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Autore: _thunderstorm_    22/03/2010    2 recensioni
"Sakura spingeva tra la folla, inspirando quell’aria sporca e inebriante, le mani alzate, il sangue che pulsava a ritmo della chitarra elettrica, le labbra che seguivano le parole della canzone. La voce che le giungeva lontana dal palco le graffiava il petto, l’alcol le correva nelle vene, la pelle bruciava.
Tutto le era estraneo, eppure tutto sapeva di lui." 
Raccolta sulle note delle canzoni di una particolare band ^^. Spero piaccia, buona lettura.
***Sull'odio e sulla vendetta***
-I hate everything about you
-Last to know
-Are you ready for this?
-Animal I have become
-World so cold
***Sul rimorso***
-Without you
-Bitter taste
-Let it die
-Someone who cares
***Sulla speranza***
-Break
-Lost in you
-Never too late --> Life starts now
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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I hate everything about you,
why do I love you?

Sasuke si voltò a guardarla, la mano già sulla maniglia della porta.  Lei dormiva, ignara e allo stesso tempo consapevole che la luce del nuovo giorno avrebbe scaldato quella metà del letto che lui, ancora, avrebbe lasciato fredda e vuota.
Il lenzuolo bianco le nascondeva malamente il corpo, adattandosi alla curva del suo fianco, seguendo la linea delle sue cosce, delle sue gambe rannicchiate. Ciocche rosa le cadevano sul viso, tormentato da uno dei suoi ricorrenti incubi.
Lo sguardo, bramoso, si concesse un’ultima prolungata pausa sul collo scoperto, tenero e delicato. L’oscurità accarezzava dolcemente i contorni di quel viso, baciava le sue labbra, le spalle nude, estensione impalpabile di sentimenti celati, soffocati, sepolti.
Abbassò la maniglia, scappando nell’inconsistente abbraccio della notte, freddo, ma sempre indolore.
“Sas’ke.”
Ed ecco il suo nome, prova del suo essere, del suo esistere, aleggiare nell’aria, debole.
Ed ecco quel dannato soffio di umanità rimastogli improvvisamente afferrarlo, facendolo tremare di timore, di angoscia, di amore, di odio, di vita, graffiandolo per un attimo, per poi lasciarselo sfuggire.
Un secondo, nulla più, e quel guizzo subito si spense, rendendolo di nuovo vuoto, di nuovo freddo.
La nota disperata con cui Sakura invocava il suo nome nel sonno era sempre la stessa, da anni.
Odiosa.
Confermava il suo essere, il suo esistere.
Lanciò un’occhiata veloce alle sue spalle, a colei che, per uno come lui, avrebbe abbandonato tutto: nonostante le loro liti, nonostante le sue prolungate assenze, nonostante i suoi silenzi, ancora lei gli apriva la porta, ancora lo faceva entrare nella sua vita. E nei suoi occhi verdi leggeva totale e amara resa nei suoi confronti, e sotto questa un guizzo di odio, e sotto ancora un bagliore inspiegabile di speranza.
Sbuffò, sprezzante.
Insopportabile.
La abbandonò ancora ad un nuovo giorno da affrontare in solitudine, consapevole che poi la notte sarebbe scesa, sempre, portatrice delle tenebre che nascondevano i tradimenti, le passioni, gli scandali, dell’oscurità che celava i sentimenti, le paure, le emozioni.

 


Sakura rigirava pigramente il cucchiaino nel caffè che le aveva offerto Ino, da giorni fermamente decisa, in nome della loro amicizia, a toglierle quell’orribile espressione stanca dalla faccia.
Hai sempre gli occhi gonfi, Sakura. Sembra che tu pianga ogni mattina.
Qualche tavolo più in là, un uomo consumava la sua colazione. Il suo sguardo correva insistente verso di loro e, veramente, Sakura non lo poteva sopportare.
Non voglio te, cretino.
Rabbia bruciante, cieca, come ogni sentimento di cui lui, sempre lui, solo lui poteva essere causa.
“Carino, eh?”
Ino accavallò con disinvoltura le gambe, sorridendo maliziosa, ottenendo una sola, pungente occhiata irritata dall’amica.
“Avanti, Sakura. Non sarai ancora lì a pensare a Sasuke, vero? Lui non tornerà.”
Il caffè scese tutto d’un sorso bollente giù per la gola. Gli occhi le diventarono lucidi. Guardò verso Ino, immaginando che per una volta ci fosse lui lì seduto, una volta, solo per una volta. Lo sperava ancora, ogni mattina.
Era lui, sempre lui, solo lui la causa.
La Yamanaka inarcò un sopracciglio, in attesa di una risposta.
“…Sakura?”
“…”
“…”
“…Certo che no.”




E ancora la notte lo condusse da lei.
E ancora le venne voglia di sbattergli la porta in faccia.
E ancora lui si diresse in camera, togliendosi la camicia, sicuro che lei l’avrebbe seguito.
E ancora lei guardò la sua schiena nuda, ancora lei lo seguì, in una notte portatrice delle tenebre che nascondevano i tradimenti, le passioni, gli scandali, dell’oscurità che celava i sentimenti, le paure, le emozioni.

I hate everything about you,
why do I love you?

**** **** **** **** ****

E dopo un po’, eccomi ancora qua. ^^
Recensioni gradite, ho bisogno di un qualche giudizio. Qualsiasi. Anche brutale, se volete.
Apro questa raccolta che aggiornerò ogniqualvolta avrò tempo. Spero che qualcuno la apprezzi…Non so quanta gente conosca i Three Days Grace (e voi che li conoscete, fatevi sentire ^^), ma, mamma mia, a me fanno venire i brividi. Fuori da ogni canone di bella musica, ma fantastici.
Bene. Oggi sono a corto di parole. Ringrazio di cuore chi mi lascerà un commentino. Alla prossima!
Baci, Cory
 
   
 
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