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Autore: dav_id89    22/03/2010    1 recensioni
Poesia che nasce dagli occhi, lo specchio dell'anima, e si sviluppa spostando lo sguardo sulle luci delle città, innalzandosi infine verso le stelle che punteggiano, luminose, il cielo notturno.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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occhi, luci e stelle

Occhi, Luci e Stelle


L’amore che nacque da quel blu,
la mente realizzò che era tutto lì
ed il mio cuore all’istante tacque.
Tutto iniziò così, con torbide emozioni
Che faticai a riconoscer come vere.

Occhi, come candele accese che
fiammeggiano ed illuminano le tenebre
rischiararono la mia anima colma
di solitudine e d’apatia, mi
Fecero aprire il cuore a te…

uno sguardo spinto un po’ più giù,
sotto l’antico castello medievale
che domina la piana natia, mi
trovai a rifletter su di me, e su
di te: te, a cui donai me stesso.

Luci come un mare in bonaccia,
statiche ed immobili brillano da sé,
con il tuo corpo caldo che mi cinge
e che mi scalda dall’aria fredda di Gennaio.
Come un piccolo e tenero ricordo ti tengo stretta a me.


Ricordi a stento trattenuti dalla voglia
di scordare, piccoli pezzetti di un vetro
andato in pezzi che, taglienti,
riemergono dolorosamente. Ricordi come
lampi in un cielo tempestoso, lucenti ed improvvisi…


Stelle di quella sera di Gennaio: voi
siete sempre lì, non più vecchie di quel dì in cui
riflettevate gli occhi di lei, e le luci di laggiù.
Stelle immutabili e maestose, scintille all’apparenza,
come quei ricordi che vedo illuminare le mie profondità.

   
 
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