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Autore: ginnyx    28/03/2010    11 recensioni
22 Novembre 1991.
-Devi dirglielo.-
Quella frase, pronunciata con quel tono risoluto, con quell’espressione seria, proprio da Brian, ha il potere di incrinare la maschera che indossi ormai da tempo.*** Dedicata a lui, l'unico. Un piccolo tributo per fargli sapere che noi sorridiamo ancora pensando a lui.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'A tu per tu con Freddie.'
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Crack, la maschera si è rotta.

CRACK, la maschera si è rotta.

 

22 Novembre 1991

 

-Devi dirglielo.-

Quella frase, pronunciata con quel tono risoluto, con quell’espressione seria, proprio da Brian, ha il potere di incrinare la maschera che indossi ormai da tempo.

-Dire cosa, scusa? Mi dispiace caro, ma non so a che cosa ti riferisci.- rispondi facendo quel sorriso falso che serviva a nascondere la verità.

-Come non lo sai?!- sbotta Brian al limite.

È arrabbiato con te, per te.

Un'altra crepa nella maschera.

-Proprio non lo so. Ora scusami caro, ma devo dare da mangiare ai gatti.- dici tranquillo.

Non ce la puoi fare, devi andare via.

Sta cedendo, il tuo muro sta cedendo.

Appena ti volti, dandogli le spalle, pensi di esserti salvato.

-Farrokh!- grida con voce incrinata Brian.

Un brivido ti passa per la schiena.

Da quando usa… usa… quel nome.

Quel nome che non è più il tuo da tempo.

Tu sei Freddie, Freddie Mercury. La puttana musicale.

Eppure…

Crack.

La maschera si è rotta.

 

 

Non ti volti, non vuoi farti vedere in quello stato da lui.

-Ti prego, ascoltami. Non puoi continuare a fare finta di niente, non puoi scappare. Né da me, né da… da…-

Ti viene da piangere.

Neanche lui riesce a pronunciare quella parola.

-Maledizione! Io… hai visto? Non ce la faccio neanche io, da solo. Ma forse… insieme, forse se ci teniamo per mano, ci riusciremo. Gli altri sono con me, sono con te.-

Il tuo respiro diventa irregolare.

Il tuo viso, ora, è soltanto l’ombra di quello di un tempo.

Un suono strozzato esce dalle tue labbra.

Lui sicuramente se n'è accorto, infatti si sta avvicinando, ma tu lo precedi.

Ti volti, a testa bassa e pian pianino alzi il viso.

I vostri sguardi s’incontrano per non lasciarsi più.

Nei suoi occhi leggi la paura che è riflessa anche nei tuoi.

Ricordi le loro facce, le facce dei Queen, quando gli hai annunciato che eri malato.

Erano sorpresi, spaventati, sconvolti.

Un singhiozzo, il primo dei tanti.

Brian ti abbraccia e ti sostiene. Come sempre.

-Io… io… non…- cerchi di dare forma ai tuoi pensieri, ma gira tutto veloce.

Troppo veloce, gira tutto troppo veloce. Non si può tornare indietro?

-So che hai paura, ma non capisco di cosa. Parlami.-

Brian… il tuo migliore amico, sempre, in qualsiasi situazione.

-E se loro smettessero? Se loro non venissero più?-

Lui era confuso. Loro chi?

-Se… se dopo si sentissero traditi, se mi disprezzassero? Gli ho mentito… ma io… non volevo.- hai gli occhi completamente lucidi.

Spalanca gli occhi a quest'affermazione, ora ha capito.

-Non devi preoccuparti, non sarà questo a fermarli. Loro ti adorano, ti amano. Loro osannano Freddie Mercury. Li vedi durante i concerti, come allungano le mani per toccarti, per avere l’onore di sfiorarti.- ti spiega con voce dolce e comprensiva.

-E se gli facesse schifo toccare un… un malato di…-

Un altro singhiozzo, quella dannata parola.

Sei sempre il solito.

Quello che ha paura di deludere gli altri.

Quello che farebbe di tutto per provocare un sorriso.

Quello che odia litigare.

Quello che vuole solo essere felice e vedere le persone che ama contente.

Il solito, povero, piccolo Farrokh.

-Sei proprio scemo.- dice sbuffando divertito.

Tu lo guardi negli occhi e aspetti spiegazioni.

-Secondo te… i fan smetterebbero di seguirti solo per questo? Ma starai scherzando spero! Loro farebbero qualsiasi cosa per te. Tu sei Freddie Mercury, il loro mito, la loro forza, la loro speranza. Loro ti amano per ciò che sei. Amano qualsiasi cosa di te, dai tuoi baffi alle tue calzamaglie, anche la tua malattia.-

Tu lo guardi e non sai cosa dire.

-Questo, ovviamente, vale anche per me, John e Roger. Non sei stato tu a dire che i Queen sono una famiglia?-

Ti stacchi da lui e ti butti sul divano sfinito.

Brian ti sorride.

-Siamo una famiglia…-

Ripeti come per convincerti.

-Una famiglia di pazzi, eccentrici e scatenati ma ci vogliamo bene.- ti risponde e tu sai che questo è stato il punto fisso della tua vita.

-Glielo dirò. Anche se dopo non potrò più fare finta di niente, ma… the show must go on, giusto?- gli chiedi guardandolo.

-Sì, giusto.-

Le sue parole sono cariche d’emozione, sai bene che quella canzone l’ha scritta solo per te.

Con quel testo ha messo per iscritto tutto ciò che provavi e gli sei grato per questo. Tu non ce l’avresti mai fatta.

-Bene, mi sa che dovrò chiamare un po’ di gente, non è che…-

È difficile, ma ci provi.

-Ci penso io, tranquillo. Tra poco arrivano anche gli altri.-

Ci provi e se non ci riesci ci sono loro che ti aiutano.

Brian si gira e si avvia verso la porta, ma tu lo fermi.

-Aspetta!-

Non può andarsene.

Lui si volta e ti guarda interdetto.

-Grazie.- dici per poi sorridere.

Un sorriso tirato ma genuino, come non ne facevi da tempo.

La maschera non ti è mai sembrata tanto stupida quanto in questo momento, mentre il tuo amico di una vita ti sorride sereno e contento del tuo piccolo gesto.

È difficile ma ci provi.

Ci provi e se non ci riesci ci sono loro che ti aiutano.

 

 

24 Novembre 1991

Peccato che la tua dichiarazione non fa in tempo a essere stampata.

In questo preciso momento a milioni di persone viene strappato il cuore dal petto.

Farrokh Bulsara, Freddie Mercury, la puttana musicale, è morto di AIDS.

 

 

The show must go on
Inside my heart is breaking
My make-up may be flaking
But my smile still stays on
My soul is painted like the wings of butterflies
Fairytales of yesterday will grow but never die
I can fly - my friends
The show must go on
The show must go on
I'll face it with a grin
I'm never giving in
On - with the show
I'll top the bill, I'll overkill
I have to find the will to carry on
On with the
On with the show
The show must go on...

 

 

 

 

***Angolino della squinternata***

Mio cugino ha fatto solo una cosa buona nella sua vita: mi ha fatto conoscere I Queen e I Green Day.

Purtroppo li ho conosciuti solo nel 2005 e Freddie è morto quattro anni prima che io nascessi.

Questa “cosa” è per lui, l’unico e inimitabile. Ho sempre stimato la sua forza d’animo e la sua voce. Era una persona eccezionale, non ho dubbi. Però mi chiedevo come mai non avesse rivelato la sua malattia. Certamente per proteggere la sua privacy e quant’altro ma io ipotizzo, come mostra questa ff, una paura. La paura di essere abbandonato, la paura che ammettendo pubblicamente di avere l’AIDS la malattia lo colpisca. Non ammetterlo è stato un po’ come chiudere gli occhi e ignorare il tutto. Per la paura verso i fan secondo me può essere, Freddie teneva molto a loro e alle loro impressioni. Lui mi ha sempre dato l’idea di una persona generosa, attenta ai bisogni degli altri. A volte quando i membri dei Queen litigavano era sempre lui che riportava la pace. Sì, l’ho sempre immaginato buono come il pane e tremendamente pazzo XD.

Alla fine della ff avete sicuramente notato che ho scritto un pezzo di “The Show Must Go On”. Ho messo le parti più significative anche se ero terribilmente indecisa se metterla tutta perché quella, per me, è sempre stata la canzone di Freddie.

Basta con queste chiacchiere inutili.

Ringrazio infinitamente chi ha avuto la forza di arrivare fino qui.

E naturalmente ringrazio Freddie, ovunque si trovi, perché sappia che nel mio cuore c’è un posto solo per lui.

   
 
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