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Autore: Lawliet    23/02/2010    2 recensioni
Sometimes a curse, sometimes a blessing
Don't worry 'bout a thing, don't worry 'bout it
Life gets sticky, life can bruise
Sometimes you win, sometimes you're losing
No matter what it brings
Don't worry 'bout a thing
~ Don't Worry 'bout a Thing - SHeDAISY ~
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Soma
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sometimes a curse, sometimes a blessing
Don't worry 'bout a thing, don't worry 'bout it
Life gets sticky, life can bruise
Sometimes you win, sometimes you're losing
No matter what it brings
Don't worry 'bout a thing
[Don't Worry 'bout a Thing - SHeDAISY]





Non ti preoccupare.
Non pensare che sia finita, non ferirti da sola.

Era stato splendido e tremendo essere dio. Che bello sapere di non essere mai soli.
Il vantaggio di essere un dio è proprio il fatto che non si avverte la solitudine: tu esisti perché gli altri ti hanno conferito l'onnipotenza, e gli altri esistono in virtù della tua adorazione.
Hanno bisogno di un dio. Ne hanno bisogno per non sentirsi più animali spauriti in balia della propria maledetta condizione. Ma forse non hanno capito che, più di tutto, eri tu ad aver bisogno di loro.

Sei un dio perché così ti hanno chiamata. Ti hanno riconosciuta come tale, e radunandosi attorno a te non erano mai soli, e ti sei resa conto che non lo eri più neanche tu.

Quando tutti hanno cominciato ad abbandonarti, oh, quella è stata la prima volta che ti sei chiesta se fosse giusto che un dio potesse provare un dolore così atroce.

Eri un dio egoista, Akito Sohma.
Volevi tutto e tutti, soltanto per cancellare quel tuo soffocante senso di solitudine.

Eri un dio violento.
Non riuscivi a capire perché ti lasciassero, e allora hai stretto i tuoi fili, trattenendo con le unghie e con i denti i testimoni della tua esistenza.

E' stata una corsa disperata, vero, Akito? Come ti sei affannata a raccoglierli attorno a te, a tenerli tutti sotto le tue ali di dio - rapaci, possessive - perché non potessero scappare, e la tua vita l’hai vissuta nell’angoscia di perderli.

Così ingiusto, il modo in cui ti hanno voltato le spalle.
Non dovevano far altro che renderti felice, era questo il loro compito nel mondo. Non chiedevi altro, solo di starti accanto.

Eri un dio sofferente.
'Non avere nessun altro all'infuori di te'. Era l'unica regola che avessi mai posto. Eri tu che dovevano adorare, eri tu che avevi bisogno del loro aiuto, e il terrore che hai esercitato su tutti loro era soltanto il riflesso del tuo, di orrore, nell'immaginarti sola.

Papà non poteva più difenderti, mamma era una strega.
Sola in quella grande casa, cosa potevi fare?

Cercare aiuto.

L'unica cosa che sapevi fare, e del resto che cosa fa un dio? Cosa fa, se non cercare nei suoi fedeli il minimo che gli serve per sentirsi vivo e amato?

E' brutto scoprire che non ti vogliono più. Vuol dire che hai vissuto una menzogna lunga tutta la vita.

E se gli esseri umani pregano dio nei momenti di sconforto, tu che nome hai invocato? Tu, che nel tuo essere dio, eri ciò che di più umano e più fragile possa esistere, chi maledicevi o supplicavi? Chi chiamavi, quando piangevi? A chi chiedevi aiuto, chi imploravi di venire a riempire il tuo vuoto?

Eri forse l’unico dio che pregava gli esseri umani.

Forse perché eri tanto simile a loro.
Forse perché dio non lo sei mai stata.

Ma era così bello pensare di essere amati solo per il fatto di esistere. Dovrebbe essere sempre così.
In quella vita non ci sarebbe nessuna Ren, non ci sarebbero legami che si sciolgono lasciandoti in balia del mondo, l’amore sarebbe sempre corrisposto, nessun’altra persona prenderebbe il tuo posto nel cuore di altri e le cose non cambierebbero mai, ma si vivrebbe solo quella serena tranquillità che non spaventa, che non offre alternative e che ti culla in soffici coperte dal profumo di casa.

Come un vero dio, ti piaceva pensare di vivere nell’immutabilità. Niente sorprese, basta sorprese.

Ma non piangere.
Si può sempre ricominciare.
Quando credi di non poter andare avanti, sfiorati le spalle e immagina che il tuo papà vi abbia appena posato la mano.
E ad ogni tuo progresso nell’affrontare la realtà, ad ogni vittoria che otterrai, pensalo sorridente, in quel momento, con il cuore gonfio d’orgoglio.

Conserva le foto. Ci parlerai assieme e confiderai loro tutti i segreti che vorrai.
Indossa maglioni a collo alto. Ti aiuteranno a tenere la testa alta.
Pensa sempre che qualcuno ti stia osservando. Darai il meglio di te in ogni momento.
Non disprezzare le piccole cose. Il fatto che siano comuni non vuol dire che non abbiano valore.
Se dal finestrino del treno vedi delle montagne, accarezzane le cime con la mano. Ti sembreranno tue, e le amerai.
Sii sempre sincera, non reprimere i tuoi pensieri. Scoprirai che altre persone la pensano come te.
Sogna e racconta i tuoi sogni. Fanno sentire tutti un po’ meno soli.

Vieni, Akito. Qui c'è posto.

Puoi vivere in questo mondo, se vuoi, e puoi farcela da sola.
Guarda, spunta già il primo raggio di sole. Se ti piace, allunga il braccio e toccalo: è tuo.
Sentire i caldi raggi sulla pelle dopo tanta pioggia non ti fa forse sentire bene? Sfiorare la curva dell’arcobaleno con le dita non ti rasserena? Salire sulla cima di una collina quando tira vento e dominare con lo sguardo la tua città non ti fa sentire libera?

Non hai niente da invidiare a un dio. Tutti gli esseri umani sono dei, se vogliono.
Allora asciugati gli occhi. Una volta che lo sguardo non è più offuscato e il mondo non ti appare più sfocato, puoi alzarti, sorridere...

... e pensare, mentre ti aggrappi al braccio di Shigure, che davvero, tu agli dei non devi invidiare proprio niente.
























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Prima fanfic su Furuba, olè uwu
Premetto: io ADORO Akito. Davvero, è un personaggio meraviglioso <3 Per questo ho aspettato una marea di tempo a scrivere su di lei, perché non sapevo come renderla, non sapevo se sarebbe venuta credibile o se invece saltasse fuori che ero io a non aver capito una mazza di lei. Beh, NON LO SO. Non lo so ancora adesso °w°
Adorabile, complicata, nevrotica Akito.
Che bella che è 'sta donna. Speriamo di averla capita almeno un pochino, alla fine j___j

Oh beh. Il giudizio lo lascio ad altri, come sempre ^__^
  
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