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Autore: MissNanna    30/03/2010    6 recensioni
Cosa si prova quando un qualcuno di inaspettato ti confessa il suo amore?E se questo qualcuno fosse il tuo peggior nemico,nonchè la persona che ti è sempre stata accanto nei momenti difficili?Simona vive questa situazione.E' sicura di non provare nulla per Fabio,se non odio ,perchè lei è da sempre innamorata di Stefano Cosentini,migliore amico del Moro.Per Simo non sarà facile arrivare ad una conclusione,a rinunciare a Fabio alla sua presenza ,alle sue prese in giro,perchè pian piano, una nuova consapevolezza la investe in pieno! Quale?....Basta leggere
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le tre del mattino ,quello l'orario che segnalava la radiosveglia accanto al mio letto. Cosa cavolo mi stava accadendo?Possibile che le parole di

Fabio mi avessero colpito in modo tale da impedirmi di dormire?

"Simo tu mi piaci da morire,ma se per te non è lo stesso sappi che non mi vedrai più non potrei metterti così in imbarazzo"

Lui ,il ragazzo che da sempre mi tormentava con i suoi scherzi , con la sua ostilità e con la sua indifferenza mi aveva detto tutto questo.

Sebbene mi avesse sempre trattato come una pezza da piedi era l'unico che avevo sempre ritrovato al mio fianco,assurdo ,ma vero .Era lì

anche nei momenti peggiori e con le sue solite battute pungenti riusciva a farmi sorridere e dimenticare tutto ciò che mi affliggeva.

Era impensabile che potessi piacergli o almeno per me lo era. Fabio non era il tipo che faceva trasparire i suoi sentimenti facilmente e sentire quelle parole venir fuori dalle sue labbra carnose era quasi una cosa irreale.

"Fa- Fabio ..io non so che dirti,cioè a stento siamo amici e poi sai che io amo Stefano!"

Era tutto ciò che ero riuscita a proferire , ancora in preda al panico .Ma cos'altro potevo dirgli?Per me era sempre stato un nemico/amico ,nient' altro, quasi mi sentivo male al sol pensiero di poter stare con lui,non che fosse brutto,anzi,fisico scolpito e abbronzato a causa delle sue origini Spagnole i capelli corti corvini e gli occhi scuri .Diciamo che forse poteva essere considerato uno tra i più belli di tutta la scuola se non il "più" bello .Il vero problema era che non mi interessava,cioè non lo consideravo come un possibile fidanzato .Il mio cuore era già di un' altro che beh,non corrispondeva o almeno io non lo sapevo,non avevo mai trovato il coraggio di parlargli anche perché sebbene io fossi una ragazza alquanto esuberante non mi accettavo e non mi sentivo in grado e soprattutto all'altezza di poter corteggiare Stefano Cosentini .Il ragazzo in questione era da sempre stato nella mia stessa classe dall' elementari ,infatti era uno dei migliori amici di Fabio ed era proprio per quel motivo che avevo consentito al mio orgoglio di potersi friggere ogni qual volta Fabio mi umiliasse ,in modo tale di poter comunque sia essere notata dal moretto suo amico.

Ma parchè allora se Fabio non mi interessava come pensavo,mi sentivo estremamente in colpa per essere stata così sincera con lui?

Simona!!Sabrina!!sveglia sono le 7.00!

Esordì mia madre dalla cucina.

Avevo trascorso l' intera notte a contorcermi tra le lenzuola. Non riuscivo ad immaginare nemmeno lontanamente ciò che mi sarebbe successo dopo quell’ accaduto,come lui si sarebbe comportato nei miei riguardi. Ancora presa dai miei pensieri mi voltai verso mia sorella che dormiva nel lettino appena accanto al mio.

-Sabry ,su alzati o faremo tardi!!

Le dissi sollevandomi dal torpore delle lenzuola. Legai i capelli e corsi svelta al bagno .Mi scrutai con attenzione dinnanzi allo specchio e riuscì a breve a constatare i risultai della nottataccia trascorsa a pensare. Quel deficiente di Fabio era ancora una volta riuscito ad arrecarmi danno,come le altre mille volte quando mi rompeva con le sue minacce di sputtanarmi con Stefano,oppure quando fingeva di essere il mio ragazzo solo

per ridicolizzarmi quando ancora non sapevo baciare. A pensarci bene anche se mi ero promessa di cancellare da me quell' avvenimento,forse c' era stato un momento in

cui avevo pensato a quell' imbecille come ad un ragazzo.

"

-       Simo tocca te andare nel ripostiglio ,pesca!!

Mi esortò Melania ,porgendomi la vaschetta in cui erano riposti i bigliettini .Già all' epoca delle medie ero pazza di Stef e ovviamente ogni volta che si partecipavaad una festa attendevo con ansia il momento dei 5 minuti in paradiso,ma ovviamente rimanevo sempre di merda quando,il mio adorato moretto dagli occhi color del miele si ritrovava avvinghiato in uno stanzino con una delle mie migliori amiche.

Pescai il mio bigliettino e lo passai speranzosa alla ricciolina accanto a me,lei lo aprì e divertita pronunciò il nome di colui con cui avrei dovuto trascorrere i miei minuti.

-Fabio Sangez

Per poco non urlai per lo stupore e la rabbia. il ragazzetto già bello alto e prestante all' epoca mi cinse per i fianchi e con un sorriso malefico riuscì a farmi rabbrividire.

-Cara Simo sai come si bacia o devo insegnarti??

Sbottò sogghignando divertito dalle sue stesse parole .Non ero mai stata una tipa molto trasgressiva e diciamo che a 13 anni attendevo che prima o poi il mio principe azzurro arrivasse e dolce mi schiudesse le labbra e che infine desse quello che doveva essere il mio primo bacio,ma evitai quei particolari e orgogliosa e sfidai quel deficiente che mi era accanto.

-Perchè CARO vorresti provare??

Gli dissi scostandolo da me per poterlo fissare in volto .Sogghignò nuovamente per poi prendermi il mento e avvicinarmi a sè.

-Perchè dovrei perdere l' occasione di deriderti?

E così dicendo mi afferrò per un polso trascinandomi nel maledettissimo ripostiglio in cui ci rinchiusero quei mentecatti dei miei amici .lo lo strattonai liberandomi dalla sua presa e massaggiandomi il braccio lo fissai nel buio della stanza,lui così arrogante se ne stava appoggiato al muro con le braccia conserte e il volto oscurato dalla mancata luce.

-Che c'è?Perché te ne stai lì? che stai tramando?non barare perché...

Non riuscii a terminare la mia affermazione che mi ritrovai con le mie labbra incollate alle sue .Il mio corpo era stretto al suo,la sua mano destra mi teneva per la nuca ,mentre con l' altra mi cingeva la vita. Io ero li immobile e incredula .Sentii la sua lingua dischiudere dolce la mia bocca,risposi a quei suoi movimenti cercando di trovare la calma e fermare quei piccoli brividi che mi percorrevano insistenti ,la schiena .Fu una cosa dolce e stranamente ripensandoci fu anche abbastanza romantica.

Ci separammo ansimanti. lui fu il mio primo vero bacio ,tanto bello ,ma altrettanto deludente,poiché se per un attimo avevo pensato che forse il ragazzo che mi era di fronte non fosse poi così deficiente,l' attimo successivo lo ritrovai avvinghiato a Serena Pirozzi che le parlava della mia incapacità nel baciare. ero Delusa ,ma anche tanto incazzata.

L'odiai e mi odiai per aver anche solo pensato di poter provare a stare con un tipo del genere."

Mi ripresi dai miei ricordi appena mi ritrovai a tavola con i miei ,tutti pronti ,chi per dirigersi a scuola e chi per andare a lavoro.

-Buongiorno amore,tua sorella??

Esordì mio padre nascosto dall' enorme giornale .In quello stesso istante arrivò Sabrina che di corsa addentò una fetta di pane,mentre si accingeva a sistemarsi.

-Buongorno,quessa deficee i mia soeella ha impegato oa pev pvepavavsi e ova sono in un ritado inchedibile!

Sbottò lei ancora a bocca piena indossando il cappotto.

-       Guarda cara che sei stata tu che non ti sei alzata in tempo quindi..shhh .

Le dissi divertita rialzandomi con tutta calma prendendo la borsa dalla sedia.

-Andiamo va,non ho voglia di qualche ramanzina dalla Romani,quella è na stronza!!

Sentenziò Sabry.

-       Sabrina le parole!

Si lamentò mia madre mentre ci baciava entrambe.

-       Scusa mamma!

Le disse di tutta risposta la moretta al mio fianco.

-       Simo sta attenta a questa scellerata di tua sorella,io oggi ho il turno in negozio ,nel caso chiamate una pizza!

Mi avvisò mamma.

-Scusa Mà ,ma tu non avevi già fatto i tuoi turni di pomeriggio?

Chiesi sorpresa da quella sua affermazione.

-Si ma Sara,non può venire e sai che qualche soldo in più non ci fa proprio schifo quindi ,conclusione oggi sono a lavoro bimbe!

E così dicendo ci accompagnò alla porta.

Durante il tragitto ci fermammo come nostro solito ad aspettare il resto dei nostri amici,ovvero Maggie ,Vittoria ,Samuele e Fabio.

Fabio,la mia preoccupazione ,non sapevo come si sarebbe comportato dopo quello che era successo e quindi avevo quasi il terrore di incontrarlo.

D'improvviso lo vidi arrivare con la sua moto nera che mai aveva usato prima di quel momento per andare a scuola .Stranamente tale constatazione mi freddò non poco .Si accostò appena ci vide e alzò la visiera.

-       Raga io vi raggiungo in moto devo prendere una cosa a casa di samuele ,quindi lui viene con me,mentre Maggie e Vittoria, invece Si sono beccate la varicella.

Terminò disinvolto senza nemmeno degnarmi di uno sguardo. La cosa mi agitava e non mi faceva star bene ,anche se dovevo accettarla visto che avevo scelto Stefano e che dunque lui,non sarebbe più stato né un amico né un nemico .Non sarebbe cambiato niente ,perché lui non era mai stato nulla nella mia vita ..allora perché quel suo atteggiamento così freddo mi feriva?

-Capito. Faby non mi puoi dare un passaggio ? Ti prego!!!

Continuò Sabrina con il suo fare da gatta morta .Per lei Fabio rappresentava la perfezione."bello e dannato" lo definiva anche se il ragazzo di cui era innamorata era Samuele .Lele e mia sorella si erano conosciuti ad una festa per poi scoprire che andavano entrambi alla stessa scuola. Lui era molto carino ,ma non ancora pronto ad un rapporto un po’ più serio,visto e considerato che aveva ancora sedici anni e anche mia sorella non era la maturità fatta persona. Non sapevo se lei gli piacesse ,ma di certo Sà ne era cotta.

-       Certo ,salta su!

Sbottò lui di tutta risposta. Sabrina salì in moto posizionandosi il casco sul capo e con una linguaccia si strinse a lui.

-       Ciao,sorellina!!

Continuò.

"Ma che stronza " pensai. Poi posai lo sguardo sul ragazzo teso in avanti che con fare freddo mi fece un cenno con il capo in segno di saluto,per infine allontanarsi.

Dopo alcunii minuti furono scomparsi dalla mia visuale. Ripresi a camminare ancora assorta nei miei pensieri.

"- Oh oh ,guarda chi c'è?

Esordì un giorno di qualche anno prima comparendo alle mie spalle.

-       Che vuoi Fà?

Gli risposi scocciata,il vederlo mi infastidiva parecchio.

-       Che c'è non posso nemmeno più salutare la mia ragazza??

Sbottò divertito. Dopo quel maledettissimo bacio continuava imperterrito a prendermi in giro. I primi tempi mi arrabbiavo,ribattevo ,ma infine compresi che era solo fiato sprecato e che tanto come cosa era così assurda e insensata che capii che la miglior soluzione era l'indifferenza.

-       Si certo!

Gli dissi sporgendomi a salutarlo con un bacio sulla guancia. Rise per quel mio gesto e poi se ne andò."

All' epoca non aveva nessuna inibizione e non si faceva problemi a salutarmi. Possibile che tutto dovesse cambiare?

   
 
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