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Autore: Oducchan    24/03/2010    1 recensioni
[....]La sacrificherai ancora, e ancora, e ancora.
Ignorando la mano tesa che cerca la tua
Bang Bang…
Ma a chi hai sparato davvero, Lucia?
Auguri, ma reine (L)
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Bang bang (YoU sHoT mE dOwN)

 
*I was five and he was six
We rode on horses made of sticks
He wore black and I wore white
He would always win the fight


Il corpo di Lucia pare scolpito nel marmo, temprato nell’acciaio, tornito nel fuoco.
Bella, lei è bella, agile come un predatore della foresta e altrettanto letale, temprata dalle battaglie e dai combattimenti; fredda, risoluta, altera, lei è la guerriera, che combatte la sua guerra contro i virus distruggendoli sotto i colpi della sua pistola.
Lucia ha imparato a cancellare la paura perché crede che in un combattimento non sia di alcuna utilità. Lucia ha accantonato il suo cuore, inutile involucro pieno soltanto di sentimenti, e l’ha rinchiuso nel profondo del suo essere perché non le sia di disturbo nella sua crociata.
Lucia Vede, ma non sa confrontarsi con la realtà quotidiana. Lucia è il nero.
 
Il corpo di Sumire pare modellato nella porcellana più fine, intriso di niveo candore, fragile come lattescente vetro.
Dolce e delicata come una giovane gazzella, impacciata e titubante come una farfalla appena uscita dalla crisalide; ha scelto una strada che non le appartiene, scendendo sul campo di una guerra inarrestabile, ma dalla quale non si può ritirare, lei troppo ingenua e troppo pura per sopportare il peso della battaglia.
Sumire soffre e trema, cercando di non risultare inadeguata, e s’impegna nel suo lavoro. Sumire ama, perché il suo cuore palpita, e riversa il suo affetto incondizionato su coloro che le stanno accanto, racchiudendole nelle ombre della sua anima
Sumire Muta, ma non sa accettare l’abisso dentro di sé. Sumire è il bianco.
 
 
Bang bang, he shot me down
Bang bang, I hit the ground
Bang bang, that awful sound
Bang bang, my baby shot me down.


La pistola di Lucia luccica appena, illuminata dalla Luna piena, mentre la sua proprietaria la impugna e preme il grilletto.
Il mostro colpito si accascia a terra con un urlo raccapricciante, svanendo lentamente in un cumulo di cenere; ma l’arma è già nuovamente carica, pronta ad attaccare di nuovo, a distribuire nuova distruzione. Un nuovo proiettile scivola senza rumore nel tamburo, il colpo viene assestato in canna, per poi essere sparato all’esterno con tutta la forza dell’esplosione.
Sumire, poco più indietro, tenta di stare al passo. Si districa tra i rami che tentano di trattenerla graffiandole i vestiti, si difende come può dalle bestie che tentano in ogni modo di attaccarla e di carpire la sua anima allettante, rincorre la veste nera che fluttua dinnanzi a lei sempre più lontano; e corre, corre, si affanna, incespica ma si rialza, spara e prosegue. La raggiungerà, per quanto lontana, per quanto inespugnabile.
Nuovi virus compaiono sul posto, nuovi occhi le scrutano bramosi, nuovi ghigni feroci si prendono gioco della loro lealtà
Fin quando saranno in grado di resistere?
 
 
 
 

Seasons came and changed the time
When I grew up, I called him mine
He would always laugh and say
"Remember when we used to play?"


 
 
Sumire è così fragile, Lucia, te ne rendi ben conto. Non sa difendersi, non sa attaccare, non sa proteggere; il suo urlo di terrore è quanto di più fastidioso trovi in un campo di battaglia: sai bene che l’hai trascinata in un mondo di cui non si sentirà mai parte.
Eppure, non riesci proprio a lasciarla andare. Ti appelli alla scusa che il suo potere vi è indispensabile, che ormai non può più trascorrere la sua vita da comune mortale; eppure ti basterebbe così poco per chiudere gli occhi e permettere che decida la sua strada.
Hai preteso che restasse al tuo fianco, le hai ingiunto un addestramento serrato, hai reclamato come tuo diritto lo sfruttare la sua diversità.
Quanto sai essere egoista, Lucia…
 
Lucia è così forte, Sumire, lo sai bene. Non puoi fare a meno di ammirare il suo coraggio e la sua determinazione, che ti spronano a dare il meglio di te stessa. Però la vedi, l’ombra di dolore nascosta nei suoi occhi, vedi la sofferenza che vi è celata e non riesci a darti pace nel tentativo di svelarla e comprenderla. E il tuo desiderio di non essere più debole brucia nel petto, aspirando ad esserle utile anche in questo, senza avere il coraggio di porgerle i tuoi dubbi e di chiedere le chiavi della sua anima.
Oh, quanto sei ancora debole, Sumire…
 
 
Bang bang, I shot you down
Bang bang, you hit the ground
Bang bang, that awful sound
Bang bang, I used to shoot you down.


La prima volta che hai scoperto il suo potere, hai tremato. Hai visto comparire davanti a te uno dei mostri che popolavano i tuoi incubi e non hai potuti far altro che arretrare.
Quando i suoi occhi sono tornati da carmini a verde prato, hai pensato che avresti potuto sfruttare questa abilità per la tua Guerra, e hai scelto che avresti potuto sopportare la sua presenza, per il bene di quel mondo che tanto odiavi ma che tuo padre si ostinava a difendere.
Sciocca, sciocca Lucia, così sciocca a credere che l’uomo sia costruito su schemi logici e inoppugnabili…
 
La prima volta che hai scoperto cosa c’era al di là della benda, hai disperato, cadendo preda dei tuoi dubbi. Non sapevi cosa fare, perché è sempre stata Lucia quella a venire in tuo soccorso, mai il contrario; eppure, hai rigettato lontano da te l’incertezza, scegliendo che per lei potevi provare a chiuderti fuori dal tuo corpo e raggiungerla ovunque si trovasse.
Hai scoperto di volerle bene e di essere disposta a consolarla, guardandola con lo sguardo di una madre; le hai teso una mano, restando in attesa.
Stupida, stupida Sumire, così stupida da dubitare di lei e da non crederle nel momento del bisogno…

Music played, and people sang
Just for me, the church bells rang.

Now he's gone, I don't know why
And till this day, sometimes I cry
He didn't even say goodbye
He didn't take the time to lie.


Il sorriso di Sumire è meraviglioso, perché esprime sempre la delizia che prova nel cuore. È una boccata di ossigeno puro dai pensieri angosciosi che ti opprimono il petto, e non riesci più a farne a meno. Sumire t’illumina la giornata con i suoi piccoli gesti, e conservare la tua patina di estrema severità è diventato troppo complesso.
Sumire va protetta ogni volta che uscite per una ronda, eppure ti sei ben presto abituata a questa ovvietà, tanto che ormai pensi anche per lei e ti sobbarchi della sua parte di nemici. Perché mai vorresti macchiare il suo candore, mai vorresti incrinare la sua purezza, mai vorresti arrecarle dolore; ha già sofferto troppo a causa tua.
Arriveranno i giorni in cui non la troverai al tuo risveglio e non vedrai il sonno coglierla.
Quel mazzo di fiori nel vaso…
 
Le mani di Lucia hanno una presa salda, sia che impugnino un pugnale sia una frusta per montare gli albumi. Ti chiedi sempre quanto abbia faticato per raggiungere quel livello d’abilità e arrossisci di vergogna, sentendoti poco più che nulla. Però non ti vuoi scoraggiare, perché sai quanto sei andata lontano pur restando nella sua ombra.
Nahashi, Lola, Lucia…sono diventati una famiglia per te, con la quale trascorrere la giornata e dividere i momenti divertenti e i pericoli. Tornare indietro, tornare ad essere semplicemente Sumire, goderti la normalità delle tue amiche, ed essere una semplice studentessa…sì, lo hai desiderato con tutta te stessa, spaventata dal baratro che hai trovato attorno a te.
Ma hai continuato a guardare avanti, ignorando l’oscurità e concentrandoti solo su quell’abito scuro, solo su quei lunghi capelli…
Quel profumo di rose…
 

Bang bang, he shot me down
Bang bang, I hit the ground
Bang bang, that awful sound
Bang bang, my baby shot me down...
 
Troppi, sono troppi.
Sumire cede, esausta, incapace di continuare a combattere, e si accascia a terra col fiato corto, abbandonando l’arma che Nahashi le ha dato.
La vedi, e il tuo cuore sobbalza, perché dovresti difenderla ma ti senti ancora impotente, ancora incapace, ancora inetta nel farlo. Vorresti che non provasse più terrore e che fosse al sicuro, ma sai che non hai scelta. Ti odi, perché la vuoi ancora consegnare alle tenebre a causa della tua incapacità di farne a meno.
 
Lucia la cerca da sempre, anela ad incontrarla sul suo cammino, ma non vuole Vederla.
Sumire la rincorre e si affanna per raggiungerla, ma non Muta abbastanza per farlo.
Tra loro, l’ennesimo vuoto, l’ennesimo silenzio intessuto di parole non detto.
Una pistola che riluce del sole, e una benda che si tinge di notte.
 
Poi smetti di pensare e lasci che sia l’istinto del combattente a guidare le tue azioni, ricacci te stessa nel profondo e ammutolisci quella bimba che dentro di te grida impaurita.
La sacrificherai ancora, e ancora, e ancora.
Ignorando la mano tesa che cerca la tua
Bang Bang…
Ma a chi hai sparato davvero, Lucia?
 
 
 
*Bang bang , Nancy Sinatra
(PSM remix)
 
 
…posso anche ritirarmi a vita privata =_=
Perdonami, ma reine, almeno ci ho provato.
BUON COMPLEANNO! (anche se in ritardo XD) <3<3
Riferimenti vari a varie puntate dell’anime. Bravo a chi li vede XD
-meglio se ritorno su lidi migliori XD-
A presto, besitos
   
 
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