25/02/2010
4 recensioniInutile
Alla fine, se n’è andato.
Che ti aspettavi, che rimanesse per te?
Per amore?
Amore... come si può provarlo per un essere insignificante come te?
Lui, così bello, così perfetto, cosi dolce e maledettamente attraente.
Svegliati, sei stata una bambolina.
Come aveva detto?
Ah sì, un divertimento. Del resto, che attrattive puoi offrire?
Non sei bella, se non di nome; non sei aggraziata, non brilli di un particolare acume, non sei speciale.
Lui lo è. Non te.
Hai creduto sul serio che potesse amarti?
Illusa.
Guardati. I capelli sono stopposi, il viso ha lineamenti semplici e banali.
E il tuo corpo? Vuoi metterlo a confronto con quello sinuoso delle vampire sue sorelle?
Inutile.
Inutile.
Ed illusa.
Ti sei fatta blandire da parole romantiche, sussurrate all’orecchio a tarda sera, quando i sensi erano meno allenati per percepire la bugia dietro a quelle false promesse.
Senti gli occhi bruciare, ma lacrime non escono.
Non ne hai più.
Senti tuo padre parlare al telefono, con tua madre probabilmente.
Ti tappi le orecchie e ti dondoli su te stessa, cercando di non sentire, cercando una bolle fatta di pace e silenzio.
Ma non esiste.
Il magone ti blocca la gola, arida e secca. Lo stomaco si contorce, le fitte sono spasmodiche.
Ed il cuore... il cuore è lacero, ormai.
Senti l’aria mancare, l’affanno farsi pesante. Le braccia... le braccia pesano, sono rigide, nervose.
Avresti voglia di urlare. Sì, di urlare. E dire che non sei inutile, che anche tu hai delle potenzialità, che anche tu sei... carina.
E nel delirio vedi la sua schiena allontanarsi, da te. Vorresti chiamarlo, implorandogli un’altra possibilità.
“Ti prego! Io ti amo! Ti scongiuro, lasciami amarti. So di non essere perfetta, ma lasciami starti vicino”.
Non c’è orgoglio, in queste parole. C’è bisogno, ossessione, amore.
Ma lui non tornerà; non gli basti, non hai nulla da offrirgli.
Inutile, inutile umana.
Pieghi le ginocchia, affondi il volto fra di esse, tieni serrati gli occhi e le orecchie.
Basta, basta, basta!
Perché? Perché non smette il dolore?
Cos’ho sbagliato?, ti chiedi.
Ma è una domanda retorica. Hai sbagliato ad innamorarti di lui, a cedergli il tuo cuore.
Lui ti aveva avvisato di stargli lontano, che era pericoloso. E lo è stato, ma non per come intendeva lui.
È stato pericoloso per il tuo cuore.
Dentro di te, però, sai bene che se potessi tornare indietro rifaresti tutto, tutto ciò che hai fatto fino ad oggi. Non ti penti di nulla.
Ma ha davvero importanza questo?
Ha importanza quando lui, invece, si è pentito? Sì, si è pentito di essere stato con te.
Del resto, lo puoi capire.
Chi la vorrebbe con sé una stupida umana, goffa, balbuziente e senza un minimo di fascino.
Nessuno.
Sorridi amaramente, nascosta nel tuo rifugio.
Perfino la vita ha voluto farsi beffe di te, offrendoti l’illusione di un sogno e di un grande amore, privandotene poi una volta abituata ad essa.
Già, perfino il destino si diverte a farti soffrire.
Sei inutile, Isabella.
Inutile.
***
Edit: postata ieri sera, ma poi cancellata. Anche la nota, quindi, si riferisce alla giornata di ieri.
Note: flashfic molto deprimente e malinconica, lo so.
Ma non è stata una bella giornata, e non sono propriamente di umore allegro. Non lo sono tuttora, sinceramente.
E no, il mio malumore non dipende da delusioni d'amore.
Non so quanto di me ci sia in questa storia, non so quanto effettivamente può esserci di Isabella.
Non so dove inizi una e finisca l’altra.
Non so.
L’ambientazione, ovviamente, è in New Moon.
Un bacione a tutti
Anthea