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Autore: itsjones_    02/04/2010    4 recensioni
«ti amo» sussurrò Elisabeth alzando leggermente lo sguardo verso il cielo che si intravedeva dal finestrino della macchina. «amore proibito,il nostro» sussurrò a sua volta Gilbert risalendo di nuovo verso di lei.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Germania/Ludwig, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Ungheria/Elizabeta Héderváry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DI NOTTE




E fa male quando dici che stai male e non sto con te, e fa male col dolore che t’assale e non sto con te,e fa male quando non sono all’altezza di star con te,mi fa male quando nonostante tutto, tu scegli me..


Di notte il verbo amare è un tempo al passato..

Gilbert tolse la maglia scoprendo il suo fisico scolpito, che lei amava intensamente.
Si abbassò lentamente verso il basso. Era scomodo, la macchina non era enorme ed era difficile muoversi.
Le baciò la pancia delicatamente, fu un brivido. Voleva farla sentire a suo agio, voleva stuzzicarla.
«ti amo» sussurrò Elisabeth alzando leggermente lo sguardo verso il cielo che si intravedeva dal finestrino della macchina.
«amore proibito,il nostro» sussurrò a sua volta Gilbert risalendo di nuovo verso di lei.
«è divertente infrangere le regole..» sorrise lei accarezzandogli il viso.
«non sei costretta,infondo è giusto che la prima volta sia con qualcuno di speciale» cambiò discorso Gilbert, non l’avevano mai fatto, per la verità non erano nemmeno fidanzati, non potevano, la guerra li aveva messi l’uno contro l’altra. Ma loro continuavano a stare insieme comunque.
«non esiste un uomo che io ami più di te, come puoi pensare che tu non sia speciale?» disse baciandolo sulle labbra.
Lui sorrise, carezzandole i capelli castano scuro. «stanotte ti amerò come se non potessi farlo mai più»
Detto questo si spogliò completamente per poi unirsi a lei nell’attimo che entrambi si erano immaginati del tutto diverso.
Fece male, ma le lacrime uscirono lente e dolorose
come il sangue.
«sposami Elisabeth»
«tu sei un soldato,dovresti uccidermi non sposarmi»
«quando la guerra sarà finita, noi due ci uniremo in matrimonio»
«te lo prometto»
Di notte le emozioni sembrano più dense

Due giorni dopo.

«Gilbert sarà un mese che non ci vediamo, non si saluta più?» ridacchiò Ludwig entrando nella stanza.
Lui si voltò guardandolo venire verso di lui, non era cambiato per niente, suo fratello.
«scusa sono stato occupato» rispose abbassando nuovamente lo sguardo
Ludwig era un soldato rispettato, ma rimaneva pur sempre suo fratello maggiore e lui lo trattava sempre allo stesso modo.
«che hai?» chiese sedendosi vicino a lui
«oh niente..» Gilbert cercò di trattenere il sorriso che si era nascosto sulle sue labbra
«ti conosco come le mie tasche! Gilb non puoi nascondermi niente» rise nuovamente
«mi sono innamorato» affermò deciso
«aah ora si spiega tutto, lo so, lo so l’infermiera che lavora nel nostro bunker, quella bionda intendo è davvero una bomba!» Ludwing gli appoggiò una mano sulla spalla.
«stupido! No no, non lei»
«e chi?» suo viso del fratello si formò una smorfia
«Elisabeth Hedervary, è un fiore..è..è bellissima, l’amo,l’amo…»
«frena la lingua fratellino! è quell’ungherese?» Ludwing si alzò in piedi di scatto
Gilbert rimase in silenzio
«tu non comprendi Ludwig, sei come gli altri.. siamo in guerra, ma noi due ci amiamo, e non le torcerete un capello, ne tu, ne gli altri soldati.» detto questo si alzò a sua volta e uscì dalla stanza sbattendo la porta.
‘si farà uccidere quell’incosciente’

«Elisabeth» disse Gilbert alzando la mano per salutarla
Lei abitava nella casa di sua zia, i suoi genitori erano morti quando lei era ancora piccola e i tedeschi avrebbero ucciso o portato nei campi di concentramento chi fosse uscito dalla proprio dimora.
Lei si limitò a sorridere, il suo viso color pesca arrossì.
«non posso stare molto oggi, devo rientrare» disse lui con tono dispiaciuto, baciandola sulla fronte
«cerca di non farti male» sorrise nuovamente lei
«ho incontrato Ludwig poco fa»
«ah, si è arrabbiato vero?»
«si, ma lui non ci può fare niente, ha la testa dura, ma finita la guerra accetterà la nostra unione.»
La baciò sulle labbra, il bacio fu duraturo e intenso. Del resto entrambi ci mettevano sempre tanta passione.
«buon rientro»
«grazie»
Di notte un bacio vola verso l’infinito, di notte

Passavano i giorni ed erano sempre più aspri come il limone, ma quella notte, la notte di un mese dopo..
«Gilbert che succede è notte?» sussurrò Elisabeth mettendosi a sedere sul letto.
«ho preso la mia decisione, non posso aspettare la fine di questa guerra, scappiamo, vieni con me» disse impavido
«dove andiamo?» sorrise Elisabeth, infrangere le regole era sempre stata la sua passione
«a sposarci» sorrise lui
«sta notte?»
«sta notte

Correre con il borsone non era facile, scappare, un po’ da immaturi, ma innamorati e convinti di quello che volevano fare. Verso la chiesa dove segretamente volevano sposarsi.
Di notte scopri la dolcezza di un marito, di notte
Gilbert prese le sue mani e le strinse con delicatezza «Lo voglio»
«vuoi tu..»
«lo voglio.»
«promettete di amarvi e di onorarvi, finchè morte non vi separi» pronunciò il parroco
«prometto» dissero insieme guardandosi l’uno negli occhi dell’altra
Fu in quel momento che irruppero i soldati tedeschi nella chiesa, prendendo di peso sia Gilbert che Elisabeth.
Portandoli entrambi nei campi di concentramento. Come avessero scoperto dove si trovassero rimane un mistero.

«ve ne prego!» urlò Gilbert. Il suo labbro sanguinava.
«hai tradito la tua patria! La tua nazione! Meriti di morire!» urlò Il tenente
«uccidete me! Ma ve ne supplico risparmiate Elisabeth!» sapeva che le sue suppliche sarebbero state inutili
«AL MURO!» gracchiò il tenente. Gilbert si mise davanti a Elisabeth che era appoggiata al muro.
«ti amo» sorrise Elisabeth mentre le lacrime sgorgavano amare sul suo volto, tinto di sangue
«anch’io Elisabeth» Gilbert non sorrise, ma portò la sua mano sul volto della ragazza accarezzandola dolcemente.
«SPARATE!!» ordinò il tenente ai suoi soldati.

e rideremo ancora, come sempre come ora,gli angeli vivono in cielo, ma tu resta qua con me. Di notte..

i proiettili non tardarono, e mentre entrambi cadevano a terra sprofondando nel fiume di sangue, l’uno stretto con l’altra, si giurarono amore eterno.

«la morte non ci separerà» furono le ultime parole di Gilbert e l’ultima cosa che vide prima di chiudere gli occhi per sempre fu il sorriso di Elisabeth per le sue ultime parole.


“egregio signor Generale, dopo la decessione di mio fratello minore Gilbert e di sua moglie. Credo sia giusto che Io mi ritiri dal mio incarico di caporale. Credo sia la cosa più giusta da fare, dopotutto mio fratello è stato considerato un traditore. Per questo penso sia meglio che io torni a casa, presto avverrà il funerale e credo che dovrei stare accanto a mia madre. Gilbert era una persona valorosa e leale e non lo dico da fratello, lo dico da persona. Di notte si era innamorato, di notte è diventato un uomo, di notte ha fatto una proposta alla donna che amava, di notte l’ha sposata e di notte è morto come un uomo assieme a lei. Gilbert era più uomo di tutti gli uomini che conosco. Amava la signorina Elisabeth a tal punto da morire. E signor Generale se mi permette un’ultima cosa, può andare a farsi fottere, lei e la sua stupida armata e le vostre idee conformiste che prima appartenevano anche a me, ma grazie a Gilbert sono diventato un altro uomo.
Cordiali Saluti, Ludwig Beilschmidt."



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perchè ho scelto di creare questa ficci? perchè trovo l'amore tra gilbert ed elisabeth un' amore puro e perchè oggi è stato il compleanno della mia da sempre anima gemella, che ho perso per un fottuto incidente, ma che vive e vivrà per sempre in me ed oggi dopo essere stata a trovarlo, ho pensato a questa storia che per quanto triste sia, fa scaturire l'amore che io ho provato e provo tutt'ora. Grazie.
  
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