di Rob, non potevo più esserlo. Se mi capitava di pensarci era perché era stato importante per me.

“non sei innamorata? Per piacere Kris, queste bugie valle a raccontare a qualcun altro. Se non sei innamorata allora dimmi: Rob per te cos‘è?” disse lei.

“Rob è solo un ricordo,un ricordo agro-dolce. Rob è stato il ragazzo che ho amato più di tutti. È un ricordo, ma anche un rimpianto. Il rimpianto di non aver provato. Non lo amo, non più” affermai convita delle mie parole, ma lei era già pronta con il suo discorsetto.

“oh beh francamente non ti credo e vuoi sapere il perché? Perché io lo so che non lo hai mai dimenticato, perché io so che odi rivedere i tuoi film, ma guarda caso appena hai un po’ di tempo vai a guardarti i film con lui. Perché nel cassetto del comò vicino al tuo letto, tu conservi un album pieno di foto tue e sue, perché ogni volta che senti il suo nome i tuoi occhi si illuminano, perché sei diventata isterica quando hai saputo che stava con un’altra, perché hai fatto i salti di gioia ballando per tutta la casa quando si sono lasciati e perché sei tornata di nuovo più isterica di prima quando hai saputo che avevano fatto la pace. Sei innamorata perché non ti perdi una sua intervista, un suo film, i dettagli di una telefonata fatta con Kellen. Non è rimpianto il tuo, ma amore” concluse prendendo un respiro. Aveva ragione? Dopo tanto tempo amavo ancora Rob? Non lo sapevo, oppure facevo finta di non saperlo.

“ti sei svegliata logorroica?” dissi cercando di scherzare.

“vabbe se non vuoi accettare la realtà fa come vuoi, ma se fossi in te lo chiamerei prima che fosse troppo tardi. Sai Kris ti voglio bene e non vorrei che aprissi gli occhi quando lui sarà già sposato con una famiglia. Io so cose che tu non sai. Tutti sappiamo cosa che tu,voi non sapete” detto questo andò in bagno e si fece una doccia. Non avevo intenzione di pensare alle parole di Nikki, perciò mi costrinsi a sistemarle in un angolo del mio cervello,insieme a tutte le altre conversazione che avevamo avuto a riguardo. Guardai l’orologio, erano le 9.30 del mattino, tra un’ ora avrei dovuto incontrare la mia manager per discutere di un contratto. Dovevo sbrigarmi.

“Nikki muoviti” urlai correndo in camera a sistemarmi.

Altre mie fan faction:

Il diario di Bella: My life without you

Soli a metà

   
 
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