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Autore: Idra_31    14/03/2010    3 recensioni
Bastano pochi giorni per capovolgere le certezze di Ginny e stravolgere la sua vita. Yuri. Post settimo libro.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Fleur Delacour, Ginny Weasley, Hermione Granger, Luna Lovegood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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O la va o la spacca:

UNDER YOUR SPELL

I

E come posso sapere chi è la mia Altra Parte?
Correndo dei rischi, ma non cessando mai di cercare l'Amore

(Coelho)

Il vento non era gentile coi capelli di Ginny, che impietosi le frustavano il viso. Si pentì di non averli legati, assecondando la richiesta di Harry che la preferiva coi capelli liberi da elastici o nastri che avrebbero imprigionato la sua fulgida chioma. Anche la sua ampia gonna gialla era preda del vento e lei aveva proprio un bel da fare a tenersela incollata alle gambe.

 Il cielo minacciava pioggia, ma il suo cuore era libero da preoccupazioni perché di lì a poco avrebbe lasciato Shell Cottage ed evitato la tempesta che minacciava di infuriare. Si volse a cercare gli occhi del suo ragazzo, in piedi accanto a lei, e non si stupì di trovarli mesti e cupi. Non poté impedirsi di sentirsi in colpa, ma solo un po’. Sarebbe stata via una settimana appena, forse non si sarebbero mancati più di tanto. O forse sì.

“Arriverà prima o poi?” domandò Harry impaziente, toccandole lievemente il braccio.  Non fece in tempo a finire la frase che qualcosa, qualcuno, si abbatté su di loro. Ginny perse l’equilibrio ma Harry le impedì di cadere. Trattenne un’imprecazione e si lisciò la camicia.

“Ciao Ginny, ciao Harry, scusate se vi sono atterrata addosso!”

Luna si era appena smaterializzata. I suoi capelli erano scompigliati e sembrava che stesse per vomitare. Ginny fece un passo indietro.

“Oh, finalmonte!” Fleur si avvicinò alla nuova arrivata, accigliata. Nonostante il vento furioso non aveva niente che fosse fuori posto e Ginny la invidiò per la milionesima volta nella sua vita. “Sei en ritardo!”

Luna le offrì un sorriso di scuse. “Ho sbagliato destinazione”, tossì nervosa, “tre volte”.

Fleur strizzò le labbra, un’espressione a metà tra la pietà e il disgusto. “Questo è perché non ci stai col cerveau

Un basso ringhio si levò a pochi metri di distanza. Era Bill che ammoniva la moglie.

Mon amour”, modulò in francese, “spero tu non ti renda insopportabile per tutta la vacanza”.

Fleur mise il broncio e gli intimò di portare fuori da casa le valige, in un infantile tentativo di vendetta.

Ginny sentì Harry agitarsi accanto a lei. “Mancano dodici minuti”, affermò, dopo aver controllato l’orologio, “ce l’hai?”

Ginny si affrettò a rovistare nella borsa, quasi dimentica dell’oggetto di vitale importanza che vi era custodito.

“Eccola!”, estrasse una spazzola all’apparenza molto vecchia, con le setole ingiallite, che attirò l’attenzione di Luna.

“Secondo me è inutile che ti pettini, tanto il vento spettinerà di nuovo i tuoi bei capelli”, indicò con un dito la propria acconciatura “io ho messo dei fermagli”.

Ginny si trattenne dall’alzare gli occhi al cielo.

“Luna, è una Passaporta”.

“Ah” si limitò a dire l’altra ragazza. Nel frattempo Billy era uscito dalla propria casa trascinandosi dietro, a stento, due bauli enormi. Harry corse ad aiutarlo.  Ginny si domandò quanta roba servisse a Fleur per una settimana. Guardò la sua valigia a fiori, che non era poi così grande e non era certo nuova e per la milionesima volta nella sua vita si sentì una pezzente.

In quel momento si rese conto che Luna non aveva smaterializzato niente oltre se stessa.

“Dove sono le tue cose?”, domandò sconcertata.

Luna le sorrise e Ginny non capì. Non si capiva mai cosa ci fosse dietro un suo sorriso. Non che non fosse bello. Anzi, Ginny le invidiava le fossette che le si formavano agli angoli delle bocca.  Aveva sempre desiderato le fossette.

“Ho fatto loro un incantesimo per rimpicciolirle”, si ficcò una mano nella tasca della giacca e ne estrasse due valige in miniatura. Ginny si diede mentalmente della stupida. “Dovresti farlo anche tu. E anche lei”, fece un cenno del capo in direzione di Fleur, “ altrimenti non vi sarà facile smaterializzavi con tutto questo peso”. Con un gesto della bacchetta incantò la valigia di Ginny e l’enorme borsa che teneva in spalla. Ginny si mise in tasca la sua roba.

“Andiamo da loro”, suggerì , “manca poco prima che la Passaporta si attivi”

Coprirono i pochi metri che li separavano dagli altri. Ginny lanciò l’incantesimo che Luna le aveva suggerito ai bauli di Fleur. In un primo momento la Veela strillò presa dal panico, temendo che le sue cose fossero state risucchiate via dal vento, poi Harry si chinò sul terreno a raccoglierle e gliele mise sul palmo della mano.

“Mettile nella borsetta”

“Quanto manca?”, domandò Bill. Un velo appannò gli occhi di Harry.  Il verde si fece più scuro.

“Meno di cinque minuti”, pigolò. Ginny non riuscì a trattenersi e gli gettò le braccia al collo. Poggiò le labbra sul suo orecchio e gli disse che lo amava dieci volte. Harry sembrò rilassarsi e la baciò.

Anche Bill si fece più vicino a sua moglie. La prese tra le braccia. Luna decise che era più opportuno guardarsi le scarpe.

“Se vedi mia madre, dille di non preoccuparsi”, disse Ginny quando si staccò da Harry.

“Tanto lo farà lo stesso”, replicò lui, sforzandosi di sorridere.

“E quando tu, Ron e i miei fratelli sarete in Spagna, vedete di trattenervi dal saltare addosso alla prima chica che vi fa l’occhiolino”

Stavolta Harry rise sinceramente. Stava per dirle qualcosa quando la spazzola che Ginny teneva in mano cominciò a tremare.

“E’ ora”, disse lei, lanciando uno sguardo alle altre ragazze, che si avvicinarono. Posarono le mani sulla Passaporta e aspettarono.

Ginny incatenò i suoi occhi a quelli di Harry.

Lui cominciò a dire “quando tornerai ti chiederò di sp-“, ma il tempo era scaduto e Ginny venne risucchiata dalle pieghe dello spazio e del tempo.

Bene bene bene...
sono secoli che non pubblico una storia su HP e quindi sono mooolto emozionata (no, non voglio farvi pietà...forse). Il primo capitolo è introduttivo (poi mira a tenervi col fiato sospeso...sì, certo), quindi cortino. Spero che quelli a venire siano più lunghi (sottolineo spero).

Per quanto riguarda la coppia principale (Ginny/Luna, nel caso non sia chiaro e vi aspettiate che Ginny sposi Potter!), mi piace tanto da quando, ormai anni fa, lessi una storia che mi coinvolse e commosse moltissimo, ma che non ho più saputo ritrovare.

Il titolo fa riferimento alla canzone omonima che Tara canta a Willow nella puntata musical di Buffy, 'Once more with feeling'(chi non ha visto quella puntata corra a vederlaaa!).
Che altro c'è da dire? Fatemi sapere se vi piace o se la odiate, pliiiz!
Ah, un'altra cosa: dato che ho una memoria ridicola e non ho i libri di HP a portata di mano, è possibile che ci siano delle piccole incongruenze rispetto alla storia canonica. Potete, dovete farmele notare. Grazie!
  
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