CRACK, la maschera si
è rotta.
22
Novembre 1991
-Devi dirglielo.-
Quella frase, pronunciata con quel tono risoluto, con
quell’espressione seria, proprio da Brian, ha il potere di incrinare la
maschera che indossi ormai da tempo.
-Dire cosa, scusa? Mi dispiace caro, ma non so a che cosa
ti riferisci.- rispondi facendo quel sorriso falso che serviva a nascondere la
verità.
-Come non lo sai?!- sbotta Brian al limite.
È arrabbiato con te,
per te.
Un'altra
crepa nella maschera.
-Proprio non lo so. Ora scusami caro, ma devo dare da
mangiare ai gatti.- dici tranquillo.
Non ce la puoi fare, devi andare via.
Sta
cedendo, il tuo muro sta cedendo.
Appena ti volti, dandogli le spalle, pensi di esserti
salvato.
-Farrokh!- grida con voce incrinata Brian.
Un brivido ti passa per la schiena.
Da quando usa… usa… quel
nome.
Quel nome
che non è più il tuo da tempo.
Tu sei Freddie, Freddie Mercury. La puttana musicale.
Eppure…
Crack.
La
maschera si è rotta.
Non ti volti, non vuoi farti vedere in quello stato da
lui.
-Ti prego, ascoltami. Non puoi continuare a fare finta di
niente, non puoi scappare. Né da me, né da… da…-
Ti viene da piangere.
Neanche lui riesce a pronunciare quella parola.
-Maledizione! Io… hai visto? Non ce la faccio neanche io,
da solo. Ma forse… insieme, forse se ci teniamo per mano, ci riusciremo. Gli
altri sono con me, sono con te.-
Il tuo respiro diventa irregolare.
Il tuo viso, ora, è soltanto l’ombra di quello di un
tempo.
Un suono strozzato esce dalle tue labbra.
Lui sicuramente se n'è accorto, infatti si sta
avvicinando, ma tu lo precedi.
Ti volti, a testa bassa e pian pianino alzi il viso.
I vostri sguardi s’incontrano per non lasciarsi più.
Nei suoi occhi leggi la paura che è riflessa anche nei
tuoi.
Ricordi le loro facce, le facce dei Queen, quando gli hai
annunciato che eri malato.
Erano sorpresi, spaventati, sconvolti.
Un singhiozzo, il primo dei tanti.
Brian ti abbraccia e ti sostiene. Come sempre.
-Io… io… non…- cerchi di dare forma ai tuoi pensieri, ma
gira tutto veloce.
Troppo veloce, gira tutto troppo veloce. Non si può
tornare indietro?
-So che hai paura, ma non capisco di cosa. Parlami.-
Brian… il tuo migliore amico, sempre, in qualsiasi
situazione.
-E se loro smettessero? Se loro non venissero più?-
Lui era confuso. Loro chi?
-Se… se dopo si sentissero traditi, se mi disprezzassero?
Gli ho mentito… ma io… non volevo.- hai gli occhi completamente lucidi.
Spalanca gli occhi a quest'affermazione, ora ha capito.
-Non devi preoccuparti, non sarà questo a fermarli. Loro ti
adorano, ti amano. Loro osannano Freddie Mercury. Li vedi durante i concerti,
come allungano le mani per toccarti, per avere l’onore di sfiorarti.- ti spiega
con voce dolce e comprensiva.
-E se gli facesse schifo toccare un… un malato di…-
Un altro singhiozzo, quella dannata parola.
Sei sempre il solito.
Quello che ha paura di deludere gli altri.
Quello che farebbe di tutto per provocare un sorriso.
Quello che odia litigare.
Quello che vuole solo essere felice e vedere le persone
che ama contente.
Il solito, povero, piccolo Farrokh.
-Sei proprio scemo.- dice sbuffando divertito.
Tu lo guardi negli occhi e aspetti spiegazioni.
-Secondo te… i fan smetterebbero di seguirti solo per
questo? Ma starai scherzando spero! Loro farebbero qualsiasi cosa per te. Tu sei
Freddie Mercury, il loro mito, la loro forza, la loro speranza. Loro ti amano
per ciò che sei. Amano qualsiasi cosa di te, dai tuoi baffi alle tue
calzamaglie, anche la tua malattia.-
Tu lo guardi e non sai cosa dire.
-Questo, ovviamente, vale anche per me, John e Roger. Non
sei stato tu a dire che i Queen sono una famiglia?-
Ti stacchi da lui e ti butti sul divano sfinito.
Brian ti sorride.
-Siamo una famiglia…-
Ripeti come per convincerti.
-Una famiglia di pazzi, eccentrici e scatenati ma ci
vogliamo bene.- ti risponde e tu sai che questo è stato il punto fisso della
tua vita.
-Glielo dirò. Anche se dopo non potrò più fare finta di
niente, ma… the show must go on, giusto?- gli chiedi guardandolo.
-Sì, giusto.-
Le sue parole sono cariche d’emozione, sai bene che
quella canzone l’ha scritta solo per te.
Con quel testo ha messo per iscritto tutto ciò che
provavi e gli sei grato per questo. Tu non ce l’avresti mai fatta.
-Bene, mi sa che dovrò chiamare un po’ di gente, non è
che…-
È difficile, ma ci provi.
-Ci penso io, tranquillo. Tra poco arrivano anche gli
altri.-
Ci provi e se non ci riesci ci sono loro che ti aiutano.
Brian si gira e si avvia verso la porta, ma tu lo fermi.
-Aspetta!-
Non può andarsene.
Lui si volta e ti guarda interdetto.
-Grazie.- dici per poi sorridere.
Un sorriso tirato ma genuino, come non ne facevi da
tempo.
La maschera non ti è mai sembrata tanto stupida quanto in
questo momento, mentre il tuo amico di una vita ti sorride sereno e contento
del tuo piccolo gesto.
È difficile
ma ci provi.
Ci provi
e se non ci riesci ci sono loro che ti aiutano.
24
Novembre 1991
Peccato che la tua dichiarazione non fa in tempo a essere
stampata.
In questo preciso momento a milioni di persone viene
strappato il cuore dal petto.
Farrokh Bulsara, Freddie Mercury, la puttana musicale, è
morto di AIDS.
The show must go on
Inside my heart is breaking
My make-up may be flaking
But my smile still stays on
My soul is painted like the wings of butterflies
Fairytales of yesterday will grow but never die
I can fly - my friends
The show must go on
The show must go on
I'll face it with a grin
I'm never giving in
On - with the show
I'll top the bill, I'll overkill
I have to find the will to carry on
On with the
On with the show
The show must go on...
***Angolino della
squinternata***
Mio cugino ha fatto solo una
cosa buona nella sua vita: mi ha fatto conoscere I Queen e I Green Day.
Purtroppo li ho conosciuti solo
nel 2005 e Freddie è morto quattro anni prima che io nascessi.
Questa “cosa” è per lui, l’unico
e inimitabile. Ho sempre stimato la sua forza d’animo e la sua voce. Era una
persona eccezionale, non ho dubbi. Però mi chiedevo come mai non avesse
rivelato la sua malattia. Certamente per proteggere la sua privacy e quant’altro
ma io ipotizzo, come mostra questa ff, una paura. La paura di essere
abbandonato, la paura che ammettendo pubblicamente di avere l’AIDS la malattia
lo colpisca. Non ammetterlo è stato un po’ come chiudere gli occhi e ignorare
il tutto. Per la paura verso i fan secondo me può essere, Freddie teneva molto
a loro e alle loro impressioni. Lui mi ha sempre dato l’idea di una persona
generosa, attenta ai bisogni degli altri. A volte quando i membri dei Queen
litigavano era sempre lui che riportava la pace. Sì, l’ho sempre immaginato
buono come il pane e tremendamente pazzo XD.
Alla fine della ff avete
sicuramente notato che ho scritto un pezzo di “The Show Must Go On”. Ho messo
le parti più significative anche se ero terribilmente indecisa se metterla
tutta perché quella, per me, è sempre stata la canzone di Freddie.
Basta con queste chiacchiere
inutili.
Ringrazio infinitamente chi ha avuto la forza
di arrivare fino qui.
E naturalmente ringrazio Freddie, ovunque si
trovi, perché sappia che nel mio cuore c’è un posto solo per lui.