Clouds
and Sun ~
«Ho le braccia a pezzi a forza di abbracciare le nuvole».
Baudelaire
«Posso sapere che ne è stato del tuo pick up?» chiesi, mentre Bella
fissava con aria schifata
«Morto» disse,
semplicemente. Stentavo ancora a riconoscere la sua voce, benché avessi avuto
tempo per abituarmi. Un anno. Era già passato così tanto da quando lei era
diventata una di loro? Cavolo.
«Così, senza neanche un perché? » domandai, scettico. Il pick up era
vecchio, certo, ma non potevo vedere Bella senza. Era come una sua
caratteristica, come le labbra piene o il viso a forma di cuore. Benché il suo
volto fosse cambiato dopo la trasformazione, quelle caratteristiche tutte sue
continuavano a vivere in lei e mi aspettavo che anche l’aggeggio sopravvivesse
insieme alla sua proprietaria. Era un pensiero sciocco, ma ormai ero abituato a
vedere quella macchina come un prolungamento di Bella.
«Edward dice che è morto di vecchiaia» bofonchiò, entrando in casa e lanciando
le chiavi della Volvo al suo adorabile maritino. Edward – che aveva preso la
seccante abitudine di fissarmi con un’espressione mezza scettica e mezza
arrabbiata – prese Renesmee dalle mie braccia e la portò in giardino, in uno
dei suoi rari attacchi da padre affettuoso.
«Senza offesa, ma ti fidi di lui? » domandai, guardando fuori dalla vetrata.
Quella che una volta era stata la mia migliore amica scrollò le spalle. «Avrà manomesso il pick up e tu non te ne sarai neanche
accorta. Non potevi portarlo da me? »
Lei si drizzò improvvisamente e mi fissò come se avessi detto una stupidaggine.
«Sbaglio o ti stavi dando alla latitanza, in quel periodo?» domandò, inarcando
una delle sue perfette sopracciglia. Poi
mi rivolse un sorriso, sincero ma freddo. Era così, ora, tra di noi. C’era il
freddo, il freddo del suo corpo, il freddo della nostra amicizia. Era fredda.
«Giusto» incrociai le braccia e rimasi in silenzio, rispondendo al suo sorriso.
Bella mi guardò ancora, mi sfiorò delicatamente i capelli e sorrise ancora, per poi lasciarmi da solo. Lei
era così distante, ormai, che avrei dovuto farci l’abitudine. Ma non ce la
facevo.
Era come tentare di ricordare qualcosa che mi sfuggiva continuamente, era come
afferrare il vento. Eravamo stati migliori amici, l’avevo amata come non avrei
amato nessun altro in tutta la mia vita, con la forza dei miei diciassette anni
e con la disperazione nel cuore. Non avrei mai amato così neanche Nessie,
perché il mio amore per lei era qualcosa di diverso. Troppo, forse.
Avevo amato Bella, l’avevo protetta, mi ero spinto troppo oltre e mi ero
bruciato. Ed ora non restava niente, niente di tutto
quello. Mi allungavo, tentavo di afferrarla e stringerla ancora, non capivo che
ormai lei era troppo lontana.
«Certe cose non tornano più e noi siamo
una di quelle» aveva detto, un giorno, ma io non mi ero arreso. Come avrei
potuto? Era Bella, la mia Bella. Mia
anche con l’eternità addosso e il gelo nel cuore.
Ed era così, lei un attimo prima era qui e quello dopo fuggiva, via, lontano.
Inafferrabile, come l’aria, come una nuvola.
Non riuscivo a togliermi dalla testa il pick up. Ed in quel momento capii
perché, tutto mi sembrò più chiaro.
Renesmee ed Edward giocavano nel giardino gelato, insensibili al freddo. Bella
li osservava, a poca distanza da loro, e anche dal mio posto riuscivo a vedere
il suo sorriso intenerito. Non fu come
un colpo al cuore, ma qualcosa di più leggero. Come quell’assurda sensazione
che ti cade addosso, quando ti rendi conto di essere così lontano da tutto il
resto del mondo, di non farne parte.
Il pick up di Bella era l’ultima cosa che la legava a me. Era di mio padre e
l’aveva dato a Charlie, per Bella. Il pick up era l’ultima cosa che
rappresentava me, nella sua vita. E anche quello era andato via, era morto.
Possibile che non mi fossi rassegnato, dopo tutto quel tempo? Possibile che non
avessi capito che non sarei stato più nulla, per lei? Una parentesi di qualche
mese, niente di più.
Ed io sarei sempre rimasto a spiarla da dietro il vetro, come quel giorno, come
sempre. Era come abbracciare una nuvola ed io avevo le braccia a pezzi.
Ma il debole scintillio del sole mi distrasse, in quel momento.
«Jacob, vieni a giocare con me?»
Nessie, con i suoi boccoli di bronzo, con il suo sorriso luminoso, con i suoi
occhi caldi, mi guardava, in attesa, dall’altro lato della finestra.
«Arrivo. Preparati, arriva il lupo cattivo!»
Le sorrisi e lei sorrise a me. E tutto sembrò perfetto.
Le
nuvole passano, il sole resta.
Angolo
Autrice
No. Non chiedetemelo, per
favore. Sono tornata con Twilight e con una cosa che neanche mi piace. Odio Jacob e
Nessie insieme, odio Nessie da sola e amo Jacob, ma non c’entra. Comunque, odio
la coppia e, se fosse stato per me, non avrei affatto considerato questo, ma canon vuole così >.< e invece di poter far struggere
Jacob per l’eternità, devo limitarmi ad inserire quella cosa di Nessie -.-
Comunque, più che la
coppia Jacob/Nessie, mi piaceva l’idea del pick up come ultimo legame
tra Jacob e Bella. Non so cosa mi sia passato per la mente questa mattina,
capitemi. Però l’idea mi piaceva, è una cosa, poi, da cui parte tutta la
riflessione di Jacob. Non so perché, ma io il rapporto tra Jake
e Bella lo vedo in questo modo, dopo BD.
Probabilmente non sarà
così, probabilmente
Okay, credo di aver
finito. Ora torno nel mio buco *si ritira*
Xoxo, El