Severus
Snape’s true love
“non
era l’eroe che meritavamo,
ma quello di cui avevamo
bisogno”
Batman- the dark
knight
Silente
era sempre stato un grande mago, un genio,
ma neppure lui aveva potuto prevedere cosa mi sarebbe accaduto dopo la
sua
morte.
Io
invece, ne avevo avuto un presentimento sin da
quando avevo messo piede nella Stamberga Strillante.
In
quell’angusto buco buio, Voldemort mi parlava
con voce melliflua, elogiandomi falsamente per le mie
qualità ed affermando che
solo io avrei potuto risolvere un suo problema.
Immaginai
di dover trovare Harry Potter per lui, e
portarglielo perché lo uccidesse: giurai a me stesso che
avrei trovato il modo
di proteggerlo, di salvarlo anche questa volta, solo per lei,
per far felice il mio vero amore.
Ma
quando il Signore Oscuro pronunciò le parole
“Stecca della Morte”, compresi il suo reale problema
: pensava che fossi io il vero possessore della Bacchetta di
Sambuco, e
perciò per potersene proclamare padrone doveva uccidermi.
Iniziai
a posare lo sguardo tutt’attorno, a
disagio, e d’un tratto gli occhi mi caddero su Nagini, il
viscido serpente,
l’animaletto domestico di Voldemort, rinchiuso in una gabbia
che fluttuava a
mezz’aria.
Allora
compresi che quello sarebbe stato il mezzo
con cui Voldemort mi avrebbe tolto la vita…
Ebbi
paura, un’emozione così intensa che mi
aggrovigliò lo stomaco e si espanse fino al cuore, facendolo
tremare.
Ero
convinto che, a causa della forza di quella
sensazione- tanto impetuosa come l’avevo provata poche volte
nella mia vita-
tutto il sangue mi fosse defluito dal viso.
Non
ebbi il tempo di reagire in alcun modo, perché
Nagini mi si avventò contro, avviluppandosi stretta attorno
alle mie membra,
poi, di colpo, sentii il suo morso assassino…
La
vista mi si annebbiò, tutto attorno a me
divenne confuso, un freddo glaciale mi si propagò per il
corpo…
Ero
solo, sentivo che la vita mi stava scivolando
via dalle dita come acqua, ed avevo paura…
All’improvviso,
dal silenzio, e dall’oscurità
apparve Harry.
Non
disse nulla, si chinò su di me; i suoi occhi
così simili a quelli della madre erano velati di lacrime.
Aveva
ereditato la stessa bontà della madre!
Quando
tamponò la ferita sanguinante sul mio
collo, con le sue stesse mani, mi chiesi se sapesse ciò che
avevo fatto per lui
durante tutti quegli anni.
Mi
sentii sempre più prossimo a scivolare
nell’oblio della morte e, timoroso che il ragazzo non
sapesse, che non mi conoscesse davvero,
decisi di donargli
tutti i miei più cari ricordi.
Mi
aggrappai al colletto della sua camicia:
-
guar…da…mi…-
lo pregai, stupendomi dell’insensato groviglio in cui si era
ridotta la mia
voce.
Harry
obbedì, e mentre fissavo i suoi occhi
riconobbi quelli del mio vero amore: Lily.
La
sentii incredibilmente vicina a me, i suoi
capelli color delle fiamme, il suo viso dolcissimo erano circondati da
una luce
bianca.
Mi
sembrò di avvertire un suo delicato bacio sulla
mia fronte, mentre diceva, piano:
-
Buonanotte
Sev, mio dolce principe…- *
Chiusi
gli occhi, sereno, mentre scivolavo in un
sonno profondo, dal quale non mi sarei più risvegliato.
Io
l’avevo amata, sin da quando eravamo bambini ed
ora, ero riuscito a vederla un’ultima volta: Lily, il mio
vero amore.
ANGOLO
AUTORE
*
sono le stesse parole pronunciate da Orazio
quando muore Amleto.
Ciao
a tutti, Severus è sempre stato uno dei miei
personaggi preferiti, e così ieri sera, mentre rileggevo
“Harry Potter e i doni
della morte” ho deciso di scrivere questa one shot,
immaginando che in punto di
morte Sev veda Lily per un’ultima volta, possa sentirla
parlare ed un suo
bacio. Spero vi sia piaciuta, fatemi sapere che ne pensate!
Un
baciotto
Marty23