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Autore: ginnyx    24/03/2010    4 recensioni
*Presenti le risposte ai commenti ad "Attento a cio che dici Dirnt..."*** Era primavera. Billie Joe adorava la primavera. Tutto tornava alla luce, cresceva e splendeva. Una magnifica stagione, se non si conta qualche piccolo inconveniente. Raffreddore, tosse, voce bassa, febbre… Di solito lui accettava abbastanza di buon grado questi “incidenti”, ma non quel giorno. Non proprio il giorno in cui la sua nipotina Eliza, di soli quattro anni, doveva venire da lui. *** Billie/Mike ebbene sì, un altra slash XDXD l'ultima che avevo in mente...
Genere: Romantico, Triste, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Billie Joe and Mike. That's love.'
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Spring Accidents

Spring Accidents

 

 

Era primavera.

Billie Joe adorava la primavera.

Tutto tornava alla luce, cresceva e splendeva.

Una magnifica stagione, se non si conta qualche piccolo inconveniente.

Raffreddore, tosse, voce bassa, febbre…

Di solito lui accettava abbastanza di buon grado questi “incidenti”, ma non quel giorno.

Non proprio il giorno in cui la sua nipotina Eliza, di soli quattro anni, doveva venire da lui.

Il mese prima Anna, sua sorella, gli aveva chiesto di tenerla per mezza giornata e lui aveva risposto tranquillamente di sì.

Non aveva previsto che si sarebbe ammalato.

La febbre e il naso gocciolante non erano esattamente il massimo.

Così era a letto mentre Trè, santo Trè, leggeva una storia alla bambina.

Billie Joe era un po’ confuso, forse per la febbre.

Non ricordava quella versione della bella addormentata, ma d’altronde lui non aveva molta esperienza in campo Disney.

-Appena la principessa si svegliò dal bacio del principe capì che in verità era innamorata della fata turchina.-

Trè disse con enfasi la frase, come a declamare una poesia.

Eliza però a quelle parole aggrottò la fronte.

-Ma zio Trè come fa la principessa a capire che è innamorata?-

La bocca di Billie Joe si aprì leggermente.

Che razza di domanda era?

L’interpellato non sapeva cosa rispondere.

Ma sia mai che il grande Trè Cool venga messo a tacere da una bambina.

-Perché… ha capito… che quello che provava per lei era amore!-

Si gongolò della sua risposta e Billie Joe provò a ridere ottenendo soltanto un colpo di tosse.

La felicità dei due durò poco perché la faccia della bambina tornò perplessa.

-E l’amore che cos’è?-

No, tutto tranne questo.

Come avevano istruito questa bambina?

Si guardarono con la disperazione negli occhi mentre Eliza aspettava una risposta.

Un suono acuto e prolungato infranse quel silenzio teso come una benedizione.

-Oh… è suonato il campanello vado ad aprire.-

Disse Trè sollevato da quel soave trillo.

La piccola seguì il suo zietto fino alla porta.

Quando essa fu aperta saltò al collo dell’uomo fermo sull’uscio.

-Zio Mike!-

Gridò la bambina.

Trè ridacchiò.

-Attento spilungone, se no il puffo diventa geloso.-

Mike era un attimo stordito.

Era venuto per passare il pomeriggio con un Billie Joe malato e si era ritrovato assaltato da una piccola peste e ora anche preso in giro da un batterista esaltato.

-Comunque lui è di là. A questo punto io posso andare, non vorrei disturbarvi.-

Disse malizioso Trè, meritandosi un’occhiataccia.

Uscito quel coglione del suo amico, Mike prese la mano di Eliza e si diresse verso la camera dell’infermo.

Quest’ultimo intanto si era tirato a sedere cercando di raggiungere i fazzoletti.

Quando il bassista entrò nella stanza non riuscì a trattenersi dal sorridere.

Billie Joe era sommerso dalle coperte con le guance rosse mentre cercava di allungarsi disperatamente.

Era proprio un imbranato, il suo imbranato.

-Cercavi uno di questi per caso uno di questi?-

Disse sventolando un fazzoletto.

L’altro lo guardò riconoscente e si soffiò il naso pronunciando un “grazie”.

Mike si sedette sul letto e si protese verso di lui.

Aveva una voglia matta di baciarlo, non gli importava se era malato, ne aveva bisogno.

Billie Joe si spaventò e fermò immediatamente Mike.

Lo sguardo di Eliza era fin troppo interessato alla cosa.

-M-Mike… la bambina.-

Sussurrò con voce roca, causata dal mal di gola, sul viso vicinissimo dell’altro.

L’interessato chiuse gli occhi cercando di non fare ciò che gli suggeriva l’istinto.

Ossia saltare addosso al ragazzo e fregarsene della piccola.

Sospirò, per fortuna che aveva ancora un po’ di autocontrollo.

Si allontanò e Billie Joe gli sorrise.

Eh no, se lo mandava via e poi gli sorrideva non faceva che aumentare il fuoco.

Si avvicinò di nuovo, molto lentamente.

L’altro si morse il labbro, anche lui aveva voglia di Mike.

-Ehm… Eliza? Vai a giocare fuori che ti diverti di più.-

La bambina incrociò le braccia e si sedette.

-Ma io volevo stare insieme allo zio Mike.-

Il nominato si girò verso la bambina vagamente irritato e gli fece un enorme sorriso.

-Ti prometto che se ora esci dopo ti raggiungo e giochiamo tutto il pomeriggio, ok?-

La piccola spalancò la bocca dalla sorpresa e corse subito fuori, estasiata dalla proposta.

Billie Joe rise a quella scena.

-Dove eravamo rimasti?-

Disse Mike per poi fiondarsi sulle labbra del compagno.

 

Eliza era corsa in giardino tutta felice, ma da sola si annoiava.

Venti minuti dopo lo zio non era ancora arrivato e lei era terribilmente curiosa, così prese una sedia e la avvicinò alla finestra della camera di Billie Joe.

Mike gli stava parlando e lui rispondeva gesticolando.

La bambina non riusciva a sentire quello che dicevano, il vetro era troppo spesso.

A un certo punto Mike si alzò in piedi e guardò male il suo compagno e gli disse qualcosa.

L’altro spalancò gli occhi ed esclamò qualcos’altro.

Il più grande non fu da meno.

Eliza aggrottò la fronte, non capiva cosa stava succedendo.

Poco dopo Mike urlò qualcosa e sbatté la porta lasciando Billie Joe da solo.

La piccola spalancò gli occhi e corse verso l’ingresso.

Lo zio stava venendo per giocare con lei!

 

Mike era arrabbiato, era furioso.

Come poteva pensare questo Billie Joe?!

Non dopo tutto quello che avevano passato.

Il suo respiro si fece sempre più veloce e meno profondo.

La rabbia gli montava nel petto e gli annebbiava il cervello.

Il cuore batteva sempre più veloce mentre a passi pesanti si dirigeva in giardino.

Non era possibile!

Lui… Billie Joe…

Arrivato fuori ebbe un giramento di testa.

S’impose la calma, ma appena ripensò ai fatti avvenuti prima…

Gli sguardi, i baci e poi quelle parole, quelle dannate parole.

Sentì il fiato mancargli e il petto dolergli.

Portò la mano allo sterno, all’altezza del cuore.

Sembrava che glielo stessero strappando.

Strabuzzò gli occhi.

Non riusciva più a respirare.

Cercava d’inspirare, ma l’aria non arrivava ai polmoni.

La testa si faceva sempre più pesante e il mondo più offuscato.

No, non poteva succedere di nuovo.

Portò la mano tremante nella tasca della giacca.

Cercò il pacchetto di pillole e lo tirò fuori.

Le mani vibravano e lui non riusciva ad aprire la scatola.

Dannazione!

E fu un attimo.

Il fiato che finiva.

Le pastiglie che si sparpagliavano a terra.

Gli occhi che si giravano.

Le gambe che cedevano.

E il mondo che diventava nero, nero come il peggiore degli incubi.

 

Fu così che lo vide Eliza.

Pallido, senza fiato, che crollava a terra.

Come un corpo morto.

-ZIO MIKEEE!-

 

Billie Joe tirò un pugno contro il letto.

Le lacrime minacciavano di scendergli dagli occhi.

Si passò una mano tra i capelli, frustrato.

Com'era potuto accadere?

Solo un momento prima si baciavano e poi…

Si passò una mano sul viso bollente.

Era stato un coglione però anche…

-ZIO MIKEEE!-

Una voce, un urlo, un grido.

Un nome che gli trapassò il cervello.

Cosa… come… ?

-ZIO MIKEEE!-

Ancora quell’urlo.

Il panico invase la mente di Billie Joe.

La voce di Eliza gli rimbombava nella testa.

Le domande, i chiarimenti, tutti buttati all’aria insieme alle coperte.

Concentrato in una corsa disperata con un solo pensiero fisso.

Mike.

Incespicò un paio di volte rischiando di cadere, ma la paura era troppa.

Quando spalancò la porta, ancora in pigiama, neanche il mal di gola poté fermare quel grido, quell’urlo di disperazione.

MIKE!

 

Girava veloce, troppo veloce.

Quelle immagini sembravano fotogrammi di una vita non vissuta.

Tutto era così immobile, così veloce, così angosciante.

Billie Joe che corre da Mike.

Billie Joe che lo scuote.

Billie Joe che lo chiama.

Billie Joe che piange.

Girava veloce, troppo veloce.

Ma il mondo non si poteva fermare.

Non si poteva fermare senza Mike.

E allora un'altra corsa, dentro casa.

Le chiavi dell’auto e tanta disperazione nel cuore.

Le lacrime che rigavano il volto, gli occhi appannati e quel nome sulle labbra.

Mike.

Eliza non piangeva, stava lì, immobile.

Non capiva, troppo piccola comprendere quanto era crudele la primavera.

Billie Joe la mise nel sedile posteriore della macchina e adagiò Mike nel posto di fianco al suo.

Il suo volto livido lo fece tremare.

Ma non smise mai di parlargli, di sussurrargli.

Ce la faremo, ce l’abbiamo sempre fatta.

E intanto piangeva, come mai aveva fatto.

 

Mentre guidava a una velocità che non aveva mai neanche sfiorato, non smetteva di guardarlo.

Lo guardava e lo accarezzava.

Toccandolo aveva la certezza di averlo ancora lì con lui.

Non tratteneva le lacrime, non ce l’avrebbe mai fatta.

-Non mi puoi lasciare, non mi puoi lasciare ora maledetto!-

Eliza osservava e non parlava.

Parole, ancora parole.

-Reagisci, combatti, vivi!-

Di speranza, di preghiera, di vita.

E intanto piangeva, come mai aveva fatto.

 

 

Trè irruppe nell’ospedale con furia mai vista.

Appena aveva ricevuto la chiamata di Billie Joe in lacrime, aveva fatto un'inversione a U degna del miglior pirata stradale e si era precipitato lì.

Appena arrivato davanti alla stanza spalancò la porta.

Lui era lì. Visto da fuori sembrava calmo e controllato, ma l’apparenza inganna.

Respirava piano, quasi impercettibilmente.

Il suo sguardo era fisso nel vuoto e la sua sedia lontana da quel letto impossibile da guardare.

Le mani erano incrociate tra di loro, senza forza, abbandonate sulle ginocchia.

Il viso era asciutto e apatico, ma lui sapeva che dentro Billie Joe si stava scatenando la tempesta, il suo cuore stava affogando in un'onda di lacrime.

Cercava di sembrare indistruttibile, come una statua, per non fare preoccupare la bambina, già spaventata di suo.

Trè arricciò le labbra a quel pensiero e prese una decisione.

 

Eliza stava con la testa e guardò l’uomo appena entrato.

Lui si avvicinò e posò la mano sulla spalla di suo zio, la strinse.

Senza dire niente si voltò verso di lei e gli porse la mano sorridendo.

-Vieni, avrai sete. Andiamo a cercare un distributore, ti va?-

Lei annuì e prese la mano del più grande.

Camminarono in silenzio per i corridoi poi, raggiunta una macchinetta, presero una coca-cola e si sedettero su delle sedie lì vicino.

La bambina guardava la sua bibita senza sapere cosa fare.

L’altro gli accarezzò la testa.

-Bevi pure, non fare complimenti. O forse c’è qualche problema? La coca non ti piace?-

Lei agitò la testa in segno di diniego e si lasciò scappare un singhiozzo.

-Io… i-io.- un altro singhiozzo –Non volevo… lo zio Billie Joe…-

Non riuscì a dire altro che la gola si riempì di singhiozzi e pianto.

Trè sospirò e la prese in braccio.

-Voi Armstrong siete fatti con lo stampino tzè.-

Disse più per se stesso, cercando di sdrammatizzare la situazione e nel mentre tranquillizzare la bambina.

 

Appena Billie Joe sentì la porta chiudersi, sentì un suono strozzato uscirgli dalla gola.

Subito portò una mano a bloccare la bocca, ma gli occhi erano già lucidi.

I pensieri ripresero il loro corso.

Avanti e indietro, a pugnalare la sua anima.

È tutta colpa mia, solo mia.

Represse le lacrime mentre avvicinava la sedia al letto incriminato, non poteva cedere.

Mike.

Lui era lì disteso, pallido e non aveva dato ancora segni di ripresa dopo l’intervento.

Portò una mano sul cuore del malato.

Quel bellissimo, generoso e premuroso cuore che aveva deciso di amare lui, causa delle sue sventure.

Non lo meritava, non meritava Mike.

-Perdonami…-

Era solo un egoista.

Ma non riusciva a staccarsi da lui.

Non riusciva a smettere di accarezzagli la guancia.

Non riusciva a smettere di passargli la mano tra i capelli.

Non riusciva a smettere di guardarlo.

Pensava che se avesse chiuso gli occhi sarebbe sparito e non sarebbe più esistito.

Tutta colpa di quello stupido litigio.

-Torna da me…-

Non lo meritava, non meritava Mike.

 

Quando Trè riuscì a tranquillizzare la bambina rimasero seduti per un'altra mezzora, andarono in bagno e in fine si diressero verso la stanza.

Eliza camminava a testa bassa e non dava segno di volere lasciare la mano del grande.

La sua mamma sarebbe tornata tra poche ore, però le dispiaceva per i suoi zii.

Si sentiva colpevole, senza motivo.

Arrivati davanti alla finestra che dava sulla camera di Mike, Trè si bloccò.

La bambina alzò la testa per osservarlo e notò che era sorpreso.

-Ti ricordi la domanda che mi hai fatto stamattina?-

Lei non distoglieva lo sguardo dal suo viso.

-Guarda.-

Solo allora guardò dentro la stanza.

 

Vedeva tutto sfuocato.

Non c’erano colori, era quasi tutto bianco.

Aprì sempre di più le palpebre sbattendole piano.

Dove si trovava?

Era un posto troppo bianco.

Avvertì un peso sul petto e abbassò lo sguardo.

Billie Joe.

Bastò vedere quella testa mora addormentata sul suo petto per fargli ricordare tutto.

Doveva essere proprio stanco.

Respirò piano, quasi avesse paura di svegliarlo.

Le braccia erano pensanti, ma sforzandosi riuscì a posare una mano sulla sua testa.

Era tutto vero, lui era lì.

Il cuore aumentò leggermente il battito mentre la serenità invadeva il petto di Mike.

Prese i suoi capelli tra le mani e li fece scivolare tra le dita.

Probabilmente si era appena addormentato, perché quel leggero movimento fu in grado di strapparlo al sonno.

Sentiva qualcosa di caldo, di grande, sulla sua testa e gli sembrò così famigliare.

Aprì pian piano gli occhi per poi spalancarli.

Mike era sveglio.

Il suo Mike gli stava sorridendo.

E il suo nome, che gli era rimasto sulle labbra e nella testa per tutto quel tempo, uscì.

-Mike…-

Come un sussurro, come una preghiera, come una speranza.

-Mike…-

Un'altra volta.

Lo stesso sorriso sghembo di sempre.

Un singhiozzo s’impadronì della sua gola.

Si era appena aperta la porta del suo cuore, la chiave si era svegliata.

Non fece in tempo a voltarsi che Mike gli prese il mento e lo avvicinò al suo viso.

 

-Questo è amore.-

 

 

 

 

 

***Angolino della squinternata***

Ebbene sì, sono tornata (e mi hai fatto avere un attacco di cuore ndMike) (da questo deduciamo quanto tu sia pericolosa!ndB) ma quanto siete ostici, alla fine è tutto andato bene, no? Comunque non preoccupatevi questa è l’ultima slash che avevo in mente (evviva!ndB) manca solo un'altra (non slash) con protagonista Bi (nooo devo morire pure io?ndB) Nono non muori, tranquillo, qualcosa di simile (O_O ndB) scherzo scherzo… o forse no XDXD dai adesso la smetto! (sarà meglio U.U ndB)

Curiosità sulla ff! (pure queste ci dobbiamo sorbire dopo 11 pagine word?!ndB)

-Mike purtroppo soffre veramente di attacchi di cuore, povero =( per fortuna non gli ha mai dato gravissimi problemi.

-Ovviamente la frase “Questo è amore” sono le parole di Trè rivolte alla bambina come risposta alla domanda che gli aveva detto l’ultima volta che si erano incontrati cioè “e l’amore che cos’è?”. Pensate che è nato tutto da questo, all’inizio Mike non doveva avere un attacco di cuore ma poi… mi è girato così XDXD

 

Sperando che questo obbrobrio sentimentale vi sia piaciuto, rispondo ai commenti della mia precedente ff “Attento a ciò che dici Dirnt…”

 

heily blue: mi fa sempre piacere leggere le tue recensioni ^^. Diciamo che io e le lemon… ehehe ^^’’ io m’imbarazzo a leggerle immaginati a scriverle e poi non saprei dove partire. Mi ritengo soddisfatta dai baci U.U sono felice che tu non la trovi sdolcinata perché era una mia paura! Neanch’io sono molto precisa ma sulle mie storie sono molto puntigliosa, diciamo che quando una cosa mi preme davvero sono molto attenta XD. Il pigiama dei muppets è stata un’ illuminazione XDXD quei due sono ebeti forti, ma cosa vuoi farci? Sono ragazzi, qui invece sono già più grandicelli. Ma anche qui deve intervenire Trè, santo Trè. Adoro troppo quell’uomo, lo infilo dovunque XD. Nel frattempo non so se hai notato ma ho postato il nuovo capitolo di mental quindi hai da leggere XD. Grazie infinite per tutto **

 

ShopaHolic: la mia lettrice affezionata!** ti devo ringraziare anche per avermi messo tra gli autori preferiti *fa un inchino*. Pensa che è tutto partito da quella frase “i cani conquisteranno il mondo” XDXD mi sono sempre chiesta come mai lo sostenesse, io ho dato una spiegazione possibile XDXD. Proprio preso gusto no, però diciamo mi riescono più fluide ma continuo a preferire le mie adorate one-shot no pairing <3. Ti devo dire che Mike è veramente tutto d’un pezzo perché non vuole far vedere agli altri se è agitato o altro. Diciamo che si preoccupa così tanto per gli altri che non vuole farli preoccupare ma in verità… io la vedo in questo modo poi magari mi sbaglio di brutto XDXD. Il pigiama dei muppets ce lo vedo benissimo su Bi, chissà se ne ha uno… *si appunta di spedire un pigiama dei muppets a Bi* Sono felicissima che tu abbia sorriso alla fine perché era quello l’effetto desiderato. Ti ringrazio come al solito, sei troppo buona.

 

Livin Derevel: Non importa se sei in ritardo, tranquilla ^^. Nessun dovere XDXD. Eheh sì, io vado dritto al sodo quando scrivo, sarà che io le descrizioni che non sono delle emozioni non le reggo tantissimo oppure perché sono una persona schietta XD. Mi piace un sacco immaginarmeli ragazzi… sono troppo… waaa! La doccia è un classico, forse un po’ abusato ^^’’. XDXD sono contenta che ti piaccia la mia inclinazione allo slash però questa è l’ultima ff slash che avevo in programma. le altre che ho in mente non hanno un pairing preciso. Grazie mille per i complimenti! Spero che questa one-shot non risulti troppo mielosa.

 

ladywho: Ho trovato il tempo di scrivere e devo dire che ora sto meglio (anche se devo scrivere ancora un sacco di cose *si mette le mani nei capelli*) XDXD i tuoi commenti mi fanno ridere! I cani conquisteranno il mondo, su questo non c’è dubbio XDXD Mike è troppo Mike per non adorarlo (ma senti ciò che dici?non ha senso!ndB) scrivere di loro da giovani mi piace molto ^^. Sono contenta che il mio Mike comunichi qualcosa. Bi doveva prendere l’iniziativa perché neanche lui è tanto santarellino e poi con Mike sotto la doccia… chi non prenderebbe l’iniziativa? XDXD. Grazie per i complimenti, mi fai arrossire! Non ti preoccupare al prossimo compleanno di Bì siamo tutti invitati (ehi! Questo chi l’ha deciso?ndB) io e Trè (e che centra Trè?ndB) lui centra sempre se no si sente escluso, povero Trè! (-.- ndB)

 

Mariens: sorrido sempre quando vedo il tuo nick nelle recensioni. Tranquilla per quel giorno. ^^ non eri insopportabile ero un po’ girata anch’io, sai che mi fa sempre piacere parlare con te. Potrei scrivere entrambe… mhhh sai che io e le one-shot andiamo a nozze come Lauren e il lavoro di paparazza =P. sinceramente preferisco le mie one-shot riflessive, se così si possono definire, anche se non disdegno le slash. È vero, faccio più fatica nello slash, mi hai scoperta. Il mio prof di religione dice che sono romantica… io non lo so, io credo di scrivere cose smielate (come questa che fa venire il diabete). XDXD tu e le situazioni intime suggerite da Trè XDXD povera Lauren, meglio che non ne sappia niente se no Bi cade in depressione se lei se ne va XD. Grazie per il tuo supporto di sempre anche in questo periodo un po’… ehm… biuetto… ehm ehm.

 

peacemaker: il defibrillatore dello slash, colei che lo tiene vivo con scariche di adrenalina! XDXD ok, ok la smetto. Grazie un complimento da un esperta fa sempre piacere a me che sono una slasher in erba XD. Il mio stile… ehehe va dritto al sodo XDXD non mi piace lasciare dubbi XD sono contenta che ti piaccia! Grazie mille ** perfino messa tra i preferiti, ora ho bisogno di un defibrillatore anch’io XD.

 

 

Un enorme grazie a chi segue, chi preferisce o a chi legge solo.

Grazie del supporto che mi date sempre.

Ho un periodo un po’… ehm… sì…

Però voi continuate a sostenermi nonostante tutto, siete fantastici.

Grazie, veramente.

 

P.S. attenzione! Tornerò con un’ altra one-shot questa volta non slash e con il nuovo capitolo di Mental. Non vi libererete di me tanto facilmente =D.

   
 
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