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Autore: Slayer87    22/03/2010    4 recensioni
La prima volta che aveva baciato Morgan, il sapore delle sue labbra aveva invaso, per un momento, tutto lo spazio del suo cervello solitamente occupato dalla razionalità, e sì che era uno spazio considerevole…
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Morgan, Spencer Reid
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: S.L.A.Y.E.R.
Autore: Slayer87
Beta: Narcissa63
WordCount: 851(fdp)
Fandom: Criminal Minds
Pairing: Derek/Spencer
Rating: Pg15
Note: scritta per l'iniziativa Caccia alle Uova di Fanworld.it, utilizzando il prompt dell'uovo numero 12, ossia: "Scrivi una drabble per ogni lettera del tuo nick, usando per ognuna un prompt diverso e che inizi con le lettere del nick". Nella fic, ogni titolo della drabble rappresenta il prompt a cui mi sono ispirata, e si, sono consequenziali!
Dedica: dedico la storia alla mia shinu ♥, senza un motivo LOL!

S.L.A.Y.E.R.

Statistiche

Spencer era dell’idea che nulla potesse distoglierlo dalle sue adorate statistiche. C’era qualcosa di confortante in quelle cifre da memorizzare una dopo l’altra, fino a far formare loro uno schema razionale, che lui riusciva sempre a comprendere nella sua totalità. Solo in seguito si era reso conto di come quei numeri non gli bastassero più e per contro, dentro di sé, percepisse frequentemente una specie di grande buco nero, un vuoto a cui non riusciva a dare un nome. In realtà non gli mancava nulla, e per quanto riguardava le relazioni interpersonali, da sempre il suo tallone d’Achille, da quando era entrato nella BAU era riuscito a crearsene di nuove ed a gestirle abbastanza serenamente. Ora aveva amici con cui parlare, persone con cui condividere i propri pensieri, eppure il senso di vuoto era sempre lì, al centro del suo petto, e lui non riusciva a capire né come mandarlo via, né perché fosse così incombente. Sapeva solo che si attenuava, seppur leggermente, quando Morgan gli sorrideva, oppure gli dava piccole lezioni di ‘normalità’, ma da lì a saper decifrare con esattezza cosa provasse davvero, il passo era ancora lungo.

Labbra

La prima volta che aveva baciato Morgan, il sapore delle sue labbra aveva invaso, per un momento, tutto lo spazio del suo cervello solitamente occupato dalla razionalità, e sì che era uno spazio considerevole… Soltanto dopo, quando Derek se n’era andato e lui era rimasto solo, aveva capito che qualunque cosa fosse stata a farlo sentire come… ubriaco, quella bolla d’inquietudine sempre presente nel suo petto era sparita, nell’esatto istante in cui aveva ricambiato quel leggero sfiorarsi di labbra. Da allora, aveva cercato di ricreare quella sensazione il più frequentemente possibile: stava così bene quando era con Morgan che dimenticava tutto il resto. Certe volte, quando passavano la notte insieme, gli sembrava di riuscire quasi a perdersi nei baci che si scambiavano, e seppure all’inizio quest’idea l’avesse spaventato da morire, una volta imparato ad abbandonarsi a quell’emozione nulla avrebbe potuto convincerlo a rinunciarvi.

Artefizi mentali

A volte aveva dei ripensamenti, o forse era solo il suo cervello che non poteva fare a meno di rimuginare su tutto. Gli era capitato anche, ragionamento dopo ragionamento, di pensare di chiudere quella relazione, che spiazzava così completamente la sua parte razionale…tuttavia le sue tetre elucubrazioni andavano in fumo non appena il suo sguardo si posava di nuovo su Derek. A quel punto ogni considerazione logica spariva, sommersa da tutt’altro genere di sensazioni, e Reid mentalmente si dava del pazzo, nonché del bambino insicuro. Lasciare Morgan e tornare alla vita di prima, era un’ipotesi da non prendere nemmeno in considerazione! Non sarebbe più riuscito a sopportare la solitudine, non ora che sapeva cosa volesse dire stare con qualcuno.

Yale

Yale era stata il suo rifugio. Negli anni della sua adolescenza, il college era stato la sua ancora di salvezza, in un mondo spietato che quasi sempre lo considerava come uno scherzo della natura. Mentre ascoltava le lezioni e rispondeva alle domande dei professori, si sentiva in pace con se stesso ed orgoglioso, per la prima volta in vita sua, di essere un genio. Nei volti dei suoi compagni, quasi sempre molto più vecchi di lui, non c’erano il timore e la diffidenza che spesso scorgeva negli occhi delle persone che passavano un po’ di tempo con lui, bensì il più assoluto rispetto, e qualcosa di molto simile alla totale ammirazione.

Essere normali.

E adesso, pur avendo superato l’adolescenza, cercava ancora quel rispetto, e sorprendentemente l’aveva trovato nei suoi colleghi dell’FBI. Là non era considerato un genio stravagante, o solo un lucido cervello senz’anima; là era Reid e basta, e questo per lui voleva dire tantissimo. Negli occhi di Derek poi, con il passare del tempo, aveva scorto qualcos’altro: desiderio, passione ed affetto. All’inizio ne era stato impaurito, anzi, terrorizzato! Per lui, abituato ad una vita in cui c’era posto solo per amici e colleghi, questa novità era difficilissima da gestire. Pensava infatti che la sua condizione, l’essere così intelligente e razionale, fosse qualcosa d’incompatibile con la sfera sentimentale e l’irrazionalità di una storia d’amore. Tuttavia Morgan non si era dato per vinto, con i suoi soliti modi bruschi aveva frantumato quel muro che lo divideva dagli altri e, forse per la prima volta nella propria vita, Spencer si era sentito normale.

Riuscire

Reid non era in grado di spiegare come fossero arrivati al punto di andare a convivere, sapeva solo che, da quando si erano messi insieme, il tempo era passato in un lampo, e che ogni difficoltà che si era loro presentata, l’avevano affrontata fianco a fianco. Derek riusciva sempre a farlo sentire uguale agli altri, non una specie di straordinario fenomeno da baraccone, e stare fra quelle braccia gli dava un senso di benessere a cui non avrebbe mai rinunciato. Con sua sorpresa aveva altresì scoperto, che stare con Morgan non gli impediva, comunque, di rimanere il genio che era sempre stato. Infatti, agli inizi della loro storia, aveva preso un’ulteriore laurea, in filosofia, ed ora stava seriamente pensando di prendere un dottorato in informatica, giusto per far stare un po’ sulle spine Garcia. Derek aveva apprezzato l’idea, e tanto gli era bastato.

The End
   
 
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