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Autore: Lukk    04/04/2010    11 recensioni
[Bastardi Senza Gloria] "So che ti piace il latte, Shosanna. Ti aiuterà a ricordarti di me." Shosanna Dreyfus e Hans Landa.
Scritta per l'iniziativa "Caccia alle uova" di Fanworld.it
Genere: Suspence, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AU REVOIR!

E’ diventato di legno, il mio cervello.

Dio mio, non riesco a pensare a niente.

I miei occhi sono attirati come calamite dal cucchiaino che porta lo strudel con panna nella bocca di questo maledetto bastardo.

Dio mio.

Ha ordinato un bicchiere di latte. Lo sa, lo sa, lo sa!! Sa chi sono. Lui lo sa.

Lo sa, e si sta prendendo gioco di me.

Mangia il tuo strudel, ingozzati, strozzati e crepa, stronzo.

Perché non accade mai?

Mio Dio, come mi guarda. Lo sa, è certo. Lui è il gatto. Io sono un topo. Un ratto. Come ci chiamano.

Noi ebrei siamo dei ratti.

Ed io, sono quattro anni che mi nascondo come un ratto, sotto falso nome.

Marcel, Marcel.

Voglio salutare Marcel.

Perché ne parla con così tanto disprezzo?

Dio, mi fa schifo quest’uomo.

Che il tuo maledetto strudel ti si infili nella trachea.

No, non accade mai.

Oddio.

Ha un’altra domanda da farmi.

Perché mi guarda così?

Lo sa! LO SA!

Ora… ora scappo. Mi alzo e scappo. Scappo, scappo – ORA!

Come se potessi riuscirci, in un ristorante pieno zeppo di nazisti.

Mi sta fissando. Mi fissa per tutto il tempo in cui fuma la sua dannata sigaretta “tetesca”.

Lo sa.

Io so che lui sa. E lui sa che io ho capito.

Eppure non fa niente. Dice di essersi dimenticato.

Il Colonnello Hans Landa si alza.

E mi lascia andare.

Dio mio.

Devo smetterla di singhiozzare.

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Au revoir Shosanna!

Oh, lo sapevo che ti avrei rivista, mia cara. Sapevo che ti avrei trovata.

Io penso come voi, mia cara, il mio cervello si adatta alle situazione. Istinto di falco e ragionamento da ratto.

Io vi scovo e vi stano, vi trovo. E poi vi punisco.

Ordino un caffè e due strudel… e un bicchiere di latte. So che ti piace il latte, Shosanna.

Ti aiuterà a ricordarti di me.

E… sì. Direi, dall’espressione appena comparsa sul volto, che tu abbia capito.

Ti sorrido, amabile.

In fondo non ho intenzione di farti nulla. Potresti addirittura essermi utile.

Ma voglio che tu lo sappia – voglio che tu ti renda conto di esserti salvata grazie a me.

Mangia il tuo strudel Shosanna, è buono.

Ahah! Sei uno spasso mia cara. Hai davvero l’espressione di un topo braccato, piccola fuggiasca.

Ogni tanto, nel terrore, scorgo una scintilla d’odio.

Già… non è bello quello che ho fatto, vero? Purtroppo, mia cara, è il lavoro.

E’ qualcosa che voi ebrei dovreste comprendere, non credi?

Dovrò pur rendere onore al mio soprannome – Il Cacciatore di Ebrei. Non lo trovi puerile, mia cara? Io lo trovo puerile. In fondo non sono solo questo.

Ma, sì. Io faccio bene il mio lavoro.

Ma no, ma no. Non guardarmi così. Non ti farò niente…

Sai, è così spassosa la tua espressione terrorizzata, che credo che mi divertirò un poco.

Ad esempio, annunciandoti un’ultima domanda.

Domanda che non ti farò. Perché tanto sai già che io so. Sappiamo entrambi.

E questo, mia cara Shosanna, sarà il nostro piccolo, piccolissimo segreto.

Un segreto che rammenterai ogni volta che ci incontreremo.

Ogni volta che mi vedrai sorriderti - saprai, ed io saprò.

Sarà meglio che vada ora, visti i numerosi impegni che mi attendono.

Che mano piccola e delicata che hai, mia cara Shoshanna. E’ un piacere stringerla e baciarla.

Au revoir, Shosanna!

E no, non piangere. Ti vedo.

 

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Fanfiction scritta per l'iniziativa "Caccia alle uova" di Fanworld.it

[Uovo n°9]

 


  
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