Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Segui la storia  |       
Autore: MewBecky    08/08/2005    1 recensioni
-Ieri notte...- Riprese quindi Ryan -...qualcuno si è introdotto nel laboratorio ed ha trafugato buona parte dei file rpg elaborati da Kyle, inseriti nel computer principale. Ho bisogno del supporto di almeno due di voi per stanarlo, privarlo dei file e affidarlo alla giustizia. Ah, e possibilmente smantellare definitivamente la Wyu S.P.A..
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-CAPITOLO SETTE: ATSUKI IN PERICOLO!-

-Star...- George Hewn, colonnello dell'esercito, pluri-decorato e più volte vincitore di riconoscimenti al proprio valore, aprì gli occhi stanchi, alla ricerca della procace figura della donna bionda.

Non ricordava nulla di quanto fosse accaduto la notte precedente, ma la sua attuale condizione bastava per sospettare che qualcosa di "poco consono" si fosse verificato.

L'uomo era strettamente legato alla propria poltrona girevole, e probabilmente, pieno di contusioni dato il dolore che l'attanagliava.

Doveva aver battuto la testa, perdipiù: le tempie gli pulsavano incredibilmente e stava perdendo sangue dall'avambraccio destro. 

Dannazione!

A quel punto, George PRETENDEVA spiegazioni.

-Ben svegliato Georgy..- Star, con indosso una vestaglia di seta pervinca, il cui tessuto contrastava con i suoi grandi occhi d'alabastro, gli sorrise malevola, sorseggiando piano una tazza di caffè forte.

-Ieri sera hai fatto faville, tesoro!

La voce, arguta, sarcastica, cantilenante, indispettì George al pari di fargli desiderare disperatamente l'istantanea libertà, solo per mollare a Star un bel "cinque" su quel bel faccino disgustosamente perfetto.

Aveva amato quella donna, ma ormai da tanto, troppo tempo si era reso conto di non essere ricambiato.

-Non puoi ricordartelo, data la botta in testa che ti è stata inferta..- Riprese Star, prendendo a narrare i fatti accaduti la sera precedente con leggerezza assolutamente fuori luogo -...ma ho mandato i miei uomini a prelevarti dalla tua residenza, alle quattro di ieri notte. Hai apposto un tantino di resistenza, all'inizio; ma poi ti sei lasciato sedare.

La donna fece una pausa, giusto  per concedersi un altro sorso di caffè.

-Ora ti domanderai cosa io voglia da te.

George aggrottò la fronte, ironico.

-Certo, se non vi è di troppo disturbo gradirei saperlo- Arguì, sorridendo sfacciatamente.

Star ne fu indispettita.

-Credo tu abbia ricevuto il testamento di Asteeria dal notaio Eggleman..- Riprese la donna, sfrozandosi di ignorare i pungenti sarcasmi di George  -...ma tuttavia, ho la spiacevole sensazione che ciò non ti sia bastato ad intendere la verità.

Quel documento, è stato stilato originariamente due anni fa, quando Asteeria si ritrovava nella propria villa a Kyoto, dove i servizi segreti l'avevano spostata.

La sua famiglia, Jordan compreso, credeva che la donna fosse morta asfissiata a causa dell'incendio doloso appiccato alla tenuta Shirogane.

-Maledetta!- Gridò a quel punto George, gli occhi grigi ridotti a due irate fessure fiammeggianti -..sei stata tu! Tu e quei dannati figli d'un cane avete ucciso Anna ed Hakari!

Star sbadigliò pigramente, socchiudendo gli occhi.

-Hai finito, Georgy?- Domandò, infastidita -..sì, certo: siamo stati noi ad appiccare  l'incendio. Cosa credevi? Non dirmi che ti sei bevuto la pallida storia che ti narrai cinque anni fa per farti entrare in società?!

-E' stato un incidente, George: solo un incidente!- Star sgranò gli occhi, scimmiottando crudele la smorfia di una bimba smarrita e spaventata.

-La nostra associazione cerca di ritrovare i file di Hakari per far sì che il suo prezioso lavoro non vada perso: ma suo figlio, quel dananto Shirogane, vuole impedircelo!

E' sempre stato una mela marcia, Ryan: è un ragazzo pericoloso, George.

Dobbiamo fermarlo! 

Il colonnello George Hewn abbassò gli occhi, profondamente ferito.

Era stato un vero imbecille, caduto in pieno nella trappola di quella meretrice.

-Voglio uscire da questa dannta società..- Disse, tutto il disprezzo che provava leggibile negli occhi cinerei -...preferisco morire piuttosto che essere ricordato come un criminale, un porco come voi. Io...credevo che tu fossi sincera, Star.

Non avrei mai cercato di uccidere Shirogane se non avessi pensato seriamente che fosse un criminale.

Mi vergogno, mi disprezzo per essermi lasciato abbindolare da te, dannata serpe!

Star rise di gusto, gettando la testa all'indietro per sprigionare a pieno la propria euforia.    

-Questo ed altro per te, Georgino- Disse, superbamente  -Comunque, riprendiamo il discorso da dove eravamo rimasti.  Non mi piace troppo essere interrotta.

I nostri emissari, Hacover e Marhon raggiunsero la vecchia tenuta senza alcuna fatica, bruciandola: nei nostri piani c'era il recupero dei file.

Appena esso sarebbe stato effettuato, Marhon avrebbe gettato un grosso sigaro nella sterpaglia, adiacente la facciata della casa che dava sul giardino: purtroppo, però, i file non riuscirono ad essere individuati.

Solo a distanza di tempo realizzammo che era stato l'assistente di Hakari, Kyle a sottrarli dall'archivio, probabilmente perchè intenzionato ad esaminarli.

Fu una vera disdetta. 

Anna rimase bloccata in casa e Hakari, la raggiunse per salvarla: entrambi finirono per mano nostra. 

Questa invece fu una vera soddisfazione.

-Sei una cagna...- La interruppe sprezzante il colonnello Hewn, disgustato dalla sadica crudeltà di Star, che stava sfacciatamente sorridendo.

Era incredibile come di fronte alla sofferenza, al dolore altrui quella donna rimanesse totalmente impassibile, ed arrivasse talvolta a provare perfino piacere.

Il diavolo.

Ecco cos'era Star.

-Ma...- Continuò dopo poco la bionda, incrociando provocante le gambe perfette -.quella dannata impicciona di Asteeria, che abitava presso una villetta poco lontana dalla tenuta Shirogane, si accorse dell'incendio e riuscì a cogliere Marhon e Hacover sul fatto. Sfortunatamente, quella maledetta ci sfuggì.

Credo fornì informazioni, identikit alla polizia: i servizi segreti capirono che tali testimonianze avrebbero potuto mettere Asteeria in serio pericolo.

Quella donna sapeva troppo.

E così fu fatta sparire dalla scena.

La polizia inscenò un incidente e presentandosi al cospetto del legittimo consorte di Asteeria, un ingegnere americano, Martin Johnson, lo avvertì che la moglie era annegata presso la scogliera.

Un medico legale, pagato appositamente per esporre all'uomo la situazione, la messa in scena creata ad arte, disse che Asteeria aveva evidentemente cercato di tuffarsi per fare un bagno nel lago presso il quale la donna andava di sovente, ma nello slancio aveva battuto la testa contro una roccia, ed era così annegata nelle profonde acque.   

Martin cominciò a dare segni d'evidenti squilibri; a bere, ad ubriacarsi, a frequentare locali sconvenienti.

Il figlio legittimo di Asteeria, Jordan, che all'epoca aveva dieci anni, crebbe odiando profondamente quel genitore che non si occupava di lui: e così, una volta raggiunta la maggiore età si recò all'anagrafe e acquistò il cognome della madre che mai avrebbe dimenticato, Shirogane.

Poi, lo contattai e lo tirai dalla mia parte, naturalmente con l'inganno: io, Star Wyu mi comportai affettuosamente nei confronti il piccolo Jordy, proprio come la dolce mamma che gli era stata strappata.

Già, perchè nè Martin, marito di Asteeria, nè Jordan, suo figlio ne conoscevano la tremenda infedeltà. Era un adultera, quella donna!

-Senti chi parla...- Commentò acido George.

-..Infatti...- Star fece del suo meglio per ignorare il commento, stringendo i denti -...fu da tuo fratello Herbert che Asteeria ebbe Atsuki, parlando al marito della gravidanza come legittima. 

La cognatina, fece infatti credere a Martin di essere in attesa di un altro pargolo, da lui naturalmente; partorì sola, nella propria casa, Atsuki. Che razza di cagna!

Martin era al lavoro, e Jordan a scuola.

Nessuno aveva sospettato, in quegli ultimi mesi, che il parto di Asteeria fosse imminente: essendo piuttosto snella, -quella troietta aveva infatti avuto seri problemi d'anoressia, in passato-, aveva finto indifferenza per i primi sei mesi di gravidanza, per poi annunciare la lieta novella al settimo.

Il gonfiore del ventre era minimo, proprio per questo la cosa fu assolutamente plausibile; o almeno così dice innocentemente Jordan, che naturalmente non è a conoscenza della verità.

Dopo il parto, Asteeria scaricò lo scomodo souvenir del rapporto con Herbert presso il collegio dove la tua adorata nipote è cresciuta, senza concedere alcuna spiegazione: al ritorno di Martin, poi, la melodrammatica annunciò che aveva avuto un aborto spontaneo cinque minuti prima e si lasciò accompagnare all'ospedale, dove si occupò di lei un'infermiera informata "sui fatti".

La recita riuscì a pennello e risultò assolutamente convincente: le cose tornarono come prima a casa Johnson e Martin, da bravo maritino qual'era, si prodigò subito per far sì che Asteeria dimenticasse lo scioccante, inesistente accaduto.

Nove anni dopo, scoppiò il putiferio: incendio, finto suicidio ed espatrio di Asteeria secondo il programma di protezione testimoni.

Hakari, a conoscenza della verità in quanto fratello della dannata, si era nel frattempo occupato di Atsuki, ospitandola a casa propria nei week-end: ma ora che anche il nostro eroe senza macchia e senza paura era stato messo k-o, dovevi entrare in scena tu, zio della piccola mostriciattola.

La nostra cenerentola, nel contempo era diventata una dolce, adorabile ragazzina di dodici anni; convinta d'essere orfana.

Sua madre, Asteeria Shirogane era invece fin troppo viva, per i miei gusti, e si nascondeva come un topolino presso uno chalet a Kyoto.

Ma poi...BUM!

Io, il grosso gatto famelico l'ho schiacciata con tutta la forza di cui ero capace.

Due anni dopo la stesura del testamento, cioè circa cinque mesi fa, Hacover e Marhon sono andati a fare una visitina alla sozza pantegana.

E la nostra Asteeria ha definitivamente detto:- ciao!- a qualsiasi possibilità di rivedere la sua piccola Atsuki!  

Star picchiò il palmo della mano aperto sulla scrivania, enfatica.

George socchiuse gli occhi di rimando gli occhi e sospirò pesantemente.

-Ed in tutto questo tripudio di patetiche esclamazioni e ricordi del lontano, .frenetico ed intricato passato di Asteeria cosa c'entra il mio rapimento?- Domandò, le labbra strette nell'atto di trattenere tutta la rabbia che stava covando in sè.

-C'entra eccome, Georgy..- Star si sedette a poca distanza dal colonnello in modo da poterlo guardare dritto negli occhi, in modo da sfiorare con la punta delle decollettè vellutate, mezzo tacco, le sue ginocchia tumefatte dagli ematomi -...ricordi il testamento di Asteeria?

Diceva:

"Io, Asteeria Hewn, nel pieno delle mie facoltà mentali predispongo perchè mia figlia Atsuki, entri in possesso dell' intero patrimonio in denaro custodito presso la tenuta di famiglia, una volta raggiunta la maggiore età e quindi una maturità sufficiente a gestire con giudizio tali risorse".

-Sì, lo rammento.

-Ebbene, attraverso alcune fonti più che attendibili ho scoperto che cosa sono queste misteriose risorse..- Star assunse un'espressione grave, gli occhi solitamente lucenti di perversa sfaccitaggine irati, rancorosi -...fascicoli: fascicoli che racchiudono quantità industriali di materiali. Dichiarazioni, atti, identikit: c'è tutto, Georgy.

Quanto basta per identificare qualsiasi membro abbia aderito alla Wyu e farlo marcire in galera. 

Hewn si stiracchiò pigramente, sbadigliando.

-Mi sembra una buona cosa- Disse, senza tradire la benchè minima emozione.

-No, non lo è tesoro. Ed è per questo che ti abbiamo rapito.

Star si sporse ulteriormente verso George, fino a sfiorare con il proprio naso quello di lui.

-I miei uomini stanno andando a prendere la tua nipotina, Georgy. E' troppo intelligente,  pericolosa: si recherebbe immediatamente alla tenuta, di cui nemmeno noi conosciamo l'ubicazione per consegnare i fascicoli alle autorità. Dobbiamo evitarlo: le faremo la festa. E tu non la proteggerai.

Così detto, la donna lasciò l'ufficio, chiudendo la porta dietro di sè.

-Ti saluto, Goergy!

-MALEDETTA! MALEDETTA PUTTANA! MARCIRAI ALL'INFERNO PER L'ETERNITA'!- George gridava di rabbia impotente e repressa, come in preda ad una crisi isterica -TI ODIO, STAR! IO TI DETESTO!  

L'eco, un eco furente, incandescente d'inquietudine risuonò a lungo, dando voce ai sentimenti confusamente rabbiosi di George.    

Ma per quanto si sgolasse,  le urla del colonnello, non furono udite da persona alcuna.

Restarono con lui.

Imprigionate nella stanza.

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

-Andiamo, pupattola!- Kisshu alzò le lunghe braccia muscolose, sorridendo disorientato -..non sarai così cattiva da spararmi!? Sul serio, eh?

Hai davvero dimenticato tutto, gattina? I nostri bei tempi in cui...-

Strawberry gli mollò un violento colpo al di sotto della cintura, per tutta risposta.

Ne aveva davvero abbastanza.

-Chiariamo subito, maledetto..- Fece, gettando uno sguardo disgustato ad indirizzo dell'alieno, che Mina e Pam avevano fatto accomodare presso una poltrona girevole, tenendolo sempre sotto tiro  -..fra noi non c'è stato nulla.

Piuttosto di farmi sfiorare anche solo con un dito da un dannato criminale come te, preferirei svolgere tutti i compiti arretrati!  

Sanson e Marf tossicchiarono nervosi, perplessi: Mina invece sorrise, divertita.

-Sempre la solita, Strawberry..- Osservò, altera come sempre nelle movenze e nella pretenziosa intonazione vocale -..anche nelle situazioni che giocano, sotto tutti gli aspetti, a nostro favore, riesci a renderti ridicola, facendo affermazioni assolutamente fuori luogo.

I compiti. Potevamo essere affettate, vuoi dirmi cosa diavolo c'entrano?

Starwberry alzò le spalle, grattandosi imbarazzata la testa con ben poca eleganza.

Colpita e affondata. Di nuovo.

-Vado a cercare Ryan..- Dichiarò, i pollici infilati nelle piccole tasche degli shorts di jeans aderenti -...sarà meglio avvertirlo del guaio in cui ci siamo cacciate.

La ragazza s'avviò in direzione della porta, a testa bassa: inaspettatamente, però, essa si aprì da sola, rivelando al di là di essa due persone agitate e ansimanti.

-Ryan!- Gridò Starwberry, colma di stupore -Kyle!

Allora sapevate di trovarci qui!

-Certo ragazze: anzi, perdonateci..- Il ventenne posò una mano sulla spalla di Mina, che teneva la pistola puntata alla tempia di Kisshu, instancabile -..siamo venuti appena abbiamo potuto.

Come ormai avrete già sospettato, abbiamo scelto il Palm Beach proprio perchè sicuri di trovarci una personalità importante della Wyu: abbiamo sbagliato a non avvertirvi dell'eventualità di incursioni.

Vi abbiamo messe tutte in pericolo!

-Non importa Kyle..- Strawberry strinse i pugni, sorridendo confortante ad indirizzo del ragazzo, desolato -...abbiamo saputo cavarcela da sole, fortunatamente.

-Già..- Si introdusse Pam, sventolando davanti al naso di Ryan il passaporto reperito nel vano della biblioteca, a metà fra il trionfante e il sorpreso -...e abbiamo trovato questo. Shirogane. 

Immagino tu la conosca.

Il biondo esaminò per un attimo il documento, sorridendo nostalgico.

-Asteeria..- Fece dolcemente, come inebriato da ricordi lontani e struggenti -...sì, era mia zia, sorella di papà Hakari e madre di Jordan. Viveva poco lontano da noi, in America.

Il ragazzo fece una pausa, sospirando.

-E' morta un po' di tempo fa. Annegata.

A quelle parole, Kisshu, l'alieno, il nemico, rise di gusto.

-Asteeria non è morta accidentalmente...- Fece, i grandi occhi ambrati socchiusi nell'atto di contemplare il bel viso sconvolto di Ryan -furono gli amichetti di Star ad eliminarla, mentre si trovava presso il suo chalet a Kyoto. 

Il biondo restò interdetto, allibito.

-Cosa?

-Hai capito bene...- Riprese Kisshu, sorridendo compiaciuto -...Asteeria era stata nascosta dai servizi segreti presso il tal luogo, in quanto a conoscenza dell'identità dei piromani che appiccarono l'incendio presso la tenuta Shiorgane, cinque anni fa: in una lettera indirizzata a sua figlia, una sorta di testamento, disse che le avrebbe lasciato alcuni fascicoli piuttosto importanti presso una delle tante ville in possesso della vostra famiglia.

Star non poteva permettere che la ragazzina accedesse alle informazioni sulla Wyu, che avrebbero potuto inchiodarne tutti i membri di fronte alle autorità: così ci comandò di farne fuori la madre.

Ricordo ancora come strillava quella dannata mentre ci divertivamo con lei.
Kisshu ghignò crudele, mentre un' espressione di autentico orrore si dipingeva sul viso di Ryan.

-Asteeria era proprio un bell'esemplare...- Sospirò l'alieno -..esattamente come la sua adorabile figlioletta.

-Maledetto!

Il biondo si avventò sull'alieno, pazzo di rabbia: la canna della pistola di Strawberry, luccicò a poca distanza dalla tempia di Kisshu mentre Ryan ansimava indiavolato.

-Vacci piano amico. Eh?

-Dammi solo una buona ragione per non ucciderti.

-Potrei aiutarti a salvare qualcuno che ti è molto caro.

Ryan guardò l'alieno con aria interrogativa, prendendo posto a sedere dinanzi a lui.

-Che diavolo stai dicendo?

-La figlioletta di Asteeria e Herbert Hewn...- Kisshu sorrise di nuovo, sfacciatamente sicuro di sè -...Atsuki.

Il biondo sgranò gli occhi azzurri, mentre Strawberry, Mina e Pam si scambiavano sguardi disorientati, perplessi.

La faccenda si faceva sempre più intricata, incomprensibile.

-Le cose stanno così: Star ha deciso che è pericoloso lasciare circolare Atsuki a piede libero ed ha deciso di farle la festa. I subalterni la staranno raggiungendo proprio in questo istante.

Non appena l'alieno ebbe finito di parlare, Ryan lo liberò dalla stretta che l'attanagliava, trascinandolo dietro di sè.

-Presto, Kisshu! Dobbiamo avvertire Jordan!

L'alieno seguì ubbidiente il ragazzo, prendendo a correre velocemente.

-Aspetta Ryan! Io vengo con te!- Strawberry seguì a ruota il biondo, impugnando la propria pistola -....io non ti lascio solo.

-Spiacente, gattina. Non stavolta.

Kyle invitò Strawberry a rientrare nella stanza, mentre Ryan e Kisshu, accompagnati da Sanson e Marf scendevano ansimando la scalinata.

-Aspetta qui con Strawberry, Mina e Pam- aveva detto Shirogane al ventenne, prima di uscire dalla stanza.

Confusi pensieri affollavano la mente di Strawberry.

Chi era Atsuki? Perchè era così importante per Ryan? E perchè per lei era così importante saperlo? Era gelosa?

Aspetta, gattina.

Aspetta e otterrai una risposta a tutte le tue incognite.

Ma per Ryan, non è il momento d'attendere.

Solo di correre.

Per salvarla.

 

-Atsuki......- Si disse Ryan, stringendo i pugni

Io non dimentico le promesse.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: MewBecky