ma
più mi guardo
in giro e vedo che,
c'è
un mondo che va avanti
anche
se,
se
tu non ci sei
più
Destinazione
paradiso-Gianluca
Grignani
Il cielo
cambia ancora colore, la terra gira ancora intorno alla luna e al sole,
le
stagioni si alternano, la guerra continua anche senza di te.
Ho deciso di non ascoltare più le notizie che arrivano. Sento un grande vuoto dentro, perché per me il mondo si è fermato, non c’è più un cielo da guardare, né una luna o un sole c’è solo un immensa cosa vuota che mi avvolge.
"Se il mondo perisse e lui
rimanesse io continuerei a vivere, ma se egli perisse e io rimanessi il
mondo diventerebbe per una terribile cosa estranea" (Cime tempestose)
Perché
non
mi hai dato retta? Perché sei voluto andare via lo stesso?
Perché Stear?
Ora da sola
che posso fare?
Ho paura di
dimenticarti, di dimenticare la tua voce, la tua risata, il tuo
sorriso, le tue
idee, la tua espressione quando finivi di costruire una nuova macchina,
ho
paura che giorno dopo giorno perderò la tua immagine.
Mi stringo
le ginocchia al petto mentre il tuo carillon suona per me.
All’inizio
non volevo che nessuno lo toccasse, nemmeno quel gioielliere, avevo
paura che
perdesse il tuo profumo, volevo che l’ultima persona ad
averlo toccato fossi
tu. Ma poi ho dovuto darglielo perché avevo bisogno di
ascoltarlo.
E adesso
guardami: per terra con lo sguardo vuoto ascolto il carillon che
è accanto a
me.
Io non sono
Candy, non sono forte, io non so rialzarmi, non so a che cosa
aggrapparmi se
non ai ricordi che mi gettano in una semivita.
Non voglio
tornare a vivere la vita di sempre, perché in quella vita tu
non ci sei.
Mi avevi
promesso che saresti rimasto con me per sempre, mi avevi detto che noi
due avevamo
un futuro e invece sono sola.
Ho paura
che la mia mente dimentichi il tuo volto e nei miei sogni sarai solo un
ombra
che un giorno scomparirà.
La parte
migliore della giornata è la sera quando vado a dormire,
ogni volta spero di
non risvegliarmi di vivere dentro un infinito sogno, forse falso, ma
bellissimo.
Chiudo gli
occhi e la magia ricomincia.
Non ha
né gli
occhiali né la divisa militare, non è
più prigioniero di quell’uniforme che gli
ordina di uccidere, è libero e sorridi.
Come un
bambino insegue un aquilone con la paura di non raggiungerlo, io corro
verso di lui. So che se non fosse un sogno in questo momento starei
piangendo, ma
per
adesso sono solo lacrime di aria.
Ma nonostante
io corra lui è lontano e sento che non potrò mai
arrivare da lui.
«Perché
mi
hai lasciata sola?» gli grido nella speranza che mi senta.
Le gambe
non sostengono il mio peso e cado per terra.
«Patty,
sai
che mantengo le promesse, io non ti lascerò, sono con
te» anche se lui è
lontano la sua voce è vicina a me come se mi stesse
sussurrando tutto all’orecchio.
«Non
è vero,
tu sei morto» sussurro gettando lo sguardo per terra.
«Io
sarò
morto quando tu smetterai di vivere, Patty, ti prego, ritorna a
sorridere» la
sua voce è una supplica e sul suo volto non
c’è più un sorriso.
Prima di
rispondere prendo fiato e lo fisso negli occhi così grandi e
tanti ricordi mi
ritornano in mente, e li risento nella pelle come se li stessi
rivivendo.
«Non
è
facile»
Lui chiude
gli occhi e inghiotte le lacrime invisibili.
«Io
ti
aiuterò, credi che ti lascerò fare tutto da
sola?»
«Stear
… io
non voglio dimenticarti»
Lui si
avvicina a me e mi abbraccia e mi aiuta ad alzarmi.
«Vedi?
È più
facile alzarsi se qualcuno ti da una mano» devia la mia
richiesta.
«Stear…»
sto per rifargli la domanda ma lui mi zittisce con sorriso.
All’improvviso l’immenso
bianco che ci circonda diventa una sala da ballo.
E balliamo
con la stessa melodia che c’era alla festa di Maggio.
«Ti
ricordi
la prima volta che abbiamo ballato insieme?» io annuisco
ascoltandolo a
malapena, voglio ricordare ogni particolare di quel ballo una volta
sveglia,
forse lo metterò per iscritto per essere certa che il tempo
non prenda con sé questo
ricordo come ha preso Stear.
«Ci
saranno
tanti balli nella tua vita, nuove amicizie, e un altro
amore-» sto per dirgli
che non mi interessa affatto di ballare con altre persone, che lui
continua «la
vita è fatta di ricordi belli e brutti, forse possiamo
dimenticarci dei
ricordi, ma non l’amore che gli altri hanno riversato su di
noi»
Per
adesso
ascolto rapita le parole di Stear che mi sorprendono per la loro
profondità, ma
so che un giorno riuscirò a fare ciò che lui
vuole, ora che so che lui mi
aiuterà non mi sento più tanto sola.