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Autore: bluemary    03/04/2010    6 recensioni
Quella mattina si svegliò pieno di eccitazione: Nonno e Nonna gli avevano promesso che per Pasqua ci sarebbe stata una sorpresa, e adesso non vedeva l’ora di scoprire cosa fosse.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina si svegliò pieno di eccitazione: Nonno e Nonna gli avevano promesso che per Pasqua ci sarebbe stata una sorpresa, e adesso non vedeva l’ora di scoprire cosa fosse. In realtà non vedeva l’ora e al tempo stesso un po’ era spaventato, perché i due anziani presso cui viveva da qualche settimana gli risvegliavano sentimenti contrastanti.
Nonna gli piaceva, era una signora bonaria e gentile che si occupava di lui per la maggior parte della giornata, lo coccolava, lo nutriva con tante prelibatezze e gli rivolgeva gli stessi sguardi affettuosi di sua madre. Al ricordo della sua adorata mamma gli si strinse il cuore: erano mesi interi che non la vedeva e ormai si era rassegnato al fatto che non l’avrebbe vista mai più, ma almeno qui aveva trovato qualcuno che gli volesse bene.
Nonno invece gli faceva paura. Lo vedeva raramente, ma non poteva evitare di sentirsi spaventato quando guardava le sue mani grandi e callose, tipiche del contadino, e il volto severo bruciato dal sole. Le poche volte che l'uomo lo aveva raggiunto gli aveva posato una mano sui fianchi, borbottando qualcosa sul fatto che fosse troppo magro, poi gli aveva detto dolcemente “Bravo il mio agnellino”, accarezzandogli la testa, ma non aveva sorriso come invece faceva Nonna. Qualcosa in lui gli ricordava un lupo famelico, e questa sensazione gli provocava una sgradevole morsa allo stomaco.
Tutto sommato, però, la sua nuova vita gli piaceva parecchio: dove stava prima era sempre rinchiuso, qui invece poteva scorrazzare per tutto il prato, non c’erano reti né steccati a limitarlo, e i due anziani signori lo lasciavano vagare a suo piacimento, purché non si allontanasse dalla loro particolarmente estesa proprietà.
- Dov’è il mio piccolo agnellino?
Al richiamo familiare, si volse verso Nonna, che lo stava raggiungendo con un passo lento e affaticato. Subito le trotterellò incontro, accogliendo con un sospiro di soddisfazione la solita carezza sulla testa; tuttavia, proprio quando stava per chiudere gli occhi, deliziato, uno strano luccichio catturò la sua attenzione.
- Nonna. – mormorò spaventato con un filo di voce, fissando il minaccioso coltello che l’anziana donna teneva sollevato sopra la sua testa.
Lei sorrise fino a rivelare i denti ingialliti.
- Non preoccuparti, agnellino mio, presto sarà tutto finito.
Un balenio d’acciaio, e il lampo improvviso di dolore in prossimità della sua gola lo invase con tale intensità da soffocare le sue urla, mentre i suoi pensieri scivolavano inesorabili verso l’oblio.

Seduti attorno al tavolo, i due coniugi stavano festeggiando la Pasqua con un ricco pranzo a base di carne.
Dopo diversi minuti di silenzio, l’uomo si asciugò il sugo che gli era colato sul mento e depositò le posate sul piatto con un sospiro carico di soddisfazione.
- Buonissimo, cara, come sempre.
La donna gli sorrise dolcemente, finendo di masticare l’ultimo boccone.
- Sono felice che ti piaccia, tesoro.
- Sai, questo è perfino meglio dell’ultimo agnellino. Tenero e succulento al punto giusto.
Un sorriso spontaneo simile a un ghigno comparve nei loro volti, mentre si fissavano con aria complice.
- Vorrà dire che torneremo anche l’anno prossimo a servirci in questo orfanotrofio.
   
 
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