- Ho perso tutto -

E lei non riesce a reggere il tuo sguardo, impaurita,

sei stato sconfitto, i tuoi territori smantellati,

c'è solo Liechtenstein ora.

- Guardami! -

Con violenza le tiri una treccia,

e ora, finalmente, puoi specchiarti nei suoi occhi,

verdi, come i prati dell'amata terra che ti hanno tolto.

- G-Gilbert mi fai male -

Lasci andare i biondi capelli,

mentre le tue dita, coperte dalla ruvida pelle nera, le tocchi i lineamenti del viso,

trema, ha paura di te, di ciò che la guerra ti ha fatto diventare.

- Dormirai nella mia stanza stanotte.-

La strattoni dietro te, tenendo saldamente il suo polso,

forse hai paura che se la lasciassi libera scapperebbe da te,

stringi più forte facendo arrossare quella tenera pelle lattea,

perchè è questo che non vuoi, no? Essere abbandonato anche da lei.

Anche ora, che affondi nel suo piccolo corpo, non riesci a dimostrarle amore,

sai che se alzassi lo sguardo vedresti le lacrime amare scivolare sulle gote rosee,

non vuoi vedere e le mordi quella bocca fresca e rossa come un bocciolo di rosa,

la violi sapendo che così troveresti un po' di pace,

segni coi denti quella morbida carne,

- Lili..-

stendendoti al suo fianco, passi la mano tra i fini capelli biondi e, finalmente t'addormenti,

con un abbraccio possessivo sulla sua pallida schiena,

le unghie artigliate alle sue scapole.

- Ich liebe dich, Preußen -

Tu non lo sai ma lei aspetta sempre quel momento,

per sussurrare alle tue orecchie sorde quelle affettuose parole,

sopporta la violenza per poter vedere il tuo volto addormentato, sereno,

baciarti la fronte,

rimboccarti le coperte,

prendere gli abiti che le hai strappato,

per poi andarsene, lisciando tristemente il grembiule bianco.